Renzo Kayak
seguito 3 di 11, Il retrieval Kayak
Lezione N°
9
Prima
-
Per fare un kayak erano necessari almeno un maschio ed una femmina, se erano più
numerosi tanto meglio, il parto riusciva meglio ed il prodotto aveva un grado di
affidabilità maggiore. Il maschio costruiva il telaio interno, la femmina lo
rivestiva. C'era poi una festa, il kayak veniva purificato poi era pronto al
varo ( forse Alvaro è stato il primo maestro d'ascia).
Niente
metro, al massimo un bastoncino di riferimento. Non esistevano fabbriche di
kayak però i kayak degli altri facevano notizia ed erano visibili, sempre
ispezionabili, sia quando svernavano, senza rivestimento, sui cavalletti, sia
quando venivano adoperati. Mancava il negozio del falegname, mancava il legno,
mancavano gli alberi però gli Eschimesi sapevano arrangiarsi e l'Esposizione
Nautica era presente in ogni insediamento umano in prossimità del mare.
In
altre e lontane latitudini abbattevano grandi alberi, toglievano i rami e un
piromane agiva con maestria sul tronco, trasformandolo in una piroga. In terre
meno lontane si scorticavano alberi destinati quindi a morte sicura, però con
la corteccia si costruivano canoe. Gli Inuit invece facevano incredibili viaggi
per raccogliere dei veri tesori, quello che rimaneva di alberi sradicati,
rotolati, malridotti, spinti in mare, trasportati e spiaggiati dalla furia delle
forze della natura. In sintesi gli abitanti dell'estremo nord non avevano
"materia prima" ma possedevano tanta determinazione e facevano tanto
ricorso alla loro "materia grigia".
Ai tempi nostri
-
Noi abbiamo tutto ma allora dov'è la difficoltà se non in noi stessi? Gli
odierni kayak marini sono stupendi ma per te che lo costruisci su misura
"quel kayak" diventa il migliore perché procede, ha carattere,
flette, si contorce, scricchiola come se parlasse e ti avvisa quando bisogna
distribuire le forti sollecitazioni non solo sulla sua struttura ma anche su te
stesso. E' completamente tuo ed unico ed il piacere di costruirlo è di per se
stesso così appagante che il kayak rappresenta il premio che ti sei
piacevolmente guadagnato.
Lezione 10. Come capire se uno
vuole realmente fare un kayak.
La
risposta è molto semplice:
inizialmente
è il kayak che prende prepotentemente posto nei tuoi pensieri e non se ne va.
Se questo accade .... l'unica soluzione è quella di invertire i ruoli,
toglierselo dalla testa e metterselo sotto i glutei prendendo posto dentro di
lui.
Lezione N° 11.
DIMENSIONAMENTO.
L'unità di misura,
raccontabile e tramandabile, che si poteva adattare a chiunque, era costituita
dal corpo umano o meglio dal sistema proporzionale delle parti che lo compongono. Il kayak veniva
costruito nel rispetto delle regole di dimensionamento perché tutti possedevano
le loro misure. Naturalmente ogni tribù, in funzione delle condizioni
ambientali, aveva le sue varianti ma il sistema era sempre lo stesso. Anche noi,
dopo migliaia d'anni, possiamo costruirci un kayak senza usare il metro!
Avambraccio; avambraccio + mano, dalla nocca del medio al pollice; avambraccio + spanna
Joelle
Robert-Lamblin tramanda quanto Bill Tcheripanoff le disse a proposito del
dimensionamento di un kayak aleutino monoposto.
Le
misure antropometriche tramandate ed espresse in centimetri sono evidentemente
quelle degli Inuit e valgono solo per capire come fare per ricavare il
dimensionamento di un kayak in base alle proprie misure.
1) |
Apertura braccia a
dita distese |
163 cm. |
Isanneq |
2) |
Dal gomito alla punta
delle dita |
43
cm. |
Perneq |
3) |
Spanna, dal pollice al
medio |
20
cm. |
|
4) |
Dal pollice alla nocca
del dito medio |
14
cm. |
|
(vedere
figura 1)
DIMENSIONAMENTO tradizionale di un kayak groenlandese (fig. 1 bis)
Larghezza kayak, pugno, pugno con nocca, pugno con pollice in su
ATTENZIONE : Il Retrieval Kayak è di tipo accorciato. Questa imbarcazione di ultima generazione non è costruita secondo i canoni tradizionali. Questa innovazione è spiegata nella "Lezione N° 15".
I
(vedere
la figura N° 2 nella prossima sezione)
agg. 03 / 11 / 06