Piero Kayak


Il baidarka con la sua prua bifida è un kayak che intriga moltissimo e suscita curiosità in chiunque.
Sono però i kayaker e gli ingegneri navali i più interessati a questo tipo di imbarcazione che soprattutto si fa apprezzare per le sue doti marine. I progettisti navali stanno studiando la possibilità di adattare, alle navi, le caratteristiche derivabili dalla prua e dalla carena del baidarka.

Passo il più del tempo con i piedi a terra e talvolta con la testa tra le nuvole quindi sono restio a dare i miei giudizi sulle mie realizzazioni quando sono nell'elemento liquido.
Dissi agli amici che trovo il mio baidarka una barchetta che permette di pagaiare senza sforzo e che possiede un'ottima velocità di crociera. L'eskimo è facile, la curvatura longitudinale della chiglia è valida. Per cambiare direzione occorre però inclinarsi, per rendere asimmetrica la carena, e metterci più impegno perché il caratteristico incurvamento del rivestimento, quando è in acqua, contribuisce molto al mantenimento della rotta.
Il giudizio di Yann e dei suoi amici Francesi, in merito alla versione leggermente modificata del mio progetto è molto favorevole (vedere la parte dedicata su questo sito).
Il baidarka, da secoli,  è sempre stata una signora imbarcazione, certificata da autorevoli giudizi, quindi le sincere affermazioni di Piero Nichilo, che quì riporto, sono un'ulteriore, e direi ovvia, conferma.

Piero, nel 2007, ha testato il kayak facendo il giro delle isole pontine e quest'anno ha partecipato alla "Elba Marathon " e riporta : < A parte la bellezza estetica, sono rimasto sorpreso dal comportamento dinamico in acqua. IL BAIDARKA E' UNA BOMBA. Le impressioni che ho avuto combaciano con molti esperti kayaker che l'hanno provato ; velocissimo in acqua, neutro al vento e molto manovriero>.

IL BAIDARKA DI PIERO

Mod. MAE 593-76 (Museum of Anthropology and Ethnography, San Pietroburgo), raccolto da I. G. Voznesenskii nel 1845 sull'isola di Akum (isole Aleutine), rilievi dimensionali eseguiti da Dawid W Zimmerly nell'ottobre del 1975 e rivisitati da  N. Shade. Dimensioni :  5500 x 520 mm. peso 21 Kg.
Costruzione in compensato marino (okume) 4 mm. omologato RINA, metodo usato "cuci e incolla", più tessuto batavia unidirezionale, 180 Gr. al metro quadrato, all'interno e all'esterno con rinforzi in carbonio biassiale (200 Gr/mq) nei punti di maggior carico strutturale.

Il CARQUIT DI PIERO 
Il kayak è la replica del East Greenland conservato nel "American Museum of History, Catalogo N° 60.1/6003.
E' caratterizzato da un profilo molto basso e da una notevole lunghezza. Le foto rendono merito al costruttore ed evidenziano le belle linee di questo kayak groenlandese copia dell'originale costruito ad Ammassalik nel 1931.   
 
 
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