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20-06-2003

Il Consiglio dei Ministri non discute il decreto per la riforma

Anche l'ordine del giorno del Consiglio dei ministri di giovedì 19 giugno ha ignorato, ancora una volta, la discussione sullo schema di decreto legislativo per l'avvio della riforma.

Il primo tentativo di approvazione è datato al 9 maggio, quando, inaspettamente, lo schema di decreto predisposto dal ministro Moratti è stato "stoppato" da alcuni colleghi ministri.

Il rinvio alla seduta successiva non ha sortito nessun effetto, perché i gruppi all'interno della maggioranza sono rimasti sulle proprie posizioni.

Sembra che i nodi riguardino ancora la compatibilità del decreto con il piano programmatico finanziario per l'attuazione di tutta la riforma (riserva Tremonti), e l'impatto del docente tutor con l'organizzazione attuale dei moduli nella scuola elementare (riserva Udc).

In ogni modo una cosa è ormai certa e incontrovertibile: il decreto non ha più i tempi tecnici per una sua approvazione prima di settembre.

Il prossimo anno scolastico dovrà necessariamente essere un anno di attesa e, forse, di sperimentazione (più diffusa di quella del 2002 ristretta a sole 251 istituzioni scolastiche).