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Sentenze SSIS: il Ministro esegue
Con decisione improvvisa il MIUR ha deciso di dare esecuzione alla Sentenza del TAR LAZIO sulle graduatorie permanenti 23-07-2003


Al termine di una concitata giornata, il MIUR ha diramato ai direttori generali una nota con cui comunica che, in attesa dell’esito dell’appello proposto al Consiglio di Stato, da esecuzione alle sentenze del TAR Lazio, relativamente all’ attribuzione del punteggio aggiuntivo (18 punti) ai docenti non in possesso di specializzazione conseguita nei corsi SSIS.

Al fine di adeguare le graduatorie, sono state impartire disposizioni al sistema informativo affinché attivi già da domani gli interventi necessari all’adeguamento delle graduatorie nel senso sopraindicato. Pertanto le funzioni di aggiornamento della graduatorie permanenti saranno disattivate alla chiusura del collegamento di oggi 23 luglio.

COMUNICATO STAMPA

COMUNICATO STAMPA CISL SCUOLA


E’ incredibile! Il MIUR esegue le sentenze del TAR sulle graduatorie permanenti e sconfessa se stesso.


La CISL-Scuola intravede nella decisione del MIUR di eseguire le sentenze in questione una messa in discussione, per la palese incoerenza, della credibilità della politica scolastica dello stesso ministero e di questo governo. Con questo atto si prospettano gravissimi problemi di gestione delle procedure per l’avvio dell’anno scolastico.

La decisione di riequilibrare i punteggi era scaturita da una esigenza rappresentata dalla stessa maggioranza parlamentare in occasione dell’approvazione della legge delega 53/03 ed espressa attraverso un ordine del giorno accolto dal Governo. Il MIUR viene così meno agli impegni assunti con il Parlamento e confermati in numerose altre occasioni, compresa l’articolata richiesta di parere presentata al CNPI.

Sul piano dell’avvio dell’anno scolastico questa decisione, per la complessità delle attività amministrative da mettere in atto, è assolutamente incomprensibile.
A pochi giorni dal 31 luglio, appare ormai compromesso un regolare inizio delle lezioni, salvo che si voglia sorvolare sulla regolarità delle procedure previste dalle norme vigenti, provocando un ulteriore e più ampio conflitto.

Ma ciò che caratterizza più gravemente una siffatta decisione è che, da ben tre anni, ai precari è negata la certezza del diritto e sono, loro malgrado, protagonisti di una assurda vicenda caratterizzata da ripetuti e contraddittori colpi di scena.
La situazione è assolutamente intollerabile, aggravata peraltro da un contesto di mancate immissioni in ruolo.
La CISL-Scuola metterà in campo tutte le iniziative volte a contrastare decisioni dense di conseguenze negative per il personale e per la scuola.
Questa vicenda, ancora una volta, ripropone, in modo cogente l’esigenza di affrontare con coerenza e organicità la complessità dei problemi del reclutamento del personale della scuola.