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ITALIAOGGI 29/4/2003 PAG 45
MANCANO 27 MILA POSTI DA DOCENTE

E' quanto emerge da un'elaborazione di ITALIAOGGI sui dati diffusi dal ministero per l'as. 2003/2004
L'aumento delle cattedre è legato alle cessazioni dal servizio
(di Nicola Mondelli)

Sono 27 mila i posti vacanti per le nomine in ruolo dei docenti.
Cominciano a farsi sentire in materia di riduzione degli organici dei docenti gli effetti del combinato disposto delle disposizioni contenute nel comma 4 dell'articolo 22 della legge 28 dicembre 2001, n. 448 (Finanziaria 2002) e nell'articolo 35 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (Finanziaria 2003).

Dal prossimo 1o settembre l'organico di diritto dei posti e delle cattedre di tutti gli ordini e gradi di scuola passerà, infatti, secondo uno studio condotto da ITALIAOGGI sui dati ministeriali e del servizio per l'automazione informatica e l'innovazione tecnologica, da 698.146 dell'anno scolastico 2002/2003 a 690.157.

L'organico di diritto dei posti di sostegno passerà da 49.738 a 48.680.
Viceversa, ma solo per effetto delle cessazioni dal servizio, che dal 1o settembre saranno complessivamente 16.525, i posti e le cattedre vacanti passeranno da 19.125 dell'anno scolastico 2002/2003 a 20.806. Quelli di sostegno passeranno da 6.646 a 6.530.

Il leggero aumento dei posti e delle cattedre vacanti, teoricamente disponibili per il conferimento di incarichi a tempo indeterminato, che recupera solo marginalmente le cessazioni dal servizio, potrebbe tuttavia non essere sufficiente per indurre il governo e quindi il ministro dell'economia e delle finanze ad autorizzare per il prossimo anno scolastico un congruo numero di immissioni in ruolo e ciò anche in previsione di una ulteriore riduzione degli organici prevista dalle citate leggi per l'anno scolastico 2004/2005 (12 mila cattedre). Sostanzialmente stabile, invece, il numero dei posti e delle cattedre che potrebbero essere disponibili per gli incarichi di durata annuale o fino al termine delle attività didattiche, ma con un rapporto di uno a tre a favore degli incarichi fino al termine delle attività didattiche.