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Alesa, l'antica Tusa, il cui nome deriverebbe secondo alcuni dal greco 'alaomai'= andare senza meta, fu fondata da Arconide, tiranno di Erbita, nel 403 a.C.

Fece parte dell' alleanza timoleontica ricavandone notevoli vantaggi quando Timoleonte sconfisse i Siracusani e Cartaginesi.

Nel 263 a.C. fu la prima città ad arrendersi ai romani diventandone alleata ottenendo la dichiarazione di " città libera e immune" con la possibilità di battere moneta.

Il massimo splendore di Alesa si ha nel periodo repubblicano. Così ne parla Cicerone nella seconda orazione contro Verre: " molte sono le città della Sicilia dove c'è abbondanza di cultura e onestà, fra le prime è da annoverare Alesa, poiché non ne troverai alcuna più fedele, ricca e imponente ".

Fu sede vescovile nel VIII secolo d.C.; nel 575 S.Gregorio Magno fondò nel territorio sei conventi, tra cui quello di Santa Maria delle Palate, ancora oggi esistente presso la zona archeologica di Alesa.

La città fu progressivamente abbandonata a causa di eventi naturali e politici, come le scorrerie dei saraceni. Gli abitanti abbandonarono quindi Alesa e da quell' esodo nacque, a 613 mt. sul livello del mare, l' odierno abitato di Tusa  le cui strutture originarie si sono sviluppate attorno al " Castello" .

Tusa raggiunse il massimo splendore nei secoli XVI e XVII: testimonianza ne sono circa 15 chiese e una decina tra monasteri e conventi, e un teatro distruttosi a seguito di un incendio nel 1866.

Nel 1634, il 14 luglio, in un' assemblea tenutasi nella Chiesa Madre 610 uomini si liberarono dai marchesi di Geraci. Tusa venne così riscattata dalle residue servitù feudali.