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Unione sarda 26-06-2003

Scuola
Polemica contro il direttore Pietrella

«Troppi errori di programmazione: mille insegnanti senza un lavoro»

I docenti fanno sentire la propria voce, quando il rischio di perdere il posto di lavoro diventa sempre più probabile. Sono 206 gli insegnanti degli istituti Meucci, Pertini, Marconi di Cagliari e Asproni di Iglesias, che hanno firmato un documento contro i tagli nelle fila del personale scolastico, frutto della riforma Moratti e della Finanziaria, ma non solo. Perché la polemica si approfondisce a livello locale e si denuncia «la rigida e restrittiva interpretazione delle direttive ministeriali operata dal direttore regionale scolastico Armando Pietrella».

Contenere il numero dei posti dell’organico è la disposizione ministeriale, un’accurata costruzione dell’organico alla luce del calo della popolazione scolastica è il compito che Pietrella affida ai presidi.
I docenti però si dicono perplessi: «Il nostro direttore scolastico superiore dichiara che per il quarto anno consecutivo ci sono meno alunni, ma è un problema che avrebbe dovuto prevedere per poi programmare una soluzione».

La scarsa attenzione alla situazione locale è dunque l’accusa rivolta a Pietrella. Più in dettaglio, la mancanza di incentivi per la sperimentazione di corsi scolastici innovativi e più attenti all’attuale realtà economica e sociale, l’assenza delle mense nelle scuole medie superiori della Sardegna, così come del servizio di trasporto per gli studenti. «Un direttore scolastico regionale che conosce i problemi della scuola li affronta e li risolve, creando il minor impatto sociale possibile, ma soprattutto sa programmare con largo anticipo gli avvenimenti, a maggior ragione quando sono manifesti ormai da quattro anni».

E c’è dell’altro, perché se ci saranno tagli in tutta Italia, sarà comunque la Sardegna la regione più colpita. «Per il prossimo anno scolastico si prevede che circa mille insegnanti perderanno il posto, vale a dire una percentuale doppia rispetto alla media delle altre regioni italiane».