Gazzettino-Friuli 19-06-2003
Sostegno,
mancano oltre 250 insegnanti
Gravi
lacune nelle scuole in Friuli-Venezia Giulia. Il "buco"
più grosso in provincia: 122 posti
Sos
handicap nelle scuole friulane. Ad oggi, negli istituti della regione
mancano all'appello 251 insegnanti di sostegno, di cui quasi la
metà, 122, in provincia di Udine. «Tra il personale
della scuola, tra le famiglie, tra le associazioni, c'è molta
preoccupazione per la quantità e qualità dell'integrazione
che sarà assicurata agli alunni disabili a seguito di diversi
provvedimenti di contenimento della spesa e di modalità di
assegnazione dei posti che destano sconcerto», denuncia Antonio
Luongo, segretario regionale Cgil scuola. Che snocciola cifre, quelle
sì, davvero preoccupanti.
Nelle
materne della regione, in organico di diritto, mancano all'appello
30 docenti di sostegno (di cui 20 in provincia di Udine), nelle
superiori 140 (66 a Udine), nelle medie 144 (63 a Udine), nelle
elementari addirittura 186 (e quasi la metà, 87, sono della
nostra provincia). In tutto, sui 1194 posti richiesti dalle scuole,
per far fronte alle esigenze dei 2296 alunni disabili, il governo
ne ha concessi solo 905, 694 in organico di diritto e altri 211
in organico di fatto. E non è bastato a colmare il divario
neppure l'adeguamento in deroga dei posti fatto dal direttore scolastico
regionale, che ha promesso i 38 posti necessari a raggiungere il
livello minimo previsto per legge di 943 posti (uno ogni 138 alunni).
La
provincia più penalizzata? Quella di Udine, che ha la percentuale
di alunni disabili più alta (1,9\% con 1106 alunni, contro
l'1,8\% della media regionale), ma si vede riconoscere solo 430
posti dei 552 chiesti per il sostegno. Non bastasse, fra questi
docenti cresce il numero dei supplenti "a tempo" (erano
il 39,8\% nel 2001, sono diventati il 48\% nel 2002), che certo
non costituiscono una buona garanzia di continuità didattica.
Sembrano gocce nel mare anche le iniezioni di euro della Regione,
che cerca di supplire le mancanze dello stato: per il 2003 ha assicurato
550mila euro, che basteranno a formare solo 23 nuovi posti di sostegno.
Ma la Cgil non si accontenta: «Entro il 10 luglio Cataldi
dovrà autorizzare i posti in deroga. La Cgil rivendica tutti
i 251 posti che già mancano. Chiediamo che il direttore accolga
tutte le richieste di deroga delle scuole. L'intervento della Regione
(i 23 posti) deve essere considerato aggiuntivo rispetto alle deroghe
e, in nessun modo, sostitutivo dell'intervento dello Stato. Metteremo
in atto tutte le forme di pressione e di lotta affinché sia
assicurata l'integrazione».
Camilla
De Mori
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