TEORIA DEI GRADIENTI
PRESENTAZIONE

  
    La teoria dei Gradienti è estremamente semplice e come accade con le cose semplici questa  nuova teoria ci può aiutare a comprendere nell'intimo quasi tutti i fenomeni di fisica e di conseguenza a progettare e poi costruire per un futuro migliore.

    In sintesi il concetto di base dei Gradienti è il seguente:
    "uno spostamento in qualsiasi direzione di un oggetto nello spazio comporta una variazione del tempo proprio dell'oggetto stesso".
    La variazione del tempo infine è la causa vera di tutto ciò che normalmente classifichiamo come effetto-azione e che è descritto dalla scienza Fisica.

    Il concetto di "Gradiente" in verità si riferisce ad una situazione particolare di un oggetto che contemporaneamente assume tempi diversi e la serie dei tempi è dislocata in modo uniforme all'interno del corpo stesso.
    Per comprendere questo concetto si pensi ad un disco che ruota sul suo asse centrale.
    Le velocità di un punto qualsiasi, come è facile intuire, è in funzione del raggio per cui ogni raggio ha velocità diverse.
    Le varie velocità, nel loro insieme, saranno dunque disposte come un Gradiente incrementale che ha il suo massimo sulla circonferenza più esterna e il suo minimo nel centro.
  
    Diverso tempo fa, quando s'iniziò la stesura di questa teoria, l'intento era esclusivamente lo studio dei corpi rotanti e così si introdusse Il termine Gradiente per descrivere appunto la coesistenza di tempi diversi in uno stesso corpo.
    Attualmente pur avendo ampliato enormemente la ricerca delle variazioni temporali estendendola praticamente a tutte le scienze si è preferito mantenere la denominazione "Teoria dei Gradienti" perché (seppur nei minimi termini) questa teoria ha avuto dei seguaci e spiccioli di notorietà.

    Per avere un esempio di come sono interpretati i fenomeni fisici tramite l'introduzione delle variazioni temporali descriveremo ora "La Ruota".

    La ruota può essere immaginata come costituita da due parti, il suo perno centrale sul quale grava il peso (ad esempio di un carretto) e la sua periferia (cerchione) che è in contatto con il terreno.
Com'è facile dedurre il perno e il cerchione per il semplice fatto che hanno diametri diversi ruotano a velocità diverse e di conseguenza avviene che i due elementi (perno e cerchione) assumono i tempi che gli sono propri.
Quando si sposta il carretto il peso del carretto graverà in un tempo che è diverso da quello del cerchione e per questa ragione Il risultato sarà: Muovere una Massa senza sforzo.
  
   In altre parole una Massa (perno) rispetto ad un punto di riferimento (cerchione) risulta spostata in un tempo diverso e solo in quel tempo essa graverà il suo peso.

     Questa semplice osservazione sulla Ruota ci porta a fare due considerazioni importanti che ci consentiranno di comprendere sia che cos'è l'Inerzia sia il reale funzionamento della ruota e dei meccanismi simili come ad esempio la comune Leva.
     L'inerzia può quindi essere definita come l'energia richiesta per spostare nel tempo un oggetto, energia che sarà ovviamente restituita quando l'oggetto ritorna nel tempo corrente mentre possiamo definire la Ruota (anche la Leva ecc.) come un dispositivo (macchina) che produce uno "shift" temporale in una massa.

     La relazione velocità-tempo proposta da Einstein è diffusamente accettata dal mondo accademico così come è riconosciuto che il tempo proprio di un oggetto si modifica con la sua velocità.
    Normalmente però si ritiene che queste modificazioni temporali siano significative solo per le velocità elevate ma come cercheremo di dimostrare questo modo di pensare non solo non è vero ma è esattamente il contrario.
    Nella nostra relazione (dei Gradienti) troverete centinaia di esempi documentati che dimostrano ampiamente quanto appena affermato.

    Se ammettiamo che la "variazione temporale" è presente ed importante anche alle velocità ordinarie è possibile compiere un ulteriore passo e introdurre una nuova definizione che è il "differenziale temporale".
    Il "differenziale temporale" è la causa di molti effetti fisici che sono ovviamente spiegati in modo errato dalla fisica ordinaria.
    Ad esempio la corrente elettrica è certamente causata della congiunzione di due tempi diversi e non comporta alcun movimento di cariche o elettroni.
    Per fare un esempio su questo argomento e che sarà approfondito nel seguito si pensi ad un comune disco di Faraday.
    Il disco di Faraday è un disco costituito da un metallo conduttore che ruota sul suo perno centrale.
    Se si applicano due elettrodi uno in prossimità del centro e l'altro alla sua periferia, come è noto, si misura una tensione elettrica mentre se i due punti sono congiunti si ottiene una corrente elettrica.
    Con un semplice ragionamento si può escludere immediatamente ogni attuale teoria che descrive il suo funzionamento.
    Il ragionamento è questo: Se il disco è fatto di materiale conduttore, ad esempio: "Rame" e si congiungono i due punti tramite un conduttore (sempre in rame) non sarà possibile prelevare alcuna corrente semplicemente per il fatto che il disco ha la resistenza interna certamente minore del conduttore.
    Di fatto la resistenza interna del disco può essere di alcune centinaia di volte inferiore a qualsiasi conduttore.
    Nell'immagine qui sotto (a destra) Rc1 e Rc2 sono le resistenze dei terminali mentre RD è la resistenza del materiale che costituisce il disco è che è connessa in parallelo ai terminali.
 

 
 

    Lo stesso ragionamento è applicabile anche ad una Pila o un Accumulatore che dovrebbero scaricarsi anche quando non si usano perché il Voltametro è un conduttore che congiunge costantemente le due polarità elettriche.

    Per un approfondimento sul vero generatore di Faraday consigliamo di leggere questa interessante pagina
http://digilander.libero.it/bubblegate/weird1.html

    La corrente elettrica potrebbe quindi essere una cosa molto diversa da quanto conosciamo e magari, come noi supponiamo e proponiamo, si tratta di un riequilibrio di tempi diversi che tendono a raggiungere una valore medio.

    Nel nostro documento si parlerà anche del rapporto Tempo-Pressione in altre parole la variazione temporale in un corpo qualsiasi può essere indotta non solo dallo spostamento (velocità) ma anche dalla pressione.
    Questo concetto assolutamente nuovo ci porterà nel seguito a fare molte considerazioni importanti e rivoluzionarie e una revisione radicale delle teorie attuali.

    Se come si è detto in precedenza (vedi sopra disco di Faraday) che la tensione elettrica è in realtà una "differenza temporale", ora non ci resta che dimostrare che una differenza di pressione può generare allo stesso modo una tensione elettrica.

    Prima di continuare si chiede(gentilmente) di leggere attentamente il documento PDF puntato dal link qui sotto.

KEMI(2013).pdf

    Nel dispositivo descritto nel documento si è creata una differenza di pressione all'interno dello stesso recipiente con un semplice trucco.
    Il trucco consiste nell'aver usato frammenti di Nafion in una sezione della pila ma è possibile sostituire il Nafion con altri materiali idrorepellenti oppure fare una coppia, idrorepellente su un elettrodo e idrofilo sull'altro.
    Il Nafion è un materiale speciale perfettamente isolante e che di conseguenza non conduce elettroni, ma per ciò che ci interessa è anche un ottimo idrorepellente, per ulteriori informazioni su questo materiale si veda il link qui sotto:
http://it.wikipedia.org/wiki/Nafion
   

    Poiché il Nafion potrebbe confondere per via delle sue molte proprietà, forse vi conviene spendere qualche minuto e leggere molte altre informazioni su un forum in lingua italiana.
http://www.energeticambiente.it/sistemi-per-auto-idrogeno-acqua/14735169-esperimento-zero.html

    Qui troverete invece la descrizione di un altro progetto
Esperimento Pila

    .... e se volete continuare la ricerca ecco un altro dispositivo che usa la differenza di pressione:
http://it.wikipedia.org/wiki/Pila_a_concentrazione

    Peccato che le teorie proposte dagli sperimentatori nei documenti sopra citati sono piuttosto irreali.

    Lo studio del Tempo ha enormemente allargato le nostre ricerche e, come già detto in precedenza, dall'iniziale analisi dei soli corpi rotanti si sono estese ben oltre le nostre stesse aspettative.
    Attualmente le nostre ricerche riguardano la struttura dell'Atomo, l'Etere, la Gravitazione Universale, l'Ottica, la Fluidodinamica e molto altro, materie che troverete sviluppate nei vari capitoli che costituiscono la nostra relazione.
    Vogliamo ricordare che abbiamo anche ricercato conferme delle nostre teorie nel passato più remoto, conferme che abbiamo riscontrato in particolare nell'Alchimia, materia che tratteremo in un'apposita appendice.
    Infine descriveremo sempre in un'appendice dedicata sulle correnti biologiche che non solo non esistono ma che rappresentano il più colossale errore della nostra epoca.

    Avvertiamo il lettore che a causa dell'impossibilità di descrivere tutta la materia qui trattata con capitoli definiti e conclusivi è necessario, per comprendere correttamente e nel suo insieme le varie tematiche leggere in sequenza tutti gli argomenti iniziando dalla "Presentazione" e via via seguendo lo stesso elenco proposto nell'indice.
    In altre parole nel capitolo specifico sarà fatta un'introduzione all'argomento, argomento che però sarà ampliato e documentato nei capitoli che seguiranno.

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PRESENTAZIONE DEL NOSTRO LAVORO DI LITTLEFLOWER

L’essere umano è limitato nella percezione della realtà dai limiti fisici dei suoi 5 sensi, quindi  può rilevare solo una minima parte dell’immensa realtà che lo circonda. Per poter interagire con i suoi simili e con l’ambiente circostante, l’uomo deve organizzare le informazioni ricevute ed essendo un essere sociale deve trovare un livello di condivisione. Per questo, di generazione in generazione, viene insegnata e condivisa, un interpretazione della realtà in categorie e catalogazioni. La comprensione del conosciuto, non è frutto di una libera sensazione dell’individuo ma è in gran parte influenzata da usi costumi e convinzioni del gruppo sociale a cui si appartiene.

   La conseguenza di tutto ciò è che l’essere umano percepisce molto poco di quello che gli sta attorno e interpreta spesso le cose a schemi preconfezionati.

   Le aumentate possibilità di registrare e valutare la realtà, grazie allo sviluppo della tecnologia, ha costretto di volta in volta l’uomo a riadattare e rivedere le sue sicurezze e le sue idee. Le teorie scientifiche e le spiegazioni degli avvenimenti naturali sono spesso diventate anacronistiche alla luce di ampliate conoscenze

   Negli anni l’uomo ha imparato a rilevare suoni impercettibili, onde invisibili e radiazioni non percepibili, ma quanto altro non è ancora riscontrabile e misurabile? Quanto diverso ci potrebbe apparire il mondo se potessimo percepire le correnti magnetiche o elettriche, oppure se potessimo veramente scrutare il microcosmo o se avessimo una sensazione del trascorrere del tempo diversa da quella che abbiamo? La meccanica quantistica ha completamente destabilizzato le sicurezze dell’essere umano aprendo  nuovi orizzonti. Ha presentato una realtà dove onde si comportano come particelle e particelle si comportano come onde e dove l’osservatore influisce nell’osservato, modificando solidità e  sicurezze ed introducendo il principio di indeterminazione.

   La tecnologia da sola non permetterà mai all’uomo di  indagare tutti gli aspetti dell’immenso Universo che lo circonda, ma  probabilmente questo aspetto non riguarda il destino umano.

   Per un vero progresso scientifico e sociale l’uomo deve abbandonare la presunzione di sapere e affrontare con apertura mentale e con occhi innocenti di un bambino, quello che lo circonda. L’umanità deve aprire i suoi  orizzonti e liberare le sue facoltà intellettuali per poter finalmente dispiegare le ali verso un nuovo stato di consapevolezza; per fare questo è necessario che l’uomo abbandoni le abitudini che lo bloccano in schemi mentali limitanti.

   Purtroppo  gli scienziati che non si sono conformati alle idee e ai preconcetti  dalla società, sono stati  spesso derisi ed allontanati perché questo è il sistema di autodifesa dello status quo. La società come la materia è immersa in uno stato di inerzia, e per cambiare i suoi convincimenti e le sue  fondamenta ha bisogno di una forza enorme, di una massa critica che accetti il cambiamento. Da Galileo in poi la storia continua a raccontare di geni innovatori incompresi trattati dalla società come pazzi o criminali, talvolta  imprigionati, internati e uccisi, e in rari casi riabilitati e riconosciuti per il loro valore solo postumi. Molte nuove idee e innovazioni non sono state sufficientemente sviluppate e prese in considerazione a causa di questa inerzia e si è perso tempo ed occasioni.

  Siamo arrivati ad un punto in cui la società deve necessariamente cambiare per sopravvivere e questa consapevolezza deve essere la spinta per portarla a superare l’inerzia sociale.

  Da un punto di vista tecnico scientifico dobbiamo trovare una soluzione che ci traghetti da una società basata sull’utilizzo dei combustibili fossili a nuovi tipi di tecnologia. Non abbiamo molto tempo ed è importante riuscire a sviluppare nuove idee e tecnologie valutando tutte le possibilità.

  Si sta parlando sempre più insistentemente di Fusione Fredda; questa potrebbe essere una buona soluzione per la produzione di calore e forse anche di energia. Ma è fondamentale capire gli equilibri che ci circondano per far si che la nostra permanenza su questo pianeta sia più equilibrata e più sostenibile possibile.

  L’idea di questo sito è nata per offrire idee e consigli per soluzioni pratiche, progettuali e teoriche diverse, al fine di formulare dispositivi che hanno minor impatto sulla vita del pianeta. L’autore del sito ha introdotto dei concetti nuovi per spiegare alcuni incredibili effetti naturali e  tecnologie alternative che funzionano in contrapposizione alle leggi della fisica fino ad ora conosciute.

  Se non si accetta la possibilità di ampliare l’interpretazione della realtà la ricerca delle soluzioni sarà sempre ristretta a ciò che è già conosciuto e le possibilità e soluzioni saranno molto  limitate.

  Il tempo è alla base della nostra esistenza, è l’energia che crea il nostro mondo, senza di esso nulla esisterebbe, ed è per questo che la ricerca di una teoria sull’energia non poteva che fondarsi sulla gestione delle variazioni del tempo.

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