Cronistoria dell'inverno aquilano del 1956

tratto da: "CittàMagazine, speciale meteo a cura di Carlo Fiorenza e Gabriele Curci (CETEMPS - L'Aquila)"


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"Natale 1955, così come tutto il mese di dicembre, era trascorso con pioggia e temperature superiori alla norma: la temperatura media del mese risultò superiore di ben 3 °C alla media del periodo. L'anno nuovo, il 1956, si aprì ancora con pioggia sino al 4 del mese: pioggia che si ripresentò a metà mese accompagnata da temperature miti, con minime tra i 4 e i 6 ° C e minime tra gli 8 e i 10 °C.
A partire dal 26 gennaio qualcosa nell'aria iniziò a cambiare: nei famigerati giorni della merla caddero quattro centimetri di neve, il 29 e 30 furono due giorni di ghiaccio, la temperatura non superò mai lo zero: minime intorno a -5 °C e massime a -2 °C.

Mappa di reanalisi dell'8 febbraio 1956 (archivio METEOGIORNALE)

Si arrivò così a febbraio, che come dice il proverbio "è corto e amaro". Sarà il mese più freddo della storia aquilana. Ancora pochi centimetri di neve l'1 e il 2 febbraio, ma il dato più impressionante è la diminuzione netta della temperatura che dal 5 al 22 del mese si attestò quasi sempre su valori inferiori ai dieci gradi sotto lo zero e con temperature massime che raramente superano lo zero. Dopo una piccola pausa, 3 e 4 del mese, riprese a nevicare dal 5 quasi ininterrottamente sino al 14. Ma la prima vera vera e intensa nevicata ci fu l'8 di febbraio: nevicò durante tutte le 24 ore della giornata; il 10 febbraio in città si misuravano 24 cm di neve. L' 11 ci fu un'altra intensa nevicata che durò fino al 14, ma con intensità via via minore. Ci furono tre giorni di pausa che lasciarono campo libero al gelo: il 17 la colonna di mercurio arrivò a -18 °C.

7 e 9 febbraio 1956

Il freddo si fece sentire in tutta Italia; in particolare nella nostra provincia ricordiamo i -21 °C di Campotosto, i -21,5 °C di Rocca di Mezzo, i -19 di Sulmona e addirittura i -25 di Castel di Sangro. L'intenso freddo fu il preludio ad una nuova violenta nevicata che seppellì la città dell'Aquila nei giorni del 18 e del 19, con quasi un metro di neve. Il 20 febbraio il manto nevoso misurava in città ben 84 cm. Nello stesso giorno i paesi di montagna dell'aquilano si registrarono questi impressionanti valori: sul passo delle Capannelle ci sono un due metri e venti centimetri, i due metri si superano anche a Santo Stefano, 1 metro e 70 cm a Campotosto, 1 metro e 50 cm ad Assergi (funivia), a Termine di Cagnano, a Rocca di Mezzo e a Casamaina di Lucoli e addirittura più di due metri e mezzo a Civitella Alfedena, nel parco nazionale d'Abruzzo
Il resto dell'Abruzzo non è in condizioni migliori: 60 cm a Chieti, 1 metro e mezzo a Guardiagrele, 70 cm Castelli, 30 cm a Teramo e infine 20 cm a Pescara. Non è escluso tuttavia che la neve raggiunse, nei giorni precedenti, valori superiori a quelli sopra riportati.

13 febbraio 1956

Tra il 20 e il 25 le temperature continuarono a rimanere su valori polari, ma il peggio era passato. Il 25 caddero ancora alcuni fiocchi di neve, ma le temperature andarono aumentando e la neve lasciò spazio, il giorno seguente, alla pioggia. Dopo 30 giorni con temperature medie sempre sotto lo zero, finalmente si tornò alla normalità. Il 28, nonostante la pioggia, il manto nevoso raggiungeva ancora gli 8 cm. Dopo questa ondata di gelo il tempo sembrava imboccare con decisione la via della primavera ma un'altra nevicata si verifica tra il 10 e il 12 marzo, il 15 e 16 marzo il termometro scese rispettivamente a -14 e -13 °C! Fu la rovina per molti raccolti.Anche ad aprile, come per non voler sfigurare caddero 3 cm di neve tra il 7 e l'8."

Febbraio 1956 con una temperatura media di -3,3 °C ossia sette gradi in meno rispetto al valore normale, è in assoluto il mese più freddo registrato dall'inizio del secolo a L'Aquila. Anche la neve accumulata che ha sfiorato il metro, è un record, come la permanenza della neve al suolo, 24 giorni su 29; così il numero di giorni di ghiaccio, ben tredici e la temperatura registrata il 17 febbraio, -18 °C, terzo record di sempre (il primato è del 16 febbraio 1929 con -22,3 °C).

Carlo Fiorenza e Gabriele Curci (CETEMPS - L'Aquila)

 

 

Le mappe sopra riportate provengono dall'Archivio di Reanalisi del MeteoGiornale elaborato su dati di base NCEP

Reportage approfondito dell'evento metereologico - METEOGIORNALE

 

 

Via Patini, L'Aquila

 

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