F. De Gregori -
Rimmel
E
qualcosa rimane, fra le pagine chiare, fra le pagine scure,
e
cancello il tuo nome dalla mia facciata
e
confondo i miei alibi e le tue ragioni,
i
miei alibi e le tue ragioni.
Chi
mi ha fatto le carte mi ha chiamato vincente
ma lo zingaro è un trucco.
E
un futuro invadente, fossi stato un pò più giovane,
l'avrei distrutto con la fantasia,
l'avrei stracciato con la fantasia.
Ora
le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo
e
la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro.
Colora
i tuoi quattro assi, bada bene, di un colore solo,
li puoi nascondere o giocare come vuoi
o
farli rimanere buoni amici come noi.
Santa
voglia di vivere e dolce Venere di Rimmel.
Come
quando fuori pioveva e tu mi domandavi
se per caso avevo ancora quella foto in cui tu sorridevi e non
guardavi.
Ed
il vento passava sul tuo collo di pelliccia
e
sulla tua persona e quando io,
senza capire, ho detto sì.
Hai
detto "E' tutto quel che hai di me".
È
tutto quel che ho di te.
Ora
le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo
e
la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro.
colora I tuoi quattro assi, bada bene, di un colore solo,
li puoi nascondere o giocare con chi vuoi
o
farli rimanere buoni amici come noi.