Unità sarda 18-06-2003
L'allarme
degli insegnanti: tagliati 1500 posti
Professori
sul piede di guerra per la riforma, record negativo in provincia
di Cagliari
Tutti contro la Finanziaria, tutti contro il ministro Moratti. Se
la Sardegna è infatti la regione più penalizzata dItalia
nella riduzione degli organici del personale della scuola, la Provincia
di Cagliari batte tutte le altre.
Un
primato (in negativo) che non detiene comunque da sola, ma condivide
con unaltra provincia isolana, quella di Sassari. A differenza
del Nuorese dove almeno si è tentato il salvataggio. «Nella
nostra regione durante questanno scolastico sono stati effettuati
tagli piuttosto vistosi, ben 316 posti. Di questi, 82 interessano
le elementari, 79 le medie, 155 le superiori, mentre per il prossimo
anno scolastico si prevedono tagli per oltre mille posti di lavoro»,
spiegano alcuni insegnanti. E per il prossimo anno si prevedono
tagli per mille e 500 posti.
Le
responsabilità? «Delle disposizioni della legge finanziaria
a cui bisogna aggiungere evidentemente il calo demografico. Sta
di fatto che invece di attuare progetti contro la riduzione del
numero dei bambini, si è preferito creare classi numerose
e di conseguenza tagliare i posti di lavoro degli insegnanti».
Ancora.
Per i docenti ciò che veramente è preoccupante è
che, come hanno più volte messo in evidenza i sindacati di
base della categoria, i tagli attuati dalla direzione scolastica
regionale sono superiori a quelli previsti dalle tabelle ministeriali
e pertanto la Sardegna ha subito una penalizzazione eccessiva rispetto
al resto dItalia. Inoltre, il dato più allarmante arriva
dalle superiori, dove il numero dei docenti in sovrannumero, perdenti
la titolarità nella scuola di appartenenza, supera quello
di coloro che sono stati collocati in pensione. Molti insegnanti
si sono visti trasformare quindi da docenti titolari a docenti senza
una cattedra, oppure, nella migliore delle ipotesi, sono stati trasferiti
dufficio, pur con notevole punteggio e anzianità, in
sedi lontane dalla provincia.
Critiche
severe, insomma, contro Stato ma anche contro la Regione «che
ha manifestato scarsa attenzione per il mondo della scuola»,
ribadiscono gli insegnanti della provincia di Cagliari.
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