Mattino-Caserta:
14-05-2003
Il
paradosso:più studenti meno docenti
NELLA
SCUOLA MEDIA
Dopo i pesanti tagli alla scuola elementare e alle superiori è
la volta degli organici di scuola media dove si prevedono 51 posti
in meno e circa 100 soprannumerari. C'è da segnalare che
il numero degli alunni in provincia è pari a 36507 con un
aumento di 10 unità rispetto l'anno scorso. In forte incremento
anche i portatori di handicap che passano a 1213 (+ 60). Gli insegnamenti
più colpiti sono: educazione fisica, musica, educazione artistica.
«Sono state trasformate molte classi da tempo prolungato in
tempo normale - sottolinea il segretario provinciale dello Snals,
Carlo Dennetta -. Dalla contrattazione è emerso che togliere
il tempo prolungato ad una scuola, che sul territorio rappresenta
l'unica istituzione, crea una disparità inaccettabile nella
logica del diritto allo studio. Quando poi queste scuole si trovano
in zone montane o a rischio, si crea un impedimento agli alunni
che non hanno possibilità di usufruire altri servizi come
biblioteche, laboratori di informatica, aule speciali».
Per il segretario provinciale della Cisl scuola, Vincenzo Brancaccio
«la penalizzazione del tempo prolungato sta a significare
la politica di un Governo che, mentre a parole vuole salvaguardare
la qualità nella scuola pubblica, nei fatti, anche con i
continui tagli del personale, la manda alla deriva. Sarebbe il caso
che le forze politiche e sociali del territorio unificassero gli
sforzi per affrontare il problema della scuola casertana in tutti
i suoi aspetti al fine di costringere questo ministro a rivedere
posizioni ed intendimenti».
Intanto il dirigente del Csa, Ercole Ammaturo, si è detto
disponibile a farsi interprete presso la direzione regionale di
quelle necessità di cui ha bisogno la scuola casertana per
cercare di limitare i tagli degli organici previsti dalla normativa.
d. mar.
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