Una
lettera dei docenti sugli orari 24-05-2003
DOMODOSSOLA
«Laumento
dellorario di cattedra da 16 a 18 ore, per gli insegnanti,
voluto dalla finanziaria per il 2003, assesterà un altro
colpo alla qualità della scuola senza per altro realizzare
i risparmi attesi: costringe ad una organizzazione raffazzonata
dellorario scolastico e si perde la continuità didattica
da una classe a quella succissiva».
E
questo il senso di una lettera che il Collegio dei docenti del Liceo
«Spezia» di Domodossola ha inviato al Dirigente scolastico
regionale dopo che lapplicazione delle nuove norme ha prodotto
la perdita di una cattedra di Filosofia e creato alcuni scompensi
per quanto riguarda linsegnamento dellInglese. Al di
là, comunque, di ogni valutazione di carattere generale gli
insegnanti domesi contestano anche lapplicazione della legge.
La
cattedra di Filosofia è andata persa perchè sono venute
a mancare 4 ore di una terza che lanno prossimo non ci sarà.
Secondo gli insegnanti la cattedra poteva essere completata a 18
ore inserendo le ore di unaltra scuola. Il dirigente scolastico
per risparmiare suddividerà, invece, le ore di lezione rimaste,
tra gli altri docenti e la titolare di cattedra diventerà
soprannumeraria. Dicono gli insegnanti:«Il primo comma dellarticolo
35 della finanziaria dice che la legge stessa deve essere applicata
là dove non crea soprannumerarietà. Quindi nel nostro
caso il provvedimento non poteva essere attuato».
Inoltre
non viene tenuto conto di quanto sottolinea il medesimo comma quando
dice «che si debba prestare attenzione alle aree montane».
Il risultato è che per lanno prossimo si profilernno
«effetti negativi sullattività dei corsi con
gravi conseguenze per la continuità didattica sia per quanto
riguarda Filosofia che Inglese».
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