Bei Watch

Episodio 24

 

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BEIWATCH ep. 24 written by S. Soulsadistic

“COZZE FUMANTI”

Laddove l’amore appena accennato durante il concorso di bellezza diventa tangibile e fumabile…  pensato mentre la sceneggiatrice era color Otty, insabbiata e col cane di nuovo ammalato…  il veterinario voleva visitare me

 

Nello stabilimento Bastiglia Beach un odore nauseante si espande, reso più gravoso dalla calura del 10 agosto…  I preparativi per la notte di San Lorenzo fervono, e qualcosa ferve e ribolle anche nella torretta dei beiwatch.

Piano piano, da perfetti giaguari o bavose di Capocotta[1] che dir si voglia, vari soggetti strisciano nella sabbia (eh, sì, Otty ha lanciato una moda!) curiosi di capire cosa si sta lambiccando nella torretta…  un fumo strano esce…

Oscar è partita per prima, disgustata dall’odore che le rende pesante la lettura di Catone, ha al suo fianco il Super Liquidator per spegnere con scatto felino ed agile mossa il fornello… dietro di lei c’è André, totalmente stravolto perché Oscar indossa una camicia bianca sul costume da bagno… e le camicie gli fanno un brutto effetto… quindi c’è MA con la molletta al naso, così le diventa anche più francese[2]… tutti sbirciano, pronti ad un cappottone collettivo su Alain che starà di certo cucinando un risotto con le cozze sfatte. Si avvicinano furtivi come camaleonti del Kazakistan, si affacciano alla torretta come scazzoni del Tevere ed ecco… la sorpresa!

… Alain non sta cucinando niente. E’ seduto, a cuccia, a fianco di Otty. Gli controlla il pelo perché anche i cani più… curati… possono avere pulci e zecche. E’ tristissimo, pensa a Jeanne, a come l’ha trattato al concorso di bellezza. Lui l’aveva solo inseguita con la bava alla bocca! Che vuoi che sia! Jeanne, così leggiadra e rigorosa… prendi un uomo, trattalo male, fallo aspettare per ore… fuori dal letto, nessuno è perfetto! Sì, le avrebbe detto così “Fuori dal letto nessuno è perfetto![3]

-         Ma piantala… - una voce angelica tronca le meditazioni di Alain. E’ Diane, con il tanga tigrato, la maglietta bagnata fina fina e un grembiulino. Lavora al tagliere.

-         Diane… è un dolore troppo grande… non sei l’unica che ha dei lutti immensi da soffocare, qui!-

-         Esagerato… che lutto vuoi che sia! Ormai ho imparato: non si fumano gli anemoni di mare… però c’è di meglio… e ora vedrai!-

Agitando il coltello come la fata Nanny fa col mestolo, trita delle cozze bollite di dubbia provenienza… poi, toh! Le incarta… le… le rolla???

MA e Oscar  guardano con tanto d’occhi. André invece guarda la camicia di Oscar e trattiene le mani con tanti piccoli morsi.

-         Allora, caro gorilla mio, ti insegno a campare… - dice la dolce, tenera Diane, portando le mani sui fianchi e appoggiando un anfibio sulla schiena del fratello. – Le cozze fanno afrodisiaco, caro mio! Ma se le mangi sono pesanti, e si va in bianco. Invece, se le fumi, tutto va leggero e rapido al cervello. Le cozze però costano. Quindi, caro gorillone, ho rollato poche canne: una per me, che non deve mancare, una per te e una per Jeanne. Hai capito? E poi: Fuori dal letto… ?-

-         … Nessuno è perfetto!-

-         Nessuna pietààààà! Idiotaaa!!!!- la zuccherosa Diane pesta tre volte l’anfibio sulla testa del Grande Fratello.

Tutti gli intrusi, meno André (in scompenso ormonale… cosa può fare una camicia bianca!!!), hanno ascoltato il discorso della… dottoressa in canna, Diane. E tutti iniziano a fare i propri conti. Oscar carica il Super Liquidator per spegnere le canne altrui, MA pensa di prendersi quella di Alain e di fumarla con Hans, André inizia a strapparsi il costume perché davanti ad una camicia bianca qualcosa - qualsiasi cosa - deve strappare. (Contente???)

Ma un’altra persona ha ascoltato Diane parlare… un’altra persona ha fatto i suoi conti: questa donna è Jeanne Valois.

Notte di San Lorenzo

“Pf, io… io fumare una canna afrodisiaca con quel coso… ” Jeanne cammina lungo la battigia, guardando i suo piedi candidi lambiti dalle onde spumose.

La luna non offusca lo splendore delle stelle cadenti. Nello Yucatan un dinosauro mostra il cielo alla sua compagna: “Tesoro, guarda che grande quella stella cadente… romantica… ” BOOOOM!

“Io… ma cosa mi manca per diventare protagonista, per vivere la vita che merito? Cosa??” Jeanne ripensa a sé e al suo passato… Cos’ha lei in meno di Oscar? Jeanne è bella, occhi da gatta, movenze panterose… e in più è caliente, decisa… intelligente...sì, non azzecca un congiuntivo perché ha studiato sui Bignami, ma vorrei vedere voi a fare l’elemosina a Parigi!… è arrivista, ma vorrei vedere voi, con una piagnola in casa dalla più tenera età, se non vi viene voglia di cambiare vita!!!

Insomma, lei ha tutte le carte in regola per diventare la protagonista… ma le manca qualcosa… ripensa allora a quell’anima sadica e dannata che incontrò presso Belzebù, condannata per l’eternità a causa di una battuta vecchia come Noè che soleva ripetere ai suoi allievi “Cosa fa Bruto senza Cassio?”[4]

Certo! E cosa fa Oscar senza André? Nulla… è solo una dispotica biondazza glaciale! Se io prendo André per me… sarò l’eroina della seria… sono più intelligente e bella di Bunny e André si può magiare… Marzio (bleach) a colazione… Ho il capello da Queen Emeraldas, come lunghezza… e André sarà il mio Harlock! Ha una cosa di troppo sul volto, ma provvederò…” Jeanne sfodera le sue unghie retrattili.

Poi, di nuovo melanconica, pensa alla sua triste vita da sposata con quel buzzurro di Nicolas… Nicolas e quelle mani da macellaio, inadatte al suo corpo splendido, le sue voglie improvvise di… pollo ruspante con tanto di fantozziano rutto libero al seguito…

No, l’uomo che l’avrebbe accompagnata fino al trono di Versailles era ben diverso… dolce, sensibile, protettivo, intelligente, prestante, mani nervose fatte apposta per… Si volta verso la torretta, per vedere lui.

- Ehiii, bella signorinaaa! Hic!-

-         NOOOO!- Jeanne frana sulla sabbia. Ha visto qualcuno peggio di Nicolas… Alain, ubriaco come un banano del Niagara, sta barcollando sulla torretta. La devota, amorosa, sorella, invece di dargli le canne alla cozza, gli ha dato due Duff: finché il fratello non ha iniziato a dire “D’oh” non ha smesso di ubriacarlo. Poi, con occhi lucenti, si è presa le due canne che spettavano ad Alain. Perché, si sa, i fratelli minori sono così… si prendono sempre quello che ti serve… roba da denunciarli all’antitrust per monopolio!!!

-         E’ successo qualcosa?- una figura con costume azzurro si materializza di fronte a Jeanne.

-         No… no… oh… mi sono solo slogata la caviglia… - Jeanne inizia a cercare la canna afrodisiaca per somministrarla ad André. Ma dove l’ha presa, vi chiederete voi, se Diane le aveva tutte?

Jeanne si volta verso la telecamera, fa un sorriso scintillante e la malizia lampeggia sui suoi occhi verdi… poi mostra la V tatuata sulla spalla… alla produzione non risulta sia la V di Valois…

André si china verso lei.

-         Ehiii! Bei signoriniiiii! Hic!- Alain, ciondolando con una lattina di Duff, li saluta come un demente, perché quella sera deve rompere le balle a tutti.

-         Piantala Alain, il dovere mi chiama!- André, seccato, prova a muovere la caviglia di Jeanne. Lei inizia a cercare un accendino per la cozza fumante.

“Maledizione…” Oscar, consapevole di ciò che sarebbe accaduto quella sera, scalpita dietro la duna.

-         Ma, Oscar… sei arrabbiata perché loro due stanno per mettersi insieme oppure perché non vedi le stelle cadenti?- chiede, candida, MA.

-         Certe domande non dovresti nemmeno farle!- Oscar le tira un pugno in testa.

-         Le stelleeee… vedo… una… due… no, mille stelle… o rose… o dinosauri incazzati con la sceneggiatrice?… - MA è a terra, con le allucinazioni.

Oscar arma il Super Liquidator, pronta a scattare verso André. MA è fuori gioco, qualcosa però la trattiene per la caviglia.

-         Bau… Tu bua a ia ia Bimba!- E’ Otty…

-         Lasciami andare, il mio André è in pericolo! Il mio André è in pericolo!… -

Otty, davanti a MA semi-svenuta e allucinata, insiste, con i lacrimoni agli occhi. – Tu cattiva come maschio! Tu bua a iai…-

-… il mio André è in pericolo! Lassame annà, sacco di pulci!- con il colpo di Batistuta (invincibile…) Oscar spiana Hans al fianco di MA.

Piagnucolano, farneticano insieme delle stelle che vedono, delle rose, di dinosauri incazzati con la sceneggiatrice, delle pulci… La serata è sistemata, almeno per loro. Giacciono uno accanto all’altra… nel senso letterale del termine… semi-svenuti!

Oscar corre e, con un getto ad effetto (imparato fondendo le tecniche del bellissimo Gabriel e della tennista Jenny), spegne la canna di Jeanne e gela il costume di André. Jeanne grida di rabbia. André di dolore.

-         Jeanne Valois, vi dichiaro in… - Oscar le troneggia davanti.

-         Ehiii! Bella signorinaaaa!!! HIC!- ariecco il banano del Niagara… la torretta d’avvistamento pende pericolosamente.

-         Soldato Soisson, se ti pesco di nuovo a bere ti sbatto in carcere per due giorni!!- sbraita Oscar.

-         Soldato? Ma non sarei bagnino?… - si chiede Alain, rinsavendo per quei trenta secondi necessari alla scena.

-         Sta’ zitto e obbedisci! Un ubriaco non oppone resistenza!-

-         Ecco… - esordisce Jeanne. – Ecco cosa siete… una donna fredda, più dura del marmo, senza un cuore… Non capite nulla, una persona senza sentimenti come voi non può essere amata dai fans e da un uomo… un uomo vuole certe cose… - accarezza la spalla di André. André inizia a non capirci nulla… Jeanne che fa strusc strusc, Oscar con la camicia bianca… oddio…

-         Jeanne Valois, ti sfido a duello!!- esplode Oscar.

-         Quando?-

-         Qui e ora!-

Le due prendono dei materassini e si mettono a surfare contro le onde. La prima che cade è una vitella plasmon. La spiaggia si anima di tutte le presenze venute a vedere le stelle cadenti e il duello.

C’è il Padrino, orgoglioso dell’agilità di santuzza sua, che pensa “Donna d’onore gelosa di cuore”.

C’è Alain, che non sta in piedi e si stende a pancia in giù, sotto il peso del sederino di Diane, che contempla le sue canne residue come se fossero caramelle in mano a una pargoletta. Ci sono Otty e MA, abbracciati, che vedono le stelle, le rose, i dinosauri incazzati dello Yucatan e via dicendo…

La piagnola non c’è: se le stelle cadenti sono le lacrime di San Lorenzo, allora lei – travestitasi da Lorenzo con l’aiuto del suo super eroe- piange come una disperata per la produzione, riempiendo il cielo con le sue lacrime (i dinosauri dello Yucatan s’incazzano davvero, ora. Non bastava il mega meteorite, no? Pure la piagnola!)

Arriva l’alba. Oscar e Jeanne resistono ai marosi, insultandosi. Diane si distrae, le brillano i magnifici occhi… ha avvistato un soggetto luccicare tra le dune e inizia ad accendere le due canne alla cozza. Ad un tratto passa la barca di Cecchi Gori, si tuffa una Vera Meringona[5] (altro che quella… ) e causa un’onda anomala che disarciona Jeanne. Oscar trionfa, cerca di mettere un piede sulla testa della rivale ma crolla addormentata su di lei.[6]

Intanto, dalle dune appaiono due soggetti radiosi come l’alba, capelluti come un cespuglio ridente… Sono Girodel, che indossa il tanga tigrato di Diane, e Diane stessa con indosso lo slippino dorato di Girodel. Camminano abbracciati. Avete capito a chi sono andate le canne alla cozza, allora? Una a Jeanne, una a Diane e una a Girodel… eh, come sono amabili le sorelline!!!

Oscar si rialza. La sua camicia, oltre che bianca, è bagnata. Va verso André con passo deciso – un tantino marziale, eh, ma seducente -, fissandolo. Lui si trasforma, pur mantenendo la stessa voce, in Ryo Saeba[7]… gli prudono le manine davanti a tanta camiciola…

- O-O-Oscaaaar… -

Lei non fa segno, socchiude le lunghe ciglia. Poi sorride e… oh, cavoli… spruzza André col Super Liquidator.

- Che pena… che pessimi soggetti… ”Le donne devono fare strusc strusc, l’uomo è cacciatore”… ma va là… parità, tesoro!… Se ci tieni, il mio Padrino ti fornirà uno stock di camicie in seta bianca, così sei contento… - acida e sarcastica… ma non solo. Ha il classico sguardo del “chi disprezza compra”…

- Oscar, tu non capisci quello che provo per te… -

- No, lo vedo benissimo amore… - ringhia lei, e giù (ma giù davvero) di Super Liquidator. André si accuccia e caina come Otty.

-         Allora, parità e chiarezza… dimmi, cosa ti attizza tanto di me! Mi sembrava che Jeanne non ti dispiacesse, eh carino? Dimmelo! Io non faccio mica strusc strusc e tu, se ti fai abbindolare da uno strusc strusc, non meriti neppure che mi consumi le iridi con te… il mio Super Liquidator lo faccio montare sul trattore del tuo amico. Così ci innaffia l’orto! TU! Ti lasci abbindolare così! TU! TU! TU! Possibile che una deve fare strusc strusc?! Ma sei scemo?! TU! TU… - Oscar sta per dire qualcosa, per confessare il suo sentimento. - … tu! Tu… tu… tu… -

Telecom Italia, informazione gratuita. Il numero da lei chiamato è occupato. Premere 5…

- Ma Oscar io… non dirmi che non sono nulla per te…-

-          Tu sei… tu … tu… tu…-

-         … Il servizio proverà a richiamare il numero da lei desiderato per 30 minuti, si prega di riagganciare…

… fino al prossimo episodio!

 

 

Mail to flydreamer150178@yahoo.it

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[1] Spiaggia laziale nota per la tenuta… rigorosa… dei bagnanti.

[2] Ricorda “Una per tutte, tutte per una”, Amy, la sorella rompiscatole e antipatica, la piccola delle sorelle March??

[3] Aldo, Giovanni e Giacomo in “Chiedimi se sono felice”, nonché “Teorema”: fuori dal letto, nessuna pietà!!! Ah!Ah!

[4] Vi risparmio il continuo della barzelletta…

[5] Quella che finge di recitare e cantare e ballare. La meringona di nostra conoscenza, nonostante tutto, non ha affondato Oscar. Questa affonda Jeanne…

[6] Come Asuka e Shinji in “Evangelion”!

[7] Infatti nelle vhs Dynamic Ryo Saeba lo doppia Massimo!