Home Commenti Servizi Link utili La Storia della Polonia
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La monarchia elettiva Dopo la morte di Zygmunt II August non c'era nessuna forza politica legale che potesse convocare il Sejm. In queste circostanze fu nominato dal Senato un "interrex", in persona di arcivescovo di Gniezno, con il potere di convocare la sessione speciale del Sejm per permettere alla "szlachta" (nobiltà) di scegliere un Re in una libera elezione. Il 28 gennaio 1573 fu firmato dai nobili polacchi, durante la sessione del Sejm, l'atto di tolleranza religiosa chiamato "Konfederacja Warszawska" (Confederazione di Varsavia) che concesse la libertà di culto a tutti coloro che professavano una religione diversa di quella cattolica. Questo atto di tolleranza è il primo in Europa e precede l'Editto di Nantes (che comunque concedeva meno libertà religiosa di quello polacco) di ben 25 anni! Si ricorda che nessun paese al mondo ha emesso così presto un atto simile - in paesi come Francia, Danimarca e Inghilterra tali concessioni portano date come il XVIII o addirittura XIX secolo. " La Confederazione di Varsavia fece splendore più grande di tutte le battaglie vinte. L'Europa smise di vederlo da quando la Res Pubblica aveva cominciato a perdere le battaglie" (Pawel Jasienica). Di conseguenza durante il periodo di Controriforma la Polonia fu chiamata in Europa "il Paese senza roghi". I nuovi Re eletti dovevano giurare di rispettare la Confederazione e tutti gli altri diritti di "szlachta", prima dell'incoronazione. Il primo monarca eletto (1573) fu Henri de Valois. Dopo qualche mese abbandonò di nascosto la Polonia (lasciando tanta perplessità e delusione) per salire sul trono della Francia come Enrico III. Il secondo Re a salire sul trono fu il Principe di Siedmiogrod (Transilvania), l'ungherese Stefan Batory - uno dei più celebri Re della Polonia, grande in guerra e in pace. Batory introdusse importanti riforme, fu un grande promotore del commercio. Creò anche la prima regolare fanteria polacca composta da contadini delle terre reali. Nel 1578 fondò l'Università di Wilno (Vilna) - l'avamposto più ad est della Cultura Europea Occidentale. Tra il 1579 e il 1582 Batory condusse una guerra contro lo Zar Moscovita Ivan il Terribile per il territorio di Livonia (oggi Estonia e Lettonia). Dopo una campagna militare pienamente riuscita e una vittoria schiacciante a Pskov, Batory accettò la richiesta di pace di Ivan. Livonia si unì alla Res Publica e la Polonia fu riconosciuta come la più grande potenza nell'Europa centrale. Solamente il Sultano Turco dominò territori più vasti. Dopo la morte inaspettata di Stefan I Batory nel 1586 la terza libera elezione portò sul trono il Principe della Corona Svedese Zygmunt Vasa (figlio di Caterina Jagiellonka, Regina di Svezia, sorella di Zygmunt II August). Sotto il suo regno il potere dei magnati (grandi signori) polacchi crebbe notevolmente. I magnati minacciarono l'integrità e la stabilità del Paese per la loro avidità sempre più pressante. Nel 1596 ci fu il sinodo a Brzesc Litewski ed in questa occasione il clero ortodosso di Rutenia (oggi Bielorussia e Ucraina) riconobbe la supremazia del Papa mantenendo però i propri riti religiosi e la liturgia. Fu una prova riuscita di unire la chiesa cattolica polacca con la chiesa ortodossa sui territori del Regno. Il Re Zygmunt III Vasa decise di trasferire la capitale da Cracovia a Varsavia per poter controllare più da vicino gli affari con la Svezia. Dal inizio del XVII secolo la Polonia fu coinvolta in una serie di guerre con gli svedesi, i turchi ed i moscoviti. Il Regno deve la sua salvezza al valore dei comandanti militari (i "hetman"). Furono alcuni di loro - Jan Zamoyski, Stanislaw Zòlkiewski, Jan Karol Chodkiewicz, Stanislaw Koniecpolski - a vincere diverse grandi battaglie, sempre disponendo di forze inferiori a quelle nemiche, a Kircholm (1605), a Kluszyn (1610), a Chocim (1621) e tante altre. Zygmunt III Vasa morì nel 1632 lasciando il trono a suo figlio Wladyslaw IV Vasa - eletto Re dalla "szlachta" all'unanimità. Wladyslaw condusse, con grande successo nel 1636, una campagna militare contro Mosca. Cagionevole di salute, morì nel 1648, proprio in un momento molto critico per la Polonia. Nello stesso 1648 il hetman cosacco Bohdan Chmielnicki cominciò la più grande ribellione ucraina nella storia contro la Res Publica delle Due Nazioni. La Polonia senza il Re Wladyslaw IV (che fu un grande stratega militare) e senza il comandante militare (il Grande Hetman della Corona Stanislaw Koniecpolski morì nel 1646 e uno nuovo non era stato ancora nominato) perdette le battaglie a Korsun e Zòlte Wody. Nell'autunno del 1648 Jan Kazimierz Vasa (fratello di Wladyslaw IV) fu eletto Re di Polonia e cominciò subito a risolvere il difficile problema cosacco. I cosacchi (parola turca che significa "filibustiere") erano soprattutto di origine rutheniana e polacca e abitavano nel bacino del fiume Dniepr. Dopo dieci anni di combattimenti sanguinosi fu firmata tra il Re di Polonia e nuovo Hetman dei Cosacchi, Wyhowski, l'Unione di Hadziacz che dette all'Ucraina gli stessi diritti della Polonia e della Lituania nello Stato delle Due Nazioni (che per poco tempo fu costituito non di due ma di tre componenti equivalenti). Purtroppo nel 1659 scoppiò un altra rivolta cosacca, istigata da Mosca, e la Polonia coinvolta nella guerra con la Svezia permise la disgregazione dell'Unione. Nel 1667, con il Trattato di Andruszowo, l'Ucraina fu spartita lungo il fiume Dniepr tra Mosca e Res Publica. Nel 1656 scoppiò la guerra con la Svezia ricordata con il nome "il diluvio" perché portò con se un enorme numero di vittime e una devastazione del Paese mai vista prima. Uno degli eroi più grandi di questa guerra (che finì nel 1660 con la Pace di Oliwa) fu il hetman Stefan Czarniecki. Dopo tante sconfitte politiche e personali, Jan Kazimierz abdicò nel 1668 e si recò in Francia. I nobili polacchi, stanchi dei Re stranieri non legati strettamente con gli interessi della terra polacca, vogliono vedere salire sul trono un "Piast" (riferimento alla prima dinastia polacca). Dopo un'elezione tempestosa, Michal Korybut Wisniowiecki (il figlio del grande eroe della guerra contro i cosacchi, Jeremi Wisniowiecki) fu eletto Re nel 1669. Un monarca inefficace, un "attrezzo" nelle mani dei magnati che regnò soltanto 4 anni. Nel 1672 l'Impero Ottomano invase i confini polacchi e, nonostante la difesa eroica (Kamieniec Podolski) del Paese, i turchi imposero il trattato di Buczacz occupando una parte della Podolia. Un anno dopo, l'11 novembre 1673, hetman Jan Sobieski conseguì una splendida vittoria sui turchi a Chocim. Sebbene ciò non avesse cambiato i provvedimenti del trattato, fu d'aiuto a Sobieski nella sua salita sul trono polacco nel 1674. Egli regnò fino al 1696 con il nome di Jan III Sobieski - un geniale leader militare che aveva annichilito il potenziale militare turco e che fu chiamato da loro il "Terribile Leone del Nord". Non potendo passare attraverso le terre della Polonia per penetrare in Europa, i turchi invasero l'Ungheria e l'Austria nel 1683 spazzando via ogni forma di resistenza. Centotrentamila turchi assediarono Vienna e minacciarono di sopraffare l'Europa. Sobieski, secondo gli accordi precedenti con l'Austria, marciò su Vienna spedendo la "husaria" (la famosa cavalleria pesante polacca) in un'ultima grande carica che salvò l'Europa dalla conquista turca. L’intervento di Jan III Sobieski fu un decisivo punto di svolta per la successiva storia dell’Europa.
© 2000, Krzysztof Bogucki
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