Renzo Kayak 

 

I metodi artigianali ed industriali

 

I principali metodi di costruzione sono due. Da quando si sviluppò l'impiego della vetroresina (1960), diventò pratico utilizzare i vari tipi di resine impregnanti con i materiali base, costituiti da fibre sciolte oppure tessute. La fibra di vetro fu la prima ad essere impiegata, seguirono il diolene, il kevlar il carbonio.

La fabbricazione avviene per mezzo di stampi e generalmente fa largo uso di manodopera. L'aria che rimane negli interstizi è uno svantaggio perché crea punti deboli ed allunga i tempi della produzione artigianale. La produzione sotto vuoto ha eliminato l'inconveniente. I materiali consentono le riparazioni che avvengono mediante apporto di resina e fibra.

L'utilizzo delle sostanze termoplastiche ha drasticamente ridotto i costi di produzione contribuendo alla diffusione delle piccole imbarcazioni. La plastica, ridotta allo stato liquido, viene iniettata e fatta aderire alle pareti dello stampo mediante centrifugazione, ottenuta dalla rotazione dello stampo. La colorazione è ottenuta aggiungendo il colorante alla materia plastica. Questo metodo per ora non consente di ottenere dei kayak lunghi e sufficientemente resistenti. I kayak oltre i 4 metri devono avere dei rinforzi longitudinali interni. Questi kayak sopportano i maltrattamenti meglio di quelli del primo tipo. Sono ideali per cominciare. Il loro principale difetto è che, per ripararli bisogna portarli da chi dispone di adeguate attrezzature.

Si costruiscono anche degli ottimi kayak smontabili, adatti al trasporto aereo, per coloro che fanno escursioni in mari lontani. Le loro prestazioni sono appena al di sotto di quelle dei precedenti due tipi, ovviamente sono più cari però si possono mettere nello sgabuzzino o nel portabagagli dell'auto. Come quelli in resina o in plastica sono del tipo monoposto o biposto. Il telaio può essere in legno, metallo, materiale plastico o di fattura mista. Il rivestimento della parte immersa è costituito da tessuto spalmato con materiale impermeabile, quello della pontatura può anche essere di tela in fibra naturale o artificiale, con ordito e trama molto fitti.        

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