Scuola,
maggioranza all'attacco
Due
progetti di legge per cambiare l'inquadramento e abolire le Rsu
LUIGI ILLIANO
ROMA - Stato giuridico per gli insegnanti, docenti divisi in tre
fasce - tirocinante, ordinario ed esperto - ridefinizione dell'attuale
funzione di dirigente scolastico e abolizione delle rappresentanze
sindacali unitarie nelle scuole. Sono solo alcuni punti contenuti
nei progetti di legge che, dal centrodestra, sferrano l'attacco
alle organizzazioni sindacali e al ruolo del capo d'istituto, per
rivoluzionare l'inquadramento di quanti lavorano in cattedra. Sono
due i progetti appena presentati. Da una parte la proposta di legge
(4091) che vede l'onorevole Paolo Santulli (Fi) come primo firmatario,
con l'adesione di Michele Ranieli dell'Udc; dall'altra il progetto
(4095) presentato da Angela Napoli, deputata di An. I documenti
hanno molto in comune.
I sette
articoli della proposta Santulli riscrivono la professione docente,
a cominciare dalla definizione della funzione. Gli insegnanti vengono
inseriti in tre specifiche funzioni: «Docente tirocinante,
ordinario e docente esperto. In particolare - si legge all'articolo
2 della proposta Santulli - il docente esperto ha responsabilità
in relazione ad attività di formazione iniziale e di aggiornamento
permanente dei docenti, coordina gruppi di insegnanti, di collaborazione
e di temporanea sostituzione del dirigente scolastico. Alla funzione
di esperto si accede mediante concorso». Viene inoltre introdotta
la valutazione e la verifica delle prestazioni dei prof ai fini
della progressione economica e di carriera. Prevista anche l'istituzione
di un «albo nazionale dei docenti, suddiviso in sezioni regionali».
Finiscono
nel mirino la figura del preside, così com'è oggi,
e quella del direttore amministrativo. Paolo Santulli lo scrive
nella presentazione della proposta: «Nei dieci anni in cui
si è discusso sull'autonomia delle scuole non si è
operato conseguentemente. È significativo che ciò
sia avvenuto - ma con effetti non del tutto positivi - solo ed esclusivamente
per la figura del dirigente scolastico e del direttore dei servizi
generali e amministrativi, creando un oggettivo squilibrio e una
asimetria tra le finalità educative della scuola e il suo
funzionamento ammnistrativo».
L'articolo
3 del documento ridisegna, appunto, la funzione del dirigente, definisce
la funzione ispettiva e stabilisce che si tratta di ruoli ai quali
si accede mediante concorso a cui possono partecipare esclusivamente
i docenti esperti. A picchiare duro contro la rappresentanza sindacale
è soprattutto la proposta firmata da Angela Napoli. L'articolo
7 del suo Ddl ha per titolo «Abolizione rappresentanze sindacali
unitarie scolastiche». In poche parole, il testo cancella
le Rsu dalla contrattazione sindacale. L'esponente di An spiega
che «con questo articolo si chiede un recupero delle competenze
da parte degli organi collegiali, quali i consigli di istituto e
i collegi dei docenti».
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