Ecco una buona notizia per i contribuenti che
hanno animali domestici.
Nella prossima dichiarazione dei redditi 2000
sarà possibile inserire le spese veterinarie
e pagare, quindi, meno tasse.
A
partire dalla prossima dichiarazione dei redditi,
i possessori di animali da compagnia, potranno
finalmente chiedere di usufruire di detrazione
fiscali,
fino
ad un massimo di 750.000 lire,
per le spese veterinarie che siano state eventualmente
sostenute durante lo scorso anno.
Si tratta di una novità importante e
attesa da molto tempo dai sempre più
numerosi proprietari di animali domestici del
nostro Paese.
Prima che il provvedimento diventi operativo,
è necessario compiere ancora alcuni passi,
ma già da quest'anno la legge che
consente le detrazioni fiscali sarà applicata.
UN
CAMMINO INIZIATO NEL LUGLIO 2000
Tutto
è iniziato quando lo scorso mese di luglio,
il Senato ha approvato un emendamento alla legge
Finanziaria (precisamente al Collegato finanziario),
che prevedeva la detrazione per spese veterinarie
fino ad un massimo di 500.000 lire.
L'emendamento era stato proposto dal senatore
Albertini, dei comunisti italiani, ed era stato
firmato da tutti i gruppi parlamentari. Se da
una parte si voleva aiutare i possessori di
animali domestici, dall'altra ci si proponeva
di fare emergere eventuali attività "in
nero" nell'ambito della professione veterinaria,
rendendo obbligatoria la presentazione di regolari
fatture o ricevute fiscali per poter richiedere
la detrazione.
Una volta giunto alla camera, l'emendamento
ha subito una modifica interessante: la
detrazione è stata portata ad un massimo
di 750.000 lire, con una franchigia di 250.000
lire.
LA
FRANCHIGIA "ASSORBE" LE PRESTAZIONI DI ROUTINE
Se
le prestazioni effettuate, sono al di sotto
delle 250.000 lire di franchigia, non possono
essere scaricate.
La franchigia, in pratica, taglia fuori quasi
tutte le prestazioni di routine (visite
di controllo e vaccinazioni), ma l'aumento del
massimale va incontro a chi si è trovato
di fronte a spese straordinarie.
Siccome, finora, sul territorio nazionale non
esiste un tariffario unificato per le prestazioni
veterinarie e talvolta tra nord e sud vi sono
disparità che possono arrivare anche
al 20-25 per cento, la legge sarà più
utile nei casi in cui il costo delle prestazioni
dei professionisti sono più elevate.
Come
si calcola:
Come
avviene per le spese sanitarie umane,
per calcolare la detrazione, si dichiara l'importo
delle spese sostenute che eccede le 250.000
lire di franchigia e si calcola il 19% di tale
cifra. Per esempio:
se la spesa per cure veterinarie è stata
di lire 1.000.000, si prende in considerazione
il limite massimo di spesa, cioè 750.000
lire, dal quale si detrae la franchigia di 250.000
lire. Si calcola, quindi, il 19% delle rimanenti
500.000 lire e si ottiene una detrazione dall'IRPEF
di 95.000 lire.
Per
capire con esattezza quali spese potranno essere
detratte e quali saranno gli animali che avranno
diritto al rimborso, occorre attendere la pubblicazione
del decreto ministeriale con le norme d'applicazione
della legge.
PER
QUANTI ANIMALI E' VALIDA LA CIFRA?
Non
è, per esempio, chiaro se la cifra di
750.000 lire sarà valida per un solo
animale o per più animali posseduti dallo
stesso proprietario.
Per ora si può capire che, quasi sicuramente,
sarà possibile detrarre solo le spese
sostenute per cure veterinarie e non, per esempio,
quelle relative all'acquisto di farmaci.
PER
QUALI ANIMALI E' PREVISTA LA LEGGE?
Cani
e gatti dovrebbero senz'altro beneficiare del
trattamento fiscale, ma non si sa quali altre
specie di animali domestici compariranno nell'elenco
dei favoriti.
Che cosa accadrà agli animali da sport
come i cavalli o ad animali da compagnia come
conigli, canarini, criceti o rettili?
COME
SI DIMOSTRA CHE SI E' "PROPRIETARI"?
Rimane
oscuro un altro punto.
Come si farà a dimostrare di possedere
determinati animali?
Il riconoscimento di cani e gatti è possibile
tramite il tatuaggio, che forse sarà
necessario per il rilascio della fattura da
parte del veterinario, ma come si potrà
dimostrare di possedere un canarino o un coniglio?
Sarà richiesta un'autocertificazione
da allegare alla dichiarazione? E come dovrà
essere stilata per dimostrare che un certo animale
è di una determinata persona?
ALCUNI
CONSIGLI
Per
giustificare le spese sostenute, sarà
necessario conservare fatture o ricevute fiscali
rilasciate dal veterinario oppure da laboratori
di analisi.
Occorre ricordare che su fatture e ricevute
devono comparire: numero di parcella, data,
intestazione di chi le emette (nome, cognome,
indirizzo, numero di partita IVA, codice fiscale…),
i dati della persona alla quale vengono emessi
e la descrizione del tipo di prestazione svolta. In attesa di nuove delucidazioni, si può
consigliare ai possessori di animali di conservare
qualsiasi documentazione in grado di provare
le spese sanitarie sostenute, persino le ricette
del veterinario con allegato lo scontrino del
farmacista. Si vedrà poi al momento
della presentazione della dichiarazione dei
redditi, che cosa effettivamente potrà
essere scaricato.
Per poter documentare il possesso di un determinato
animale, si consiglia inoltre di conservare
sempre tutti i documenti relativi al suo acquisto.
Questa
pagina è stata liberamente tratta da
"Amici di Casa" - anno 2 - n° 3 - Marzo 2001
CHI
AVRA' DIRITTO ALLA DETRAZIONE?
Nella
prossima dichiarazione dei redditi faranno il
loro ingresso: cani, gatti, canarini, pappagalli
e conigli nani, assieme a cavalli, pesci, tartarughe
e piccioni viaggiatori.
Al
massimo 500.000 lire:
Il
Ministero delle Finanze (www.finanze.it
- call center: 848800444) ha stilato il
decreto che darà attuazione alla
legge che prevede, a partire da quest'anno,
la detraibilità delle spese veterinarie,
sino ad un massimo di 500.000 lire per un
singolo contribuente fiscale, indipendentemente
dal numero di animali in suo possesso. Ci
si aspettava un elenco dettagliato degli
animali "detraibili", ma il Ministero delle
Finanze ha preferito essere più generico,
consentendo la detrazione per gli animali
"legalmente detenuti per scopi di compagnia
e di pratica sportiva".
Gli
animali esclusi:
Sono
esclusi gli animali detenuti a fini commerciali
(galline da uova, mucche da latte), gli
esemplari usati per attività illecite
o in via di estinzione. Soddisfatti si sono
dichiarati gli animalisti, perché
si tratta di un passo importante per il
riconoscimento dei diritti degli animali,
anche se è una norma simbolica, soprattutto
per le associazioni che si prendono cura
di centinaia di animali e che potranno detrarre
solamente 500.000 lire.
Sarebbe
stato più opportuno riconoscere le
detrazioni per ogni animale posseduto e
non per soggetto fiscale. Si ricorda che
per avere diritto alla detrazione, sarà
necessario conservare le fatture o le ricevute
fiscali, rilasciate dal veterinario oppure
dai lavoratori di analisi.
Questa
pagina è stata liberamente tratta da
"Amici di Casa" - anno 2 - n° 5 - Maggio 2001
FINANZIARIA
2006 A SOSTEGNO DELLE ONLUS
La
legge finanziaria ha previsto per il 2006,
a titolo sperimentale, la destinazione di
una quota pari al cinque per mille dell’imposta
sul reddito delle persone fisiche a finalità
di sostegno delle ONLUS. Tale scelta non determina maggiori imposte
da pagare.
Se presenti il Modello 730 o il Modello Unico:
devi firmare nel primo degli spazi destinati
alla scelta per la destinazione del cinque
per mille dell'IRPEF (Volontariato, Onlus.
etc…) ed indicare il codice fiscale dell'associazione
che desideri aiutare. Ricordati di dirlo a
chi ti compilerà la dichiarazione dei redditi.
Se sei esonerato dalla presentazione della
dichiarazione dei redditi ma sei un lavoratore
dipendente o un pensionato devi compilare
la scheda che il datore di lavoro o l'INPS
ti hanno consegnato insieme al CUD. Per farlo
devi firmare nel primo degli spazi destinati
alla scelta del cinque per mille dell'IRPEF
(volontariato, Onlus, etc…), indicare il codice
fiscale dell'associazione che desideri aiutare
e firmare ancora in fondo al foglio. Il foglio
va consegnato in un'apposita busta allo sportello
di una qualsiasi banca o ufficio postale entro
il 31 luglio 2006. La busta deve recare l'indicazione
"SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER
MILLE DELL'IRPEF" ed è distribuita gratuitamente
dall'Agenzia delle Entrate oppure si può acquistare
nelle cartolerie specializzate.
L.I.D.A.
Lega Italiana per i Diritti degli
Animali
V.le
Del Vignola, 75
00196 Roma
tel. 0761.612075
.
LEGA
NAZIONALE DIFESA DEL CANE
Via
Alla Fornace del Garbo, 11
16159 Genova
tel. 010.7456122
IL
COMPUTER A PROVA DI GATTO
Che
fare se il micio passeggia sulla tastiera del computer?
Una soluzione c'è: un'azienda che produce software
per computer ha messo a punto un programma che consentirà
al computer di distinguere fra la normale pressione
delle dita e la pressione della zampa del gatto.
TAXI
ANCHE PER LORO
Se
non si circola con la propria auto, in città
è piuttosto difficoltoso muoversi con il proprio
animale. Spesso, infatti, tram, autobus e metro, non
ammettono l'ingresso di cani di medie e grosse dimensioni.
Per quanto riguarda i taxi, è a discrezione
dell'autista se accettare o meno l'animale a bordo
della propria auto. Per dare una mano agli amanti
degli animali, in alcune città italiane, vi
sono taxisti che si dedicano al trasporto di animali,
mettendo a disposizione anche vetture furgone per
animali di grossa taglia. Per informazioni:
Milano,
tel. 02-8910133
Bologna,
tel. 051-915002
Roma,
tel. 06-58202122
SOLO
PER GATTI… LOS ANGELES (U.S.A.)
Alla software house Double Twuenty Productions, gli
animali devono piacere parecchio: hanno infatti ideato
un videogioco appositamente pensato per divertire i
gatti, o quantomeno catturarne l'attenzione. Il gioco
si chiama CyberPounce (www.cyberpounce.com)
e, secondo gli sviluppatori, riesce a suscitare l'interesse
di un gatto anche per 10 minuti, un tempo piuttosto
lungo rapportato alle abitudini di questi animali. Double
Twenty Productions sembra convinta del successo della
strada intrapresa tanto che è in procinto di
produrre un altro gioco che, nelle intenzioni degli
sviluppatori, dovrebbe insegnare a parlare ad un merlo
indiano!
IN
SVIZZERA IMPAZZISCE ANCHE IL GATTO LOSANNA
Primo caso di "gatto pazzo" diagnosticato in Svizzera.
L'animale colpito da encefalopatia spongiforme felina
(Fse) è stato soppresso. Era nato nel 1996 nel
Canton Vaud e probabilmente ha contratto il virus mangiando
cibo infetto a base di midollo e ossa animali.
A darne notizia è l'Ufficio Federale di Veterinaria
(UFV). Gli esperti precisano che, come il morbo della
BSE, anche quello felino è trasmissibile ma non
presenta pericoli per l'uomo.
Sotto accusa, per il contagio, partite di cibo per gatti.
(questo
articolo è stato preso dal quotidiano gratuito
""LEGGO" mercoledì 18 luglio 2001)
MICIOLANDIA
menu' personalizzati e presto web cam nelle gabbiette MILANO
Lunghe
corse all'aria aperta e nuotatine refrigeranti nelle
ore più calde? Non è roba da gatti. Se
per i cani le pensioni più attrezzate offrono
ampi spazi verdi dove scorrazzare liberamente, i felini
domestici sono meno fortunati. Solitamente il soggiorno
in pensione viene trascorso in gabbia, anche perché
gestire uno o più gatti in uno spazio all'aperto
è davvero difficile.
Per decidere allora dove lasciare il proprio micio durante
le vacanze bisogna puntare sulla qualità dei
servizi fondamentali: la varietà del menù,
l'assistenza veterinaria,
le condizioni e le dimensioni delle gabbie.
A MILANO, in viale Umbria, esiste da sei anni "MICIOLANDIA"
(tel. 02.5455065), una pensione riservata esclusivamente
ai gatti. Ogni micio ha a disposizione una gabbia di
un metro per un metro, in un ambiente dotato di ventilatori.
Per ognuno di loro, Mauro Marinoni, titolare di "Miciolandia",
prepara ogni giorno un menù personalizzato in
base alle richieste del cliente: cibo in lattina, croccantini,
ma anche pasti freschi cucinati al momento senza sovrapprezzo
sulla tariffa giornaliera (Lit. 17.000 - Euro 8,779).
La pensione è riconosciuta dall'A.S.L., usufruisce
di un gruppo di veterinari disponibili 365 giorni all'anno,
e può ospitare fino ad un massimo di 80 gatti.
Per la prossima estate, Marinoni lancia il "progetto
web-cam". Ovvero, dotare ogni gabbia di una telecamera
che riprenda 24 ore su 24 il felino, trasmettendo le
immagini su Internet. Per il proprietario ansioso, insomma,
basterebbe un click per vedere cosa sta combinando l'amico
con i baffi.
(Ol.
Man.)
(questo articolo è
stato preso dal "CORRIERE DELLA SERA" di sabato 4 Agosto
2001)
MAGIC
CATS HOTEL
Hotel a 5 stelle per gatti MILANO
Il
primo hotel 5 stelle per gatti a Milano: familiarità,
comfort e sopratutto un'area giochi per far si che la
tua vacanza diventi anche la sua vacanza. Assistenza
veterinaria garantita.
Ho
visitato personalmente questo hotel (che è vicino
alla nostra abitazione) perchè cercavo un posto
fidato per Morgana
e Lucifero i mici della mia amica Elly.
Ha aperto lo scorso anno e ha avuto un grande successo.
Sono stata indirizzata da Andrea, amico del mio Luca,
che la scorsa estate ha portato la sua micia Tita in
vacanza al Magic Cats Hotel e si è trovata così
bene che si è meritata una foto nel banner pubblicitario
(è la micia sul tronco dell'albero).
L'ambiente è molto ampio, con gabbie pulite che
sono sempre aperte, in modo che i mici ospitati possano
scegliere comodamente la loro dimora. Ci sono molti
giochi e un pratino sintentico. Il locale è climatizzato
e molto pulito.
Ho parlato con il proprietario, un giovane signore che
segue personalmente i mici ospiti e che ama molto gli
animali: ha 3 cani e 7 gatti.
Che dirvi altro? Andate a visitarlo... online
e poi di persona. Isabella - lunedì 26 giugno
2006
GEA
ora è a casa e sta bene ma ha trascorso 10 giorni
in ospedale. E' caduta dal terzo piano!
Chi è GEA? E' una tartaruga acquatica, di quelle
che si comprano piccoline nei negozi di animali. La
sua padrona ha però faticato a trovare un veterinario
che la curasse, ha dovuto cercarne uno specializzato
in rettili.
Se abitate a Milano potete rivolgervi a:
AMBULATORIO VETERINARIO
DR. GAIO & DR. ROSSI
Via Marco Aurelio, 9
20127 MILANO
telefono e fax: 02.2870429
CIMITERI
PER ANIMALI
Sabato,
8 Marzo 2003
Approvato il disegno di legge di Sirchia.
Animali, basta incenerimento: una tomba anche per cani
e gatti.
Una
tomba anche per Fido, con tanto di lapide su cui portare
fiori, invece di un freddo inceneritore senza memoria.
Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri il disegno
di legge del ministro della Salute Girolamo Sirchia
che modifica la legislazione funeraria, introducendo
i cimiteri per gli animali d'affezione, come i cani
e i gatti. Ma, senza aspettare la legge, in tante parti
d'Italia sono sorti negli ultimi anni tante aree dedicate
a ospitare le cucce eterne degli amici a quattro zampe.
E' sempre più sentito infatti il desiderio, da parte
dei proprietari di animali, di dar loro un'adeguata
sepoltura quando muoiono. Sul modello dei «pet cemetery»,
largamente diffusi negli Stati Uniti, sono così sorti
molti parchi degli animali: in Piemonte, in Veneto,
in Lombardia, in Toscana, per esempio. Finora, in caso
di morte di animali domestici, la prassi vuole che ci
si rivolga alla Asl di competenza per chiedere il ritiro
del corpo. La Asl normalmente si appoggia a ditte specializzate,
incaricate di prelevare l'animale deceduto e di portarlo
all'inceneritore. La Regione Piemonte, con una legge
del 7 aprile 2000, ha decretato l'istituzione dei «Cimiteri
per gli animali d'affezione».
SU
INTERNET LA RADIO PER FARE COMPAGNIA A CANI, GATTI &
Co.
I
vecchi giochini per cani e gatti saranno presto fuori
moda? Una nuova radio è nata appositamente per i nostri
amici animali. Si tratta di DogCatRadio, ed è un'emittente
"online" nata negli USA. E' in diretta per 17 ore al
giorno (dalle 4 alle 21) e "podcast" (cioè scaricabile
su pc) per il resto della giornata. Nata da poco, grazie
all'intuito di Adrian Martinez (proprietario di una
gatta amante del country), DogCatRadio.com ha già ottenuto
grande successo con quasi 130.000 ascoltatori in un
giorno. Nelle sue playlist "ragionate" abbondano i brani
contententi la parola "dog" o "cat" o le espressioni
d'affetto. Alcuni esempi? Hound Dog di Elvis Presley
o That's what friends are for di Dionne Warwick (che
canta "continua a esser felice, sappi di poter sempre
contare su di me").