Le Arieti bronzee

La tradizione sostiene che i due ariete fossero stati portati dal protospatario Giorgio Maniace da Costantinopoli a Siracusa durante l’ ultima delle spedizioni bizantine iniziata dall’ anno 1030 per la conquista della Sicilia. Il dibattito sull’ effettiva provenienza bizantina delle arieti prende luogo dalla constatazione che il generale Maniace non solo stava per effettuare una spedizione dall’ esito incerto, visto il fallimento in cui si erano trovate le precedenti, ma inoltre fu richiamato in patria, dopo la conquista siracusana, dalla corte costantinopolitana, la quale temeva sia un accrescimento eccessivo del potere del generale, sia una concorrenza araba, genovese e pisana sul dominio dei mari superiore alle reali possibilità bizantine. Da qui l’ osservazione sull’ inverosimiglianza di un trasporto di Maniace delle due arieti da Costantinopoli: era una spedizione incerta ed in più non avrebbero di certo fatto da ornamento ad una fortezza che ancora non era prevista. La prima priorità sarebbe stata sicuramente rafforzare il presidio, non ornarlo. Inoltre Maniace non fuggì da un disastro militare che l’ obbligasse a lasciare da un momento all’ altro le arieti nella fortezza che avrebbe dovuto abbandonare.

Si è dunque ipotizzata una preesistenza delle arieti su suolo siracusano. L’ ipotesi qui fatta, però, è che le arieti siano al contrario di origine bizantina: non mancano affatto grandi opere d’ arte di provenienza costantinopolitana, specie ritrovata in ambito subacqueo, sul territorio siracusano. Si aggiunga, inoltre, che le arieti sono state classificate come di scuola lissippea, parecchio diffusa nell’ arte propriamente decorativa alla corte bizantina.

 

 

 

 

 

 

 

Gli arieti furono poi regalati nel 1448 da Alfonso il Magnanimo fino a finire in proprietà dei vicerè che, successivamente, le collocarono nel Castello a mare di Palermo. Nel 1735 i due arieti vennero portati nella reggia di Napoli, ma furono ben presto restituiti a Palermo in seguito alle lamentele dei cittadini. Durante i moti del 1820 il Palazzo reale di Palermo, dove i due bronzi erano stati collocati, venne saccheggiato e gli arieti buttati dalle finestre. Uno di essi andò perduto, mentre l'altro potè essere restaurato. Oggi l’ unico ariete superstite si trova al Museo Archeologico di Palermo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’ ariete superstite proveniente dal castello Maniace(Museo Archeologico “A. Salinas”, Palermo)