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ORIGINI SLAVE.

 

La maggior parte degli studiosi è d'accordo che la terra natia slava in origine non andasse oltre dei confini della Polonia attuale, cioè tra i bacini dei fiumi Odra (Oder) e Wisla (Vistula). Gli Slavi espansero in seguito ad est, a sud e ad ovest conquistando sempre più territori fino all' 800, quando formarono tre divisioni geografiche principali linguisticamente distinte; gli Slavi Orientali stanziati in una zona che comprende gran parte della Russia europea, gli Slavi Meridionali che si stabilirono nella Penisola Balcanica e gli Slavi Occidentali che occuparono i territori delle odierne: Polonia, Bohemia, Slovacchia e Germania Orientale. Gli Slavi Occidentali ebbero le storie assai diverse; mentre i Luzyczanie e Wieleci furono assorbiti dall'espansione tedesca, altre tribù furono da questa sterminate (Obodrzyce); i Cechi e Moravi si unirono formando il Regno Ceco; gli Slovacchi entrarono a far parte del Regno dell'Ungheria. Le tribù rimanenti, Polanie, Wislanie, Pomorzanie e Mazowszanie formarono insieme lo Stato Polacco.

 

FONDAMENTI DELLO STATO: 966-1138.

 

L'atto del battesimo polacco nel 966 fu il risultato delle preoccupazioni di Mieszko I, Principe dei Polanie, del potere crescente dell'Impero Tedesco proclamato nel 962 da Ottone I. Mieszko decise di sposare Dobrava, la figlia di Boleslaw il Severo, Principe di Bohemia. Accettando il battesimo dal clero ceco poté mantenere l'indipendenza del suo territorio minacciata dalle crociate antipagane dell'Impero Tedesco. Nel 1000 al Congresso di Gniezno (la prima capitale polacca), con il pieno consenso dell'Imperatore Ottone III, la Chiesa Polacca fu proclamata come l'organismo indipendente. Così la Chiesa Polacca si trovò sotto la protezione diretta del Papa senza dover subire la mediazione tedesca. L'incoronazione del figlio di Mieszko I, Boleslaw I Chrobry (il Prode) come il primo Re della Polonia confermò la Polonia come regno indipendente.

Il trentatreenne regno di Boleslaw Chrobry fu uno dei più brillanti e prosperosi nella storia polacca. Negli anni 1005-1018 Boleslaw condusse le guerre vittoriose contro l'Imperatore Enrico II mantenendo regioni di Milsko e Luzyce; organizzò inoltre la spedizione militare contro Kijev incorporando i Castelli di Czerwien nel suo Regno. Fu anche un grande beneficiante e organizzatore della Chiesa Polacca - grazie ai suoi interventi diplomatici nacquero: l'arcivescovato a Gniezno, vescovati a Kolobrzeg, Wroclaw (Breslavia) e Krakow (Cracovia). Morendo nel 1025 (qualche mese dopo la sua incoronazione) lasciò a suo figlio Mieszko II un Regno esteso e forte ma difficile da governare anche a causa delle pretese rivendicative dei paesi vicini.

Infatti nel 1031 la Polonia fu invasa dall'Imperatore Tedesco Corrado II e dal Principe di Kijev Jaroslaw il Saggio, perdendo Luzyce all'ovest e Castelli di Czerwien all'est. La rivolta interna costrinse Mieszko a fuggire in Bohemia dove però fu imprigionato e umiliato dal monarca ceco Udalryk. Nel 1032 fece ritorno in patria e cominciò il processo di reintegrazione del Paese che suo figlio Kazimierz I Odnowiciel (il Rinnovatore) continuò anche dopo la sua morte (1034). Kazimierz riuscì ad integrare il Paese e a creare una situazione politica piuttosto stabile per suo figlio-successore Boleslaw II Smialy (l'Audace).

Boleslaw collaborò strettamente con il Papa Gregorio VII e fu un suo fedele alleato nella lotta contro l'Imperatore Tedesco Enrico IV. Fu incoronato nel 1076 con il pieno appoggio del Papa nonostante una forte protesta di Enrico IV. Nel 1079 nacque un conflitto tra Boleslaw e il vescovo di Cracovia Stanislaw, capo dell'opposizione antireale. In seguito il vescovo fu processato e condannato a morte per alto tradimento (11 aprile 1079). Le conseguenze del tale conflitto (che fin oggi è oggetto di dissidi tra gli storici) furono molto gravi per Boleslaw Smialy - in pochi mesi dovette lasciare la Polonia e, abbandonato da tutti, trovò rifugio in Ungheria, dove morì probabilmente nel 1082. Sul trono salì suo fratello Wladyslaw I Herman che dopo ventitre anni di governo molto debole e incapace (praticamente governò il suo paladino Sieciech) lasciò il potere ai suoi due figli Zbigniew e Boleslaw III Krzywousty (il Labrostorto) senza nominare il Principe Supremo. Dopo una serie di scontri con Zbigniew e Sieciech, Boleslaw III dominò la Polonia. Fu un grande uomo politico, e allo stesso tempo un grande guerriero, famoso per non aver perso mai nessuna battaglia. Lottò con successo contro l'Imperatore Tedesco Enrico V e contro i cechi per la Slesia, riconquistò anche la Pomerania. Morì nel 1138 lasciando il famoso Testamento che divideva le terre della Polonia tra i suoi cinque figli, precisando i doveri dei principi verso il Principe Supremo (il Piast più anziano). A tale carico veniva nominato il suo primogenito Wladyslaw II Wygnaniec (l'Esiliato). Il Testamento voleva prevenire i conflitti tra i fratelli e tra i loro successori, ma, purtroppo, non fu eseguito in accordo con le volontà di Boleslaw III Krzywousty.

 

DISINTEGRAZIONE E RIUNIFICAZIONE: 1138-1370.

 

Nel 1138 con il testamento di Boleslaw III Krzywousty (il Labrostorto) si ottenne una spaccatura della Polonia in cinque parti. Questo segnò l'inizio di un periodo di lotte dinastiche per il controllo dei territori polacchi. Bisogna sottolineare il ruolo vitale della Chiesa nel mantenimento dello spirito di unità nazionale in questo periodo.

Nel 1226 Konrad , Duca di Mazovia, invitò l'Ordine Teutonico (appena relegato da Re Andrea II dall'Ungheria) a combattere con la tribù pagana dei Prussiani, i cui territori confinarono a nord con il Ducato, proponendo in cambio la terra di Chelmno in vassallaggio. Subito dopo l'arrivo i Cavalieri Teutonici si impadronirono di questa terra falsificando gli accordi scritti. A legalizzare lo Stato Teutonico furono l'Imperatore Tedesco Federico II e il Papa. Con il tempo l'Ordine si rivoltò contro i polacchi e cominciò ad incorporare estese aree di territorio polacco, invadendo nel 1308 Gdansk (Danziga) e massacrando i suoi abitanti. Nello stesso periodo un notevole afflusso dei coloni tedeschi aiutò a consolidare le ricchezze ed il potere dell'Ordine.

Gli anni 1241, 1259 e 1287 vedono le invasioni devastanti dei Mongoli (Tartari). In seguito, durante la ricostruzione del paese, si svilupparono molti centri urbani nuovi e l'arrivo di molti coloni stranieri contribuì ad ampliare il processo di ripopolamento. Molti di essi erano tedeschi, e, mentre alcuni si erano gradualmente "polonizzati", altri rinforzarono l'influenza della politica tedesca in Polonia (specialmente in Slesia). In questo periodo arrivarono anche i primi coloni ebrei. Furono trattati con molta più tolleranza rispetto a ciò che avveniva negli altri paesi europei. Nel 1266 il Sinodo Polacco fu letteralmente sgridato dal legato papale perché non vietava agli ebrei di vestirsi come gli altri cittadini e permise l'emissione dell'atto di protezione degli ebrei da parte di Boleslaw il Pio nel 1264.

Nel 1295 Przemysl II riuscì a unire alcune province polacche e, dopo l'incoronazione a Gniezno, introdusse come stemma ufficiale dello stato l'aquila bianca su sfondo rosso. Dopo la tragica morte di Przemysl II, la Polonia, anche se non per molto (1300-1305), cadde sotto l'influenza ceca con il Re Waclaw II. La riunificazione dello stato prosegui ad opera di Wladyslaw Lokietek ("Gommitello") che agì con determinazione eccezionale - uomo di piccola statura ma di grande forza del carattere incoronato nel 1320 a Krakow (Cracovia). Nel 1331 Wladyslaw Lokietek (72-enne!) condusse l'esercito polacco verso la prima vittoria sui Cavalieri Teutonici, a Plowce. Il suo unico erede, Kazimierz Wielki (Casimiro il Grande) regnò dal 1333 al 1370 e riuscì ad ampliare notevolmente i confini polacchi rafforzando lo stato e portandolo verso la stabilizzazione ed il benessere. Si dice che Kazimierz "trovò la Polonia di legno e la lasciò in pietra" - così grande era la sua attività di edificatore delle città e delle fortezze. Nel 1346 Kazimierz Wielki codificò la legge polacca e nel 1364 fondò l'Università di Cracovia (chiamato all'epoca Accademia di Cracovia) - il secondo più antico nel Europa Centrale. Durante il suo regno si sviluppa notevolmente il commercio, grazie alla posizione favorevole della Polonia sulle rotte commerciali che conducono dall'est all'ovest e dal sud al nord. Kazimierz Wielki fu l'ultimo dei Piast - la famiglia reale polacca al potere dal IX secolo. 

 

                                                          © 2000, Krzysztof Bogucki

 

 
 Il Regno dei Piast
 

 

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