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Il giorno più lungo dei precari

"E´ una presa in giro, si devono bloccare tutte le nomine"

Una delegazione è salita al sesto piano e si è fatta ricevere dal provveditore che ha distribuito le prime cattedre
In centinaia hanno affollato le stanze di via Ripamonti sin dalle prime ore del mattino per chiedere spiegazioni
"Una via di mezzo non rispetta le regole della trasparenza, o tutti o nessuno"
Il termine ultimo è il 31, poi toccherà ai presidi concludere le assegnazioni

TERESA MONESTIROLI

All´inizio è grande confusione. Poi, intorno a mezzogiorno, scatta la rivolta. Nel quarto giorno di convocazioni per l´assegnazione delle supplenze annuali nella scuola media e superiore, in via Ripamonti, i professori precari protestano contro la scelta del provveditore, Antonio Zenga, di proseguire solo con una parte delle nomine e di cancellare le altre. Decisione presa in fretta e furia mercoledì scorso dopo che il ministero dell´Istruzione aveva comunicato che avrebbe rivisto le graduatorie permanenti pubblicate a metà luglio, come stabilito dalla sentenza del Tar del Lazio, impedendo così di proseguire con le operazioni di nomina già iniziate.

Dopo ore di attesa, nella speranza di ricevere informazioni più precise su quello che stava succedendo - perché se le nomine sono state bloccate una parte dei professori sta ricevendo la cattedra? Quando ripartiranno le operazioni? - un centinaio di professori disoccupati decide di chiedere spiegazioni direttamente al provveditore. In pochi minuti è al sesto piano, a bussare alla porta di Zenga. Una delegazione di tre docenti viene ricevuta. «Se le graduatorie non sono valide, come dice il Tar, allora le nomine devono essere tutte sospese - spiegano i professori -. Se invece si decide di considerarle valide, bisogna che tutti vengano chiamati regolarmente. Una via di mezzo non rispetta le regole della trasparenza».

«È una cosa schifosa che supera tutto quello che è stato fatto finora - urla Luigi Carosso che ieri alle cinque del mattino si è messo in macchina per venire a riscuotere un posto di lavoro per il prossimo anno, del tutto ignaro che il suo nome non sarebbe stato chiamato -. L´avviso è comparso su Internet mercoledì alle 21. È scandaloso che non ci sia stato un giorno di preavviso per quelli che vengono da fuori». Per Gloriana Giannelli è un procedimento iniquo: «O tutti o nessuno. Non ha senso che solo i primi prendano la cattedra oggi e gli altri vengano rimandati a settembre. Se i conti "fai-da-te" vanno bene oggi dovrebbero andare bene anche domani».

Ieri mattina, infatti, nelle stanze del provveditorato, le liste sono state spulciate una a una. E richiamati telefonicamente 6 diplomati delle scuole di specializzazione che non rientravano nella convocazione ma che, una volta tolti i 18 punti ai precari abilitati, sarebbero passati avanti. Così, per salvare una parte di nomine è stato fatto uno strappo alla regola. «Uno strappo che costerà al provveditore una denuncia per abuso d´ufficio» concludono quelli dell´Associazione dei precari di Milano che hanno deciso di rivolgersi a un legale.