Gazzettino-Friuli - 23-05-2003
Sindacati
in piazza contro i "tagli" del personale tecnico e amministrativo
I sindacati in piazza contro i nuovi tagli alla scuola friulana.
Dopo le sforbiciate sugli insegnanti, tocca a collaboratori scolastici
e assistenti tecnici e amministrativi. Il prossimo anno, nelle scuole
della regione ci saranno 369 posti in meno, il 7\% dell'organico
regionale: di questi, quasi la metà, 150 posti in tutto,
ricadranno sulla provincia di Udine, che, negli istituti dovrà
fare i conti con 150 unità in meno, fra bidelli e assistenti
amministrativi e tecnici.
«Le
conseguenze di questi nuovi tagli significheranno: aumento dei carichi
di lavoro per il rimanente personale, meno garanzie sulla vigilanza
all'ingresso e all'uscita delle scuole, riduzione del servizio di
pulizia. In poche parole, si ridurrà la qualità della
scuola pubblica. la pesante riduzione dei posti metterà in
gravi difficoltà organizzative le scuole, in termini di vigilanza
e assistenza, nonchè di pulizia e agibilità degli
edifici», accusano Cgil, Cisl, Snals-Confsal, che, dopo l'incontro
con il direttore regionale, hanno proclamato lo stato di agitazione
e hanno chiesto un incontro urgente al commissario di governo. Infatti,
alla riduzione del 2\% sui collaboratori scolastici prevista dal
decreto ministeriale (che "frutta" a Udine il taglio di
58 bidelli, quasi il 60\% della riduzione regionale), si sommano
i posti di supplenza che salteranno a causa della riammissione in
servizio del personale inidoneo (86 posti in meno, un terzo di quelli
della regione, fra 64 bidelli e 22 di altri profili).
«Una
misura che punisce i lavoratori più deboli e penalizza le
scuole, che si troveranno in organico personale che per ragioni
di salute non sarà in grado di svolgere le proprie mansioni»,
denunciano le segreterie regionali di Cgil Cisl e Snals-Confsal.
Ma il numero dei bidelli calerà ulteriormente (del 25\% sull'organico)
in quelle scuole che, come previsto dalla finanziaria, sceglieranno
di affidare i servizi di pulizia e vigilanza a cooperative esterne:
tradotto in numeri, per Udine significa altri sei posti in meno.
«Questa situazione è insopportabile. Ormai le scuole
sono al collasso organizzativo e sul personale si caricano sempre
maggiori carichi di lavoro», accusano Cgil, Cisl e Snals,
che, proprio per protestare contro questi tagli scenderanno in piazza
il 28 maggio, con una manifestazione organizzata a Trieste davanti
alla direzione regionale dalle 15.30.
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