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Episodio 22

 

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Domenica sulla Litoranea (scritta da un’anonima residente[1])

 

Al semaforo della Colombo, alle otto, c’è già il finimondo

In coda, felici, ci sentiamo tutti amici…

Poi si arriva al parcheggio

e di noi diamo il peggio:

chi usa l’ombrellone come giavellotto,

chi si alza e fa fagotto,

chi buca le gomme ai vicini,

chi gli scaglia contro i bambini…

Per un posto d’ombrellone

si scatena la rivoluzione.

 

 

Epidosio 22 written by S. Soulsadistic

LA SINDROME DI SAMPEI

Laddove l’incontro con un bizzarro figuro, sommato ai dolori  di Alain forniscono al bagnino André una nuova chance. Attenzione, la signorina Soulsadistic aveva detto, nell’epilogo dell’episodio 20,  che avrebbe parlato di sesso e lo fa… ma solo accennando ad un’ipotesi degna del “’o famo strano” non secondo i dettami del  Kamasutra, bensì perché… come si possono nutrire pensieri erotici verso una Piagnola??

 

La gioia di André e palpabile: Oscar pare esserci avvicinata a lui, pare provare maggiore intimità, forse persino attrazione nei suoi confronti, dopo che hanno dormito insieme – nel senso letterale del termine- dal Circeo a Ponza. Nonostante i loro sguardi dolci e ammiccanti -splendidi occhi che si cercano, si trovano e poi sfuggono- c’è tristezza, in spiaggia. O meglio, tutti notano come il bagnino numero due somigli ad un cane bastonato, e stia a cuccia vicino ad Hans. La sera, infatti, tre guardie forestali hanno fatto irruzione in spiaggia, e hanno prelevato la dolce Diane, che in assenza di erba ”comune” si è fumata un raro esemplare di anemone marino. L’avvisaglia della tragedia c’era stata quando Diane aveva voluto spargere zucchero sulla brioche di M.A. cantando “Sembra talco ma non è serve a darti l’allegria.” Così deliziosa, Diane… faceva anche il verso alla dea degli spacciatori, portandosi le dita sulle fossette! Solo che poi, M.A. ha iniziato a fare gli stessi versi di Hans, poi ad ululare alla luna: quando sono giunte le guardie forestali, credevano si trattasse di un esemplare di lupo comune.

 

Alain, anche se è domenica, non vorrebbe proprio collaborare. Tanto, tutto fila liscio… M. Pamelina Antonietta gioca a carte mangiando brioches – questa volta con normalissimo zucchero -, Hans sta a cuccia zitto, perché quando parla dice immanità, André fa di tutto per stare vicino ad Oscar che lo fissa spesso, sotto altra luce. “Giusto perché ho cambiato occhiali” spiega lei, con un sorriso dolcemente misterioso. Girodel è insignificante come una pianta (“Ecco, Diane poteva fumarsi lui invece che l’anemone di mare… che è pure un animale!” Pensa, sconsolato, il fratello), il cardinale e le sue chierichette leggono Playboy e Il Sole 24 ore… Tutto fila liscio, quand’ecco la tragedia.

 

Conoscete i pescatori della domenica? Sono coloro che hanno visto tutta la serie di Sampei e credono che questo basti per pescare balene.

Eccone un esemplare. Canottiera nera attillata, cappello nero e -imperdonabile- un costumino nero sgambato.[2] Cammina allegro, pensando di somigliare al suo eroe: Zorro. Ha con sé una canna, diversa da quelle di Diane, con vistosissimo amo, convinto di poter pescare verdesche dalla spiaggia.

Ora, sapete come si lancia un amo? In poche parole, lo slancio va preso portandolo dietro di sé, ma lateralmente e accompagnandolo con pollice ed indice, altrimenti si arpionano le carni retrostanti. Ricordate l’amico senza un occhio di Sapei?[3] Ecco, lui si era trovato dietro ad un pescatore della domenica, quand’era bambino. E ci aveva lasciato un occhio…

Il turista con la canna inizia la sua opera. Egli risponde al nome di Bernard Chatelet e si spaccia per giornalista, portandosi in spiaggia una scatola nera che sostiene essere un computer portatile, invece è solo una scatola di Baci Perugina dipinta di nero.

Bernard lancia l’amo per la prima volta. Arpiona un reggiseno dietro di sé. Non si scoraggia, ripete il lancio e strappa gli occhiali neri del cardinale, e ari daje con un asciugamano, con una ciabatta, altri occhiali…

-         Accidenti!- esclama Alain, mentre già si sente una musica della serie- – Dobbiamo intervenire prima che qualcuno si faccia male! Andiamo André!- Alain è pronto allo scatto rituale, Hans anche, con tanto di lingua penzoloni, ma di André non c’è l’ombra.

-         Ma por** t****, dove sei, André?!- Alain si innervosisce: proprio oggi, che lui non ha voglia di lavorare, André sparisce! D’un tratto si sente una vocina flebile, tremante e piangente in una valle di lacrime.

-         Ennò-ò… ti prego… va' tu… ogni storia c’è lui… io non voglio, basta… lo so come dovrebbe andare a finire… sono fuggito dalla Ikeda pure per questo… tutte a me... sono al mare… stavolta no…-

-         Che lagna! Andrò io. Vieni, Haaaans FIDANKEN!!- Alain scatta e Hans lo segue stile commissario Rex.

Alain, che è molto stanco e demoralizzato, prende con delicatezza il polso di Bernard. E glielo sloga. Poi, dato che è tranquillo, fa qualche commento poco signorile sulle attività che la slogatura del polso gli preclude,[4] quindi lo invita – con un calcio - a riportare gli occhiali che ha strappato ai legittimi padroni. Alain sa cavarsela benissimo da solo, pensa Hans, ammirato. E, per la gioia, fa pipì ai piedi del bagnino che lo schiaccia, trasformandolo nella piccola bavosa di Torre Astura.

 

Bernard inizia fare concorrenza ai vu cumprà, cercando di vendere gli occhiali che ha strappato dalla faccia del cardinale, ma quando vede Alain all’orizzonte cambia idea… Così, mesto, con il polso slogato, si va a sedere sotto l’ombrellone e si attacca al suo finto portatile.

Ed ecco la tragedia. Per fare scena aveva tenuto i bigliettini dei Baci Perugina come post-it, che fanno molto giornalista impegnato… ma un colpo di vento ne stacca uno che, come la piuma di Forrest Gump, finisce ai piedi di una fanciulla seduta due ombrelloni più in là. La quale scoppia in lacrime.

Bernard non perde tempo, si fascia il braccio con un asciugamano e si avvicina alla creatura con aria gigiona.

-         Piangi per me o per il bigliettino?- chiede.

-         Per tutti e due, BWUAAAAAA!!!!!- esplode nel tipico verso della Piagnola.

Bernard sente il suo cuore sciogliersi come un cioccolatino nel Sahara… chi mai piange per lui, noto combina guai dalle attività dubbie, che dorme ancora con il pupazzetto di Zorro nel letto?

Iniziano a parlare. Bernard ha la faccia allupata di chi pensa “Sta notte non dormo mica con Zorro!”

Oscar li guarda. De gustibus… Almeno si è liberata della Piagnola.

Oscar si chiede se Rosalie piangerà anche… ehm… allora, … in quel momento?[5] Le viene da ridere al pensiero.

Disturbata nelle sue letture da spiaggia (Catone e Virgilio e lo dice pure nell’anime! Che donna con le pa**e!) dai pianti sfrenati di Rosalie, Oscar chiede di avere un lettino a parte e un ombrellone per sé, in terza fila. Sotto la torretta di bagnini. Sotto gli occhi (bellissimi) di André.

 

Involontariamente, la mala grazia di Alain ha dato un’occasione al bagnino numero uno. La spiaggia è quasi al completo, la storia volge all’epilogo… riuscirà a scoccare l’amore tra il bagnino numero uno e la splendida Oscar? E cosa ne sarà delle sceneggiatrici?

Lo saprete presto, perché Miss Soulsadistic è stressata e quindi ha il cervello fritto, ergo cogita scemenze… ma tante… Ragazze, passo la palla per un approccio romantico tra la nuova inquilina della terza fila di ombrelloni e il bagnino numero uno.

 

 

Mail to flydreamer150178@yahoo.it

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[1] Chi sarà l’anonima residente, secondo voi?? Una che si è appena fatta qualche Km in bici per poter fare un bagno al mare… e mentre nuotava, pensava a questo!

[2] Ok, mi sto allargando un po’, ma se aveste visto voi quello che ho visto oggi…. Un cinquantenne in QUESTA tenuta… tremendo. ;_;

[3] Per gli smemorati e gli amanti della montagna aveva l’impronunciabile nome di Kyoshin o Pyoshin. E girava sempre con occhiali neri e cicatrice alla Harlock. Una puntata era dedicata all’incidente occorsogli da piccolo, nel quale aveva perduto un occhio.

[4] Censura… questa la capirà solo chi ha a che fare con fratelli. E meno male…^^;;

[5] monica… for ever!