Bei Watch
Episodio 25
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Laddove sulla spiaggia un nuovo, sfolgorante super eroe viene a rompere… le scatole agli aitanti bagnini… ma ad Oscaruccia nostra non la si fa!!!
Ferragosto sulla spiaggia dei BEI Watch. Mentre le bagnanti emettono i soliti gridolini di apprezzamento verso André e Alain, Oscar e Maria “Pamela” Antoinietta prendono il sole in santa pace.
All’improvviso una ragazza si sente male in acqua. André, più fico che mai, afferra il salvagente e si getta in acqua. Grida di entusiasmo dalla spiaggia. Oscar riprende la sua lettura preferita, il giornalino CIOE’, ben nascosto all’interno del librone su Catone. Fa finta di interessarsi alla lettura delle “lettere delle ragazze al giornalino” tutte incentrate su argomenti tipo: il bacio con la lingua al mio ragazzo va dato con il risucchio o a ventosa?, ma in realtà sta pensando a dove attaccare il poster centrale raffigurante il bagnino André, ormai star televisiva… senza che il padre “Santuzzaaaa!!!!” lo veda…
André nuota veloce nell’acqua quando dal cielo… sembra un razzo… un missile… una figura in calzamaglia celeste, sull’ampio petto una grossa J, mutanda rossa e maschera che copre la parte superiore del volto rossa, si getta come un lampo sulla povera bagnante e la salva, lasciando il povero André ansimante a metà percorso. Il misterioso essere deposita con delicatezza la bagnante sul bagnasciuga. Si inchina, le bacia la mano e vola via nel cielo, veloce come era venuto.
“Bravoooo!!” Urlano le bagnanti dalla spiaggia.
“Bravaaaaa!” Urla Famoisoldi diretto ad Ugucciona che guarda dai monitor dello studio la scena in diretta tv. “Proprio di questo avevamo bisogno: di un super eroe!!!! Adesso sì che gli ascolti saliranno!!!!!!”
“Ma io… veramente…”
“Brava, brava, ora vado… gli sponsor continuano a telefonare da quando hanno visto apparire il Super J…”
“Ma io… non l’ho mica inventato io quel tizio lì!!!” Dice Ugucciona. Ma è troppo tardi, Famoisoldi è sparito nei corridoi, ad ogni passo il rumore di un registratore di cassa in funzione!
Nei giorni successivi Super J si fece spesso vedere in spiaggia, salvava le bagnanti alle quali faceva il consueto inchino e baciamano per poi scomparire nel cielo. Le bagnanti cominciarono così a disinteressarsi dei nostri mitici bagnini…
Così al mattino, il consueto arrivo in spiaggia dei nostri eroi non era più salutato dai gridolini delle fans… André provò persino a cambiare colore del costumino scendendo in spiaggia con un costume rosso “attizzamento”. Non se ne accorse nessuno. Beh… proprio nessuno no… una ragazza che leggeva Topolino nascosto da un testo di Virgilio sì… ma … di nascosto… come sempre…
Alain, demoralizzato, da quando c’era Super J in spiaggia non rimorchiava più… e aveva scoperto persino la sua “adorata sorellina” Diane correre dietro a Super J subito dopo uno dei suoi salvataggi a fior d’acqua…
“Basta, André! qui stiamo rischiando di perdere il lavoro!!! Quel Super J del cacchio è venuto qui per togliere il lavoro a noi, bagnini titolari, e manca ancora tempo per finire la stagione. Qui ci cacciano viaaaa!”
“Esatto, mandiamoli via” disse in quel momento Famoisoldi ad una sconcertata Ugucciona. “A che ci servono quei due? I salvataggi di Super J sono spettacolari, attirano pubblico e soprattutto, Super J non ci chiederà mai soldi… è un super eroe no? quindi lo fa “Per il bene dell’umanità” = Gratis. Domani stesso manderemo una lettera di licenziamento a quei due!”
“No, vi prego… vi scongiuro… ”
“Ugucciona, la decisione è presa: Largo al super J!”
Al tramonto, sulla spiaggia, mentre le bagnanti raccontavano tra loro le ennesime esaltanti imprese di Super J (salvare una ventina di bagnanti dalle onde, togliere un callo ad un anziana signora, riportare un bambino petulante affetto da meteorismo alla legittima, spuzz… ehm… madre, collocare 25 ombrelloni in 25 secondi negli appositi sostegni, preparare e consegnare 250 gelati in tre minuti…), André si aggirava tutto solo e tutto triste sul bagnasciuga. Si sedette. Le mani a coprirsi il volto. Una figura gli si parò contro.
Armata di Super Liquidator, bella come un angelo, con un costume intero a righine orizzontali millecolori.
André la guardò.
“Oscar, ti prego, per oggi niente liquidator, io… sono… troppo triste per stare a giocare con te oggi”.
Oscar si sedette accanto a lui. Non lo aveva mai visto così triste. E le dava fastidio. In fondo lei era l’unica a potergli “rompere le scatole”. Era una sua esclusiva. E nessun altro aveva il diritto di dare fastidio al “suo” bagnino “preferito”.
“Che cosa succede, André?”, disse Oscar, guardandolo con dolcezza.
“Oscar, stai tranquilla, non avrò più modo di darti fastidio con la mia presenza in spiaggia. Domani è il mio ultimo giorno. Mi licenziano”.
“COOOSA! Perché? Perché? Che… che cosa hai fatto…”
“E’ quel super eroe del cavolo: fa tutto lui, le donne l’adorano e sale l’audience. Quindi la produzione ci caccia!”
“A parte il fatto che credevo che ti interessasse una donna in particolare e non tutta la spiaggia… non possono pensare di sostituirvi con quell’idiota mascherato[1]!!!Quello lì poi… è così strano… per essere un super eroe ha delle strane rughe sulla parte del volto che si vede… Non lo so… mi ricorda qualcuno…”
“Oh, Oscar… cosa vuoi che importi ormai. Beh, è stato bello. Tornerò alla mia vita di sempre, squattrinata. Scusa, se ti ho dato fastidio in tutti questi giorni. Ti auguro buone vacanze… e sii felice…”
Mormorò queste ultime parole quasi con le lacrime agli occhi. Si voltò per andarsene. Fu allora che Oscar lo fece voltare. Appoggiò la sua testa al suo braccio, piangendo: “Oh André, una volta credevo di essere innamorata di Batistuta, quel fico da paura… biondo… occhi azzurri, fisico statuario… ormon… ah… scusa, caro, dove ero arrivata? Sì, dunque… anche se sapevo molto bene che tu mi volevi bene, mi amavi… è mai possibile che tu mi voglia ancora bene adesso[2]?”
André la guardò, incredulo, E SOTTO SOTTO, PALESEMENTE SODDISFATTO…
“Certo, io ti voglio bene da sempre.”
“Oh André anch’io, anch’io ti voglio bene... ti voglio bene…”
André afferrò il liquidator per impedire che anche stavolta Oscar interrompesse “la madre di tutte le scene d’amore”. Oscar si avvicinò a lui e lui a lei quando… Oscar fu afferrata da un braccio potente… il braccio di Super J !!!! La ragazza era ora trascinata via velocissima nel cielo. André guardava incredulo la scena. C’era arrivato così vicino!!!!! ACCIDENTIIIII!!!
Oscar intanto cercava di liberarsi con forti strattoni dalla stretta stranamente familiare del super eroe che la lasciò delicatamente sul terrazzo… di casa sua… la casa affittata per l’occasione delle vacanze insieme a suo padre ed a Maria Antonietta… scomparendo nel cielo della sera.
“Come diavolo fa a sapere che questa è casa mia?… quelle rughe sul volto… e la J sul petto… altro che super eroe” L’idiota mascherato è… è… mio padre!!!!!”
Intanto Alain progettava piani per eliminare il super eroe. “E’ una specie di superman, no? E allora userà una cabina telefonica per cambiarsi d’abito. Basterà mettere una bomba in tutte le cabine telefoniche qui intorno e…”
“Alain smettila, non servirà a nulla. Domani è il nostro ultimo giorno. Addio spiaggia assolata, addio bagnanti abbronzate, addio ombrelloni sferzati dal sole e dalla sabbia, e addio Oscar che fingi di non amarmi…[3]”, disse André.
“Sarà… però… ” e Alain mise giù il telefono. “Niente lavoro per te stavolta, Saint Just.”
Otty ululò sconsolato alla luna. Il canile lo aspettava.
Il giorno dopo André e Alain diedero una festa in spiaggia, per il loro addio. Fiumi di vino, birra, anguria e gelati furono consumati. Mentre André salutava una ad una tutte le bagnanti e riponeva gli ombrelloni, e Otty piangeva abbracciato ai seni di Maria, Alain continuava a pensare ad un modo per eliminare l’odioso super rompipalle che intanto svolazzava contento a mezz’aria godendosi la scena degli addii. “E’un super eroe no? e allora esisterà una Kryptonite[4] anche per lui!!!”
Presto detto, presto fatto, la Kryptonite avanzava sulla spiaggia, verso il centro dello stabilimento.
Una splendida Oscar, in un vestito lungo e femminile che la faceva assomigliare ad una dea greca, avanzava verso i bagnini, dopo essere inciampata nei tacchi una ventina di volte, essere caduta con la faccia sulla sabbia un’altra decina di volte e avere maledetto (con imprecazioni da scaricatrice di porto turca) il sarto che aveva fatto quel vestito “scassapalle”.
André era assolutamente rapito dalla visione. SuperJarjayes pure, ma per tutt’altri motivi!!
“Santuzza!! Figghia mia!! Scostumata fosti!!! Togliti subito quel vestito da donna!! Svergognata!!! Disonore della nostra famiglia fosti!!!” urlò Super Jarjayes togliendosi la maschera. Era il generale Jarjayes! Il padre-padrino di Oscar!!
“Togliermelo? È esattamente quanto sto per fare!“
Sulla spiaggia gli altoparlanti misero in onda istantaneamente in stereofonia e Dolby Surround le note del celebre spogliarello di Nove settimane e mezzo!!
Oscar cominciò ad abbassare una spallina del vestito in modo sexy. E giù la spallina. Poi tolse un guanto e lo lanciò in faccia ad André. (Che ve lo descrivo a fare come sta André in questo momento? Sta bene, mooolto bene… fidatevi…)
Super Jarjayes allora come fulminato dalla sua kryptonite (vedere Santuzza sua vestita da donna e spogliarsi per giunta… di fronte ad André!!!!!!!!!!!!!) perse all’improvviso ogni suo super potere e precipitò in acqua. Tutta la spiaggia rise, ma André si rese conto del pericolo. Super Jarjayes infatti non sapeva nuotare!!!! André allora si lanciò al soccorso e riuscì a trascinare fuori dall’acqua un recalcitrante ex-supereroe.
“Bravooo!!!” “Viva il nostro eroe!!”“viva André! anzi super André!!!” urlavano gioiose le bagnanti, che si lanciarono esultanti sul loro ritrovato e unico eroe.
Intanto Famoisoldi strappava le lettere di licenziamento dei bagnini.
Mentre le bagnanti facevano cerchio intorno ad André, Oscar trascinò via il semi annegato eroe dalla spiaggia, mentre Otty mordicchiava furiosamente quello che rimaneva della maschera rossa di Super Jarjayes.
Mentre Oscar trascinava via il padrino dalla spiaggia, André guardava la sua dea allontanarsi inciampando ancora sui tacchi nella sabbia.
Fine episodio 25
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