Scuola,
sullo scatto di 18 punti i precari incassano il primo sì
Istruzione
- Disco verde del Cnpi alla maggiorazione del bonus in graduatoria
ROMA
- Dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione (Cnpi) arriva
il sostanziale disco verde per l'attribuzione di un bonus di 18
punti agli insegnanti precari. Una decisione che farà diminuire
la distanza nelle graduatorie tra i 30 punti riservati agli specializzati
delle Ssis (Scuole di specializzazione all'insegnamento secondario)
e l' esercito dei prof che, anno dopo anno, continuano ad accumulare
lo scatto di 12 punti previsti (si veda «Il Sole-24Ore»
di ieri). Il via libera arrivato ieri dal parlamentino di Viale
Trastevere conferma la volontà di riequilibrare un divario
nei punteggi che ha scatenato polemiche fin dall'istituzione delle
Ssis. Nel dettaglio, il Cnpi ha espresso parere favorevole ai 18
punti, da attribuire - come punteggio ulteriore - a quanti risultano
vincitori di concorso o abilitati nei corsi speciali. Mentre, sempre
secondo il Cnpi, i "sissini" che, nel calcolo dei punteggi
ottenuti grazie a titoli e abilitazioni, si trovassero nelle condizioni
di superare - con gli eventuali 18 punti di bonus - i 30 punti della
Ssis, possono scegliere di rinunciare ai 30 punti previsti per quest'ultima
specializzazione. Una scelta che, quindi, tende a salvaguardare
l'opzione più conveniente. Il parere del Cnpi è consultivo,
ma il decreto ministeriale esaminato ieri ha aperto ufficialmente
un ulteriore fronte di polemiche tra quanti aspirano all'insegnamento.
Proteste che potrebbero intraprendere la strada giudiziaria, già
più volte percorsa con raffiche di ricorsi. E la prima critica
si è già fatta sentire. Ci ha pensato la Crui (Conferenza
dei rettori delle università italiane), che teme «un
arretramento nelle graduatorie per i docenti diplomati nelle Scuole
di specializzazione all'insegnamento secondario». Secondo
la Crui, se dovesse passare la linea dei 18 punti di bonus, «i
diplomati e i diplomandi Ssis subirebbero un arretramento drammatico
nelle graduatorie e vedrebbero vanificato il lavoro fatto per acquisire
un'adeguata preparazione nelle Scuole di specializzazione».
La Crui ribadisce, quindi, che le Ssis «prevedono per la prima
volta in Italia un percorso formativo organico, appositamente strutturato,
dedicato in modo specifico alla formazione degli insegnanti della
scuola media superiore. Nulla ha a che vedere con questo percorso
- dice la Conferenza dei rettori - la preparazione di quanti siano
risultati idonei a seguito di superamento del concorso ordinario
e tanto meno di quanti siano in possesso di un titolo conseguito
tramite corsi abilitanti». LUIGI ILLIANO
Mercoledí
09 Aprile 2003
|