Approfondimenti

Giorgio Maniace:

Nasce nel 998 in Macedonia. Michele Psello, nella sua “Chronographia”, ne esalta le abilità militari, con le quali scendeva in campo in prima fila. Dopo una serie di vittorie tra il 1031 ed il 1032 sotto Romano III di Bisanzio, viene richiamato in patria ed arrestato a causa del timore che la corte aveva nei suoi confronti per il potere e la fama da lui ottenuti. Il processo che lo coinvolse decretò il suo esilio, da cui fu richiamato nel 1038 per la spedizione in Sicilia contro i musulmani che la occupavano. Dopo l’ immediata occupazione di Messina, l’ assedio di Siracusa impiegò due anni, fino al 1040, perché la città aretusea cadesse sotto l’ occupazione bizantina governata da Maniace. Questo generale fu l’ unico a liberare, prima dei normanni, la città dai musulmani, seppur solamente fino al 1043. Fu in tale occasione che ordinò la costruzione di una fortezza nel luogo dove oggi sorge il castello Maniace, anche se delle strutture bizantine non ne rimane più traccia, e che trafugò le spoglie delle sante Lucia di Siracusa ed Agata di Catania per renderle in omaggio alla corte costantinopolitana. In conflitto con un Stefano, generale del medesimo esercito bizantino stanziato in Sicilia, venne da questi accusato di tradimento e fu costretto a fare ritorno in patria. In seguito al suo secondo arresto salì al trono l’ imperatrice Zoe che, come nella prima prigionia, si battè in difesa di Maniace, ottenendo stavolta di rispedirlo in Sicilia, dove la situazione si era ribaltata ed i bizantini controllavano solamente Messina. Giunto nell’ isola Maniace ristabilì l’ ordine anche in modo drastico quando necessario.

Maniace morirà nel 1043, trafitto dalla lancia di un traditore del suo stesso esercito, mentre si dirigeva a Costantinopoli al fine di detronizzare Costantino IX, il quale aveva sposato Zoe ed aveva ordinato che Maniace passasse il comando delle sue truppe a Romano Sclero, parente dell’ imperatrice che aveva precedentemente invaso le proprietà in Anatolia e oltraggiato la famiglia del generale.

 

Sincretismo architettonico:

Il contrasto tra impianto planimetrico interno e quella che doveva essere la funzione militare del Castello ed una serie di considerazioni, inducono ad ipotizzare che l'Imperatore abbia potuto far credere ai musulmani, che ribellatisi in Palermo erano stati inviati a Siracusa per lavorare alla costruzione del Castello in condizioni di privilegio rispetto alle maestranze locali, che in realtà stessero attendendo alla costruzione di una moschea fortificata; d'altra parte è ben nota la politica filo-islamica perseguita da Federico II, la cui guardia palatina era addirittura costituita da mori, ed il suo spiccato interesse per certo esoterismo. In ogni caso, osserva il De Angelis d'Ossat, la pianta di Castel Maniace sembra richiamarsi allo schema classico delle moschee fortificate e per l'uso larghissimo di colonne e per la presenza delle torri angolari; inoltre egli rileva la perfetta coincidenza dell'asse del Castello con la qi-bla (l'orientamento canonico delle moschee), che orienta il monumento verso la Mecca.

Bibliografia consultata:

- Agnello G., Il castello Maniace di Siracusa: funzione e simbologia, in Il treno Ferediciano, 1994

 

- De Angelis d’ Ossat G., Lettura di castel Maniace: una moschea federiciana a Siracusa, in Palladio 1968

 

- Picone E., Il castello Maniace a Siracusa, 1995

Il castello sul web:

http://www.galleriaroma.it/Siracusa/Monumenti/Castello%20Maniace/Castello%20Maniace.htm

 

http://www.iccd.beniculturali.it/medioevosiciliano/index.php?it/112/catalogo-generale/16/castello-maniace

 

In particolare la seconda pagina, tratta dal sito dell’ Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione(www.iccd.beniculturali.it/), offre un catalogo di monumenti siciliani medievali, comprendendo anche numerose strutture federiciane.