Autore: Doney

In una piccola chiesa

1 - In principio

Warning!!!

 

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Si sposerà?

 

Dietro ai cappelli e ai ventagli si sussurrava la stessa domanda.

 

Avete saputo? Corre voce che l’algido Comandante si sposerà con il suo attendente...

Sarà pure un attendente, ma è proprio un bel guardare. Fa venire certi pensieri!

Si dice che lui l’abbia sedotta al solo scopo di appropriarsi dei suoi beni…

Io, invece, ho sentito dire che aspetta un figlio…

Vedrete, alla fine nascerà un piccolo bastardo prematuro…

 

Il nome di Oscar era sulla bocca di tutti. Attorno a loro due si levava un rumore fatto di voci e sguardi di disapprovazione e di condanna. Lo chiamavano peccato, il loro rapporto, era squallido, addirittura oltraggioso. Non le perdonavano la più invidiata delle colpe: la felicità. A nessuno, invece, veniva in mente l’unica parola che per loro due contava d’avvero: l’amore.

“A quanto pare diamo scandalo, Grandier!” Scherzava lei, anche se André non lo trovava divertente, e un po’ si inquietava.

“Sposiamoci subito… ad Arras… in mezzo ai campi di grano… nella piccola chiesa…”

A volte, certe insinuazioni, certi sguardi erano davvero pesanti da sostenere, ma lei non vedeva nemmeno le occhiate di disapprovazione, i sorrisi sprezzanti dei nobili. Non le importava che, agli occhi del mondo, il loro matrimonio fosse insensato. Perché sapeva di aver negato a lungo i suoi sentimenti. Ed ora era giunto il tempo della verità.

Che tutti sappiano quanto ci amiamo, André! Ripeteva con piglio sicuro.

Era come affrontare una nuova battaglia. E lei amava le sfide. Non aveva paura, e si sentiva forte e viva come non si era sentita mai. Pronta a combattere. Con André al suo fianco.

Sapeva che quello non era il momento di pensare all’amore, Parigi bruciava e lei doveva prendere importanti decisioni, ma a volte, anche nei momenti meno opportuni e inaspettati, si sorprendeva a pensare a lui.

 

Oggi ti sentivo.

Ogni piccola parte di me ti voleva.

Erano le dieci, e io sorridevo.

Si discuteva animatamente attorno a un tavolo. Di una nuova era,

delle sorti della Francia,

io invece guardavo distrattamente oltre le pareti;

i volti davanti a me mi apparivano sfocati,

e le labbra si muovevano senza alcun suono.

Non so nemmeno io dove guardavo,

ma so cosa vedevo:

immagini di noi due nudi sparse dentro.

I nostri corpi.

Incastro perfetto.

E percepivo il mio bisogno di te.

D’istinto, senza accorgermene, mi sfiorai le labbra,

e mi parve di avvertire ancora la forma, la pressione, il calore delle tue dita sulla mia pelle.

Chissà cosa avranno pensato, tutti, scrutando la mia faccia. Un’espressione sognante, da fanciulla innamorata…

Trentatré anni senza desideri,

e ora, improvvisamente, provare quasi un dolore fisico,

per il desiderio bruciante, per l’assenza. Un caldo, dolcissimo languore.

Compresi allora, proprio in quell’istante,

quanto la mancanza possa essere, a volte, più potente della presenza.

Prima non sapevo, non potevo conoscere il potere delle tue mani su di me,

del tuo corpo nel mio, ma ora...

Mi sono alzata con una scusa,

ma era te che volevo.

È da te che volavo.

Una vertigine… e ho urtato contro il vassoio che aveva in mano Rosalie.

Come se mi fossi destata in quel momento.

“Mi dispiace” le ho detto, imbarazzata, mentre le tazze si sbriciolavano a terra

e mi sentivo goffa e scoperta.

Ho letto stupore nei loro sguardi:

Oscar che abbandona una riunione?

Il soldato irreprensibile che viene meno al suo dovere?

E proprio in questi giorni di importanti decisioni per il Paese?

Stavo cambiando

e non mi riconoscevano più. 

Ero sempre io, in fondo.

Ma come non ero stata mai.

Una parte di me si stava lentamente dissolvendo,

mentre l’altra, emergeva dolcemente,

in armonia con l’uomo che amavo.

Volevo rinunciare a ogni cosa:

a tutto ciò che ero,

a tutto ciò che avevo.

Desideravo solo vivere. Amare. Recuperare il tempo perduto.

Fare l’amore.

Ero confusa. Ero felice. Attendevo di essere completa.

In quei giorni, non pensavo,

esistevo solo per sentire.

E niente poteva scalfire quella mia perfetta felicità.

 

Pubblicazione del sito Little corner maggio 2020

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