Fare carriera dietro la cattedra
Insegnanti sotto esame.
Nel nuovo contratto c'è la possibilità di avanzare
di grado per meritocrazia
Si entra a scuola come docenti e si esce sempre allo stesso modo.
Non servono a nulla trent'anni di insegnamento se non ad accumulare
un po' di anzianità e ad avere uno stipendio più alto
dei nuovi arrivati.
L'unico
sistema per fare carriera all'interno della scuola italiana, è
quello di imboccare la strada del dirigente scolastico, gli attuali
capi d'istituto.
Per gli altri insegnanti non esiste nulla del genere e su questo
problema il ministro della Pubblica istruzione da tempo sta verificando
come poter introdurre un sistema di promozione all'interno delle
istituzioni scolastiche. E di carriera si parla senza mezzi termini
nella bozza del nuovo contratto nazionale di lavoro in discussione
in questi giorni: 117 articoli, 419 pagine in tutto. Si tratta di
un testo unico che raccoglie le norme sia di carattere contrattuale
sia di carattere legislativo. Un book consegnato dall'Aran prima
di Pasqua ai sindacati di categoria.
Docenti
sotto esame. Articolo 9, obiettivi generali del contratto nazionale
di lavoro: è qui che si parla di carriera dei docenti legata
ad un complesso sistema di valutazione. In sostanza, la proposta
avanzata ai sindacati dal Ministero è quella di «sviluppare
strumenti che valutino il raggiungimento dei livelli di apprendimento
da parte degli allievi in varie classi d'età». L'obiettivo,
si legge sempre nel documento, è «la costruzione di
una scuola di alto e qualificato profilo», che consenta agli
alunni il «conseguimento dei migliori livelli di apprendimento».
E' proprio questo, infatti, secondo l'Aran, uno degli indicatori
principali «per valutare, nel merito, la qualità dell'insegnamento
erogato nelle scuole» e la capacità dei docenti a svolgere
il loro ruolo. Il progetto gestito dall'Invalsi (Istituto nazionale
per la valutazione del sistema dell'istruzione) diventerà
strumento obbligatorio di controllo - parole del ministro Letizia
Moratti - entro la fine della legislatura e questo per rendere l'intero
sistema più trasparente.
Cosa
accadrà se il livello di apprendimento degli alunni di una
classe sarà mediocre? A questa domanda la bozza del contratto
non risponde, rimandando la questione ad una successiva commissione
di studio composta dal Miur, dall'Aran e dai sindacati, che avrà
l'obiettivo di istituire i meccanismi di carriera entro la fine
del 2003. Scuole in consorzio. Per i progetti contro l'emarginazione
scolastica nelle aree a rischio cambiano le regole.
Ogni
direttore regionale - si legge nelle proposte - stipulerà
con le organizzazioni sindacali un contratto integrativo per indicare
i criteri di accesso delle scuole al fondo destinato a questi istituti,
gli obiettivi di lotta all'emarginazione scolastica da conseguire
e i sistemi di rilevazione. Le scuole delle aree più a rischio
potranno accedere ai fondi speciali, non più presentando
singoli progetti ma consorziandosi in rete.
Molestie
sessuali. Si parla anche di questo nel book. Alla bozza del contratto
è stato allegato lo schema di un codice di condotta da adottare
nella lotta contro le molestie sessuali nell'ambito del lavoro.
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