Elenchi
permanenti per gli insegnanti di medie e superiori scatenano polemiche.
Proteste negli uffici
Scuola, la guerra delle graduatorie
I precari in rivolta per l´attribuzione dei punteggi
ANNA
GRITTANI
Il popolo dei precari urla all´ingiustizia, e si prepara a
nuove battaglie legali che da Bari si diramano in altre città
italiane. Sono uscite le graduatorie permanenti per gli insegnanti
di medie e superiori: sbagliate, anzi sbagliatissime. Per il criterio
di attribuzione del punteggio e per errori di natura meccanica.
Il risultato? Un disastro. Da risolvere a qualsiasi costo, entro
ieri. Perché il termine massimo per inoltrare reclami era
di cinque giorni dall´uscita delle graduatorie, pubblicate
venerdì scorso nel Csa di Bari (l´ex Provveditorato).
La
posta in gioco era alta: correggere errori che possono cambiare
la vita, trascinando per altri anni la ricerca del posto fisso o
addirittura precludendo la possibilità di una semplice supplenza.
Il popolo dei precari ha scoperto, ad esempio, che i 18 punti ottenuti
nei mesi scorsi da chi si era abilitato superando il concorso ordinario
o frequentando il corso riservato, in alcuni casi non sono stati
aggiunti, in altri sono stati attribuiti due volte.
I più
buoni l´hanno chiamato errore meccanico, prima di scoprire
che in talune circostanze anche i tre punti elargiti per un altro
titolo culturale posseduto dall´aspirante docente, erano svaniti
nel nulla. E che dire della doppia abilitazione nello stesso ambito
disciplinare premiata con tre punti a Varese e a Brescia e annullata
in quel di Bari? Al Csa di via Re David, sono giorni di file e di
proteste. I precari abilitati alla Ssis, per difendersi, si sono
riuniti in un´associazione, costituita a livello nazionale
e chiamata Anief, acronimo che sta per Associazione nazionale insegnanti
ed educatori in formazione.
Il
presidente della sezione regionale è Pasquale Zampetti. Indignato
e razionale, sintetizza così il pasticcio di via Re David.
«Un guazzabuglio di macroerrori del Ministero e di microerrori
dei Csa». Ai primi apparterrebbe, ad esempio, l´ambiguità
delle cosiddette "Faq" (Risposte a questioni frequenti),
in pratica circolari del Miur che dovrebbero avere lo scopo di chiarire
e invece pare confondano le idee di chi compila le graduatorie.
A tal punto che i Csa italiani si sono regolati, a volte, in modo
diametralmente opposto. Una questione non di poco conto perché
buona parte dei precari pugliesi ha fatto domanda in città
del Nord. «A Milano una supplente barese si è vista
sottrarre ben 12 punti», racconta Zampetti.
La
docente era abilitata alla Ssis per due classi di concorso appartenenti
allo stesso ambito disciplinare: materie letterarie per le medie
e per le superiori. Il Csa milanese le ha dato 30 punti (il punteggio
previsto per gli abilitati della Scuola di specializzazione) solo
per una delle due classi, riducendo a 18 il punteggio per la seconda.
A Bari
sono stati attribuiti 30 punti ad entrambe. E i microerrori? «Molti
colleghi abilitati a maggio nel sostegno, non sono stati inseriti
in graduatoria. Se non ti accorgi della svista entro 5 giorni, sei
fuori». Vincenzo Barile, aspirante docente di musica, ha riposto
tutte le sue speranze nella lontana Trento: «È l´unica
città dove le graduatorie sono state esaurite».
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