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"La controparte è il ministero "Bonetta rimanda tutto a Roma"
UNIVERSITA' E POLEMICHE
a.mo.

CHIETI. "Non sono la vostra controparte, se c'è una controparte questa è eventualmente rappresentata dal ministero dell'istruzione": il preside della facoltà di Lettere, Gaetano Bonetta, ha dovuto ripetere più volte questo concetto di fronte all'"attacco" degli aspiranti prof nell'aula A.

Salvo poi concludere con un detto delle sue parti (è di origini siciliane): "Io sono niente mischiato con il niente". Eppure Bonetta, presidente della Codissis (la conferenza delle scuole di specializzazione) ha lasciato intendere ai rappresentanti del Kius (il comitato interuniversitario degli specializzandi) di sapere molte più cose di quelle che ha detto. "Un'idea ce l'ho, ma la tengo per me almeno fino a quando non la esporrò nella riunione della Conferenza (domani a Roma n.d.r.)", ha affermato sorridendo e lasciando male gli studenti che invece premevano affinché si sbilanciasse in qualcosa di più concreto.

A un certo punto i rappresentanti hanno chiesto a Bonetta di firmare un documento in cui si impegnava formalmente di invitare le Ssis a chiudere i corsi entro il 31 maggio (e non a luglio) in modo da consentire le iscrizioni alle graduatorie per l'insegnamento.

Il preside ha portato la mano alla fronte come dire "siete matti" e ha ripetuto: "Io non firmo niente, mi state eleggendo a ruolo di protagonista ma sono solo rappresentante di una conferenza di altri organi accademici e che, in quanto tale, non ha facoltà giuridica ma dà indicazioni politiche".

Bonetta ha insistito sulle rassicurazioni avute dalla segreteria del ministro secondo le quali gli specializzandi potranno iscriversi alla graduatorie entro il 31 maggio con la riserva di portare la certificazione dell'abilitazione entro il 20 luglio. "Ma sull'opportunità di chiudere prima i corsi domani se ne parlerà lo stesso", si è lasciato sfuggire.