Bei Watch
Episodio 26
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Laddove un piccolo incidente al costume di Oscar crea un incidente tale da cambiare la vita ad un “povero” grande doppiatore.Che non ce ne voglia e ci scusi per averlo tirato in mezzo in questa sciocchezza.
E’
il 16 di agosto. Il giorno dopo ferragosto l’attività sulla spiaggia dei BEI
Watch è in fermento. Fin dall’alba i nostri eroi: André, Alain e il fido
Otty sono impegnati a sistemare almeno una cinquantina di sdraio e ombrelloni in
più per venire incontro ai vacanzieri di ferragosto. Infatti alle consuete
bagnanti si aggiungono anche tutti quelli che in vacanza possono andarci solo a
Ferragosto. Si svuotano così anche gli studi dove si producono cartoni animati
e i mitici personaggi sono liberi di concedersi qualche giorno di riposo. Un
charter è partito il 15 agosto dal Giappone destinazione Roma, Italia. Così il
16 mattina la truppa avanza compatta verso il Circeo.
I
primi ad arrivare nella spiaggia dei BEI Watch sono quelli del gruppo di Lupin
III, seguiti di nascosto, dalla pattuglia di Papà Zazà-Zenigata, sempre pronto
ad arrestare il famoso ladro. Mentre Lupin, come sempre, tenta di convincere
Margot a farsi spalmare l’olio solare sulla schiena da lui e prende, nel
tentativo, un paio di sonori ceffoni in pieno volto, Jigen e Goemon si
trastullano con il loro passatempo preferito. Jigen lancia all’amico samurai
mele, meloni, noci di cocco, angurie e lui li fa a fettine sottili al volo con
la sua mitica spada per la gioia dei bambini sulla spiaggia.
Intanto
Alain osserva la scena con il binocolo dalla torretta… beh… non proprio la
scena… più che altro osserva… una nota parte anatomica di Margot[1]…da
circa 20 minuti. André batte la mano sulla spalla dell’amico: “Ti si
appanneranno i vetri del binocolo a forza di guardarla…”
“Ma
pensa a te e all’amica tua… a che ora è previsto oggi il solito
bombardamento con il liquidator?”
“Ma
no, Alain, fidati, Oscar mi vuole bene… può non sembrare ma lei mi vuole
bene… in fondo… ha “sconfitto” Super Jarjayes per me…”
“Fossi
in te non mi farei illusioni… quella vuole soltanto qualcuno su cui continuare
a scaricare il suo adorato super liquidator!.”
Intanto
atterrano ai bordi della spiaggia due enormi robot. Sono il Daltanious, guidato
da Kento, e il Getter Robot 2, guidato da Hayato. I due equipaggi si sistemano
rispettivamente all’ombrellone 27 e 35.
Una
giovane coppia di innamorati, tali Candy e Terence, prende il pattino e si
allontana dalla riva per prendere il sole in santa pace.
Ed
ecco arrivare sulla spiaggia Oscar e Maria “Pamela” Antonietta. Oggi Oscar
indossa un costume da bagno intero tutto bianco, mentre Maria indossa un bikini
color arancione fosforescente “te vedo pure de notte sull’autosole-
Anas-lavori in corso-stiamo lavorando per voi”.
Mentre
André corre in spiaggia ad aprire l’ombrellone delle due ragazze, qualcun
altro sta osservando il loro arrivo in spiaggia. Due ombrelloni più in là c’è
infatti un certo Ryo Saeba, investigatore a tempo perso che, con annessa
compagna Kaori, sbircia dietro gli occhiali scuri le grazie della nostra
“algida” protagonista.
Quattro
ombrelloni più in là è arrivata un’altra coppia. Lui indossa un vestito
tipo “Elvis Presley è ancora vivo e lotta con noi” con un assurdo pataccone
al collo. Si posiziona a due metri dall’ombrellone insieme con la compagna,
tale Miwa.
Hiroshi,
questo il nome dell’emulo di Elvis, richiama l’attenzione della compagna e
al grido di: “Miwa! Ti lancio i componenti!”, le lancia addosso prima le
scarpe, poi i calzini, poi i pantaloni e la giacca con frange (fa tanto anni
’70…). La povera Miwa afferra al volo come può i “componenti” e, tra
una scarpata su un braccio e un calzino in fronte, li sistema sotto
l’ombrellone.
Sono
le quattro del pomeriggio e Oscar decide di tuffarsi per fare una nuotata. Si
alza dal lettino. Maria “Pamela” Antonietta si rivolge a lei: “Ma, cara,
non vai a cambiarti il costume prima di andare a nuotare?”
“Eh?
Ma io sono GIA’ in costume, Antoniè!”
“Ma
Oscar, il tuo costume…”
“Cos’ha
il mio costume che non va? E’nuovo, l’ho preso in saldo ieri…”
“Non
è questo il punto… vedi cara… non so come dirtelo… ma… il colore… è
biancoooo!”
“E
ALLORA?…Oddio… non penserai mica… mi hanno assicurato che in acqua è
perfetto!”
E
senza più ascoltare si lancia in una corsa a perdifiato verso l’acqua,
seguita da Maria e da Otty.
Maria
e Otty nuotano entrambi a “cagnolino” senza che peraltro sia possibile
distinguerli l’uno dall’altra ed escono dall’acqua dopo una ventina di
minuti.
Dieci
minuti dopo, Oscar sta per uscire dall’acqua, arriva al punto in cui tocca e
si alza in piedi… simultaneamente... anche l’intera popolazione maschile
della spiaggia… si alza in piedi con lei…
Oscar,
dopo un attimo di smarrimento si guarda il costume… eh, già, il magnifico
costume bianco, dopo la nuotata, è ora… trasparente… e… non lascia più
spazio all’immaginazione!
Vedendo
tutti quegli sguardi puntati su di lei e poi un gruppetto di ragazzi che,
all’unisono, corre verso il bagnasciuga, proprio verso di lei, la povera Oscar
si rituffa velocemente, lasciando solamente la testa fuori dall’acqua. Il suo
viso ha assunto lo stesso colore del costume prima dell’Ammollo- e cioè
BIANCO-.
Intanto
sul bagnasciuga, in attesa che Oscar esca dall’acqua mostrando le sue
“grazie”, sono accorsi Ryo Saeba, Kento, Hayato e Terence, sfuggito a Candy,
che, intanto, ignara, sta prendendo ora il sole vicino all’ombrellone modello
lucertola.
A
questo punto Oscar è veramente terrorizzata. Come fare ad uscire senza che quel
branco di allupati le dia fastidio?
“Dov’è
quel cretino di André quando serve! Ah, già, ma se chiamo André in mio aiuto
sarà lui a vedermi… così…
che faccio? Che faccio… rimango in acqua fino a mezzanotte?”
Come
se avessero intuito quest’ultimo pensiero della sventurata Oscar i quattro
allupati si organizzano sul bagnasciuga con brandine, tende canadesi, lanterne e
fornelletto da campo per la notte.
“Maledizione…
ANDREEEEEEE’!!!!!!!!!! AIUTOOOOO!!!!!!!!!!”
“E’
la MIA occasione!” urla André dalla torretta. “Ma cosa fare? Innanzitutto
devo cacciare via dal bagnasciuga i quattro imbecilli!”
E
così André con tanto di fischietto d’ordinanza corre verso i quattro… lupi
da spiaggia e così in pochi minuti si trova di fronte a Ryo, Kento, Hayato e
Terence. Sta per dire qualcosa ai quattro quando… la sua bocca si muove ma non
ne esce parola!
Dopo
qualche istante anche Ryo e Terence aprono la bocca ma… nessun suono!
Poco
lontano, nell’unico studio di doppiaggio aperto anche il 16 d’agosto,
qualcuno butta per terra violentemente un paio di cuffie.
“E
che c *+*^o!!! Non ne posso doppiare 5 contemporaneamente[2]!!!!!”
Armato
di birra da un lato e sigaretta dall’altro,[3]
sorriso smagliante appannato dalla fatica, è il povero Massimo Rossi che si
trova di fronte a ben cinque personaggi doppiati tutti da lui.
“AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH, e ADESSO come faccio?”
Una
voce dalla cabina di regia gli urla: “ARRANGIATI MASSIMO!, QUESTO E’ UN
DOPPIAGGIO MEDIASET. NON CE LI ABBIAMO I SOLDI PER CINQUE DOPPIATORI DIVERSI.
QUINDI… FAI TUTTO TU QUEST’EPISODIO!!! E MI RACCOMANDO LE BATTUTE! E
RINGRAZIA DIO CHE NON CI HANNO IMPOSTO GARBOLINO AL POSTO TUO!!”
“Porc*
zoz* di una zoz*. E VA BENE! L’avete voluto voi!” Risponde Massimo.
“Rimandate indietro il nastro al momento in cui André sta per parlare!”
Intanto
Oscar, semi sommersa dall’acqua guarda con stupore André fare marcia indietro
al rallentatore e poi riavvicinarsi lentamente ai quattro allupati.
“E
ora che diavolo succede?” pensa.
André
fischia e arriva di fronte ai quattro. Apre la bocca e dice: “Che luce viene
da quella finestra, quello è l’oriente, e Giulietta è il sole…” Ryo
Saeba lo guarda interrogativamente, poi apre la bocca e dice “Capperi! Ho
lasciato il Getter Robot in terza fila!” Kento gli urla “AHO! Il Getter
Robot è mio!!! Qui c’ho pure il libretto di circolazione mo’ te faccio vedè
io!!!. Terence intanto realizza che la frase di André è una frase del SUO
personaggio in Giulietta e Romeo. Sta per protestare, ma dalla sua bocca gli
esce “Perdonami, perdonami Oscar, giuro su Dio che non ti farò mai più una
cosa come questa… io ti amo, Oscar… credo… di averti sempre amato!”
A
Massimo si intrecciano i fogli. Terence, avendo ormai riconosciuto la sua
battuta vuole picchiare André che intanto è improvvisamente preso da un
attacco di RYOSAEBITE e urla: “Sono Ryo
saeba e sono detto 'lo stallone di Shinjuku'!!!” e vuole lanciarsi lui
in acqua per… spogliare Oscar invece che salvarla. Hayato litiga con Kento
sostenendo che il Daltanious è il SUO robot, il vero Ryo vola sotto
l’ombrellone di Candy cercando di sedurla seduta stante: “Signorina tutte
lentiggini…”
Volano
i fogli in sala doppiaggio. Massimo è stramazzato al suolo schiacciato dal peso
dei suoi stessi personaggi.
Mentre
l’ambulanza arriva a soccorrerlo, Oscar è alle prese con un André attizzato
modello Ryo Saeba che cerca di nuotare verso di lei con veloci bracciate. Terence si è lanciato anche lui in
acqua per inseguire André e gli grida, tra una bracciata e l’altra: “Attore
da quattro soldi! Ridammi le mie battute! IO ho recitato Shakespeare! Io con il
teatro CI CAMPO!”
E’
il caos totale! Massimo viene caricato sull’ambulanza ma scopre che la
dottoressa che lo ha caricato sull’ambulanza è in realtà l’Ugucciona
travestita! Massimo si aggrappa al finestrino dell’ambulanza che sfreccia
sulla Via Pontina. “NOOOOOOOOOO!!!” Sono le sue ultime parole udibili. L’Ugucciona
lo ha appena minacciato di fargli recitare tutta la “Storia di Lady Oscar[4]”-vent’anni
dopo. Ma lasciamo l’Ugucciona con la sua nuova e recalcitrante “conquista”
e torniamo ad Oscar.
Come
talvolta succede, gli uomini combinano i “casini” e alle donne tocca…
rimettere tutto a posto. Così in pochi minuti, questo è quello che succede:
Kaori lancia il suo martellone gigante e colpisce il vero Ryo riducendolo
all’impotenza, lasciando Candy libera che afferra il megafono e urla
“Audizione per la parte del PROTAGONISTA in “Molto rumore per nulla” e
senza Susanna Marlowe!!!”
Subito
Terence molla l’inseguimento di André per correre all’audizione e rientra
in spiaggia.
In
lontananza i due proprietari di robot continuano a litigare finché una
vigilessa non arriva a contestare ad entrambi una multa per evidente divieto di
sosta dei loro robot.
E’
rimasto solo André all’inseguimento di Oscar.
Cosa
succederà?
Quando
André sta per raggiungere l’oggetto delle sue brame… spunta davanti ad
Oscar ZUM il delfino bianco. Oscar si aggrappa a lui e il delfino si lancia ad
alta velocità lontano da André. Non c’è più niente da fare per il giovane
bagnino. Nemmeno il suo impeccabile stile farfalla può consentirgli di
raggiungere i fuggitivi.
Oscar
arriva a riva 5 miglia più in là
dove trova ad aspettarla, con un grosso telo da spiaggia per coprirla, Maria
“Pamela“ Antonietta e il fido[5]
Otty.
E
così cala il sole sulla spiaggia dei BEI Watch… mentre… 100 km più in là…
un povero doppiatore, sotto tortura, dopo aver recitato tutte le battute del
personaggio di André in “Lady Oscar“, è costretto ora a recitare tutte, ma
proprio tutte le battute di Terence in “Candy Candy” per complessive 75
puntate!!!
AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Fine
episodio 26
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to
f.camelio@libero.it
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[1] Che per una decina d’anni troneggiava su tre quarti dello schermo nella sigla finale di Lupin… poi arrivò la censura….
[2] Alle volte non lo sapeste, Massimo Rossi ha doppiato, tra gli altri personaggi dei cartoni, sia André, che Terence, Hayato, Kento, Ryo Saeba, Shia e lo stesso Goemon, ma poi anche Celì di Lulù l'angelo dei fiori e tanti altri.
[3] Come è stato fotografato anni fa a expocartoon in una foto che gira su internet…
[4] "La Storia di Lady Oscar" è un tentativo di drama in lingua italiana realizzato sull’onda del successo nel 1982 della serie di Lady Oscar. In questo disco, Cinzia De Carolis e Massimo Rossi recitano una selezione delle battute della serie inframezzate dalle canzoni dei Cavalieri del Re.
[5] Sempre nel senso del cane.