La scelta del mezzo: Honda XL600


Dopo lunghe valutazioni, ricerche, scambi di idee, la scelta e' ricaduta sulla Honda XL600(LM).
La Honda XL600 e' in produzione praticamente dal 1983 e con varie modifiche successive e' diventata il Dominator. Si tratta quindi di una moto robusta e collaudata, sufficientemente semplice nella manutenzione, facilmente reperibile sul mercato dell'usato a prezzi interessanti: in circa 40 gg. di ricerca ne ho viste e provate 7 nella sola Torino e cintura a prezzi fra i 700 e i 1300 euro. La Honda ha alcune caratteristiche interessanti e sul sito Go Overland viene considerata fra le Top 5 overland bikes:
  1. La versione LM dispone di un serbatoio da 28 litri e, a parte il peso di 155 kg (a secco), puo gia' considerarsi pronta "da deserto";
  2. E' fra le pochissime della categoria che dispone sia di avviamento elettrico che a kickstarter;
  3. Dispone di un robusto telaio scatolato;
  4. I cerchi consentono il montaggio di pneumatici tubeless.
La potenza non e' eccessiva (33 kW/45 CV a 6500 giri/min), ma piu' che sufficiente per l'utilizzo "desertico". I principali svantaggi di questa moto sono:
  1. Il peso elevato (anche a causa dell'avviamento elettrico);
  2. Le sospensioni un po' datate (p.es., la forcella non e' a cartuccia);
  3. Il carburatore a doppio corpo e' pesante e di scomoda manutenzione;
  4. Il tiro in basso non e' eccezionale;
  5. Il filtro dell'aria a spugna, inoltre, e' di dimensioni un po' ridotte per un uso in terreni sabbiosi.
Aggiungo ancora che avevo valutato positivamente anche la Suzuki DR; sulla decisione finale ha pero' pesato una considerazione non tecnica: sono motociclista da oltre trent'anni, ma non ho mai avuto una Honda, la piu' grande casa motociclistica mondiale! Ecco perche' la scelta e' caduta sulla "casa dell'ala"!
A proposito, la "sorella" Honda XR600 ha caratteristiche piu' corsaiole ed e' piu' leggera ma ha seri problemi di statore dell'impianto elettrico che tende a bruciarsi facilmente (almeno nella versione in produzione fino al '91) [1].

La preparazione della moto

La preparazione e' stata orientata prevalentemente all'alleggerimento della moto e a poche altre modifiche per renderla piu' adatta all'uso su sabbia e su pista. Non sono state fatte modifiche fondamentali a motore, sospensioni e parti ciclistiche:
  1. Sostituzione del faro anteriore; il grosso faro rettangolare originale e' stato sostituito con un portafaro doppio per faretti alogeni. Io ho utilizzato un modello Acerbis, con due faretti alogeni da 25W, con angolo di illuminazione di 11 e 38. Il comportamento dei faretti, tra l'altro, si e' rivelato ottimo nell'uso notturno su strada (Foto 1).

    Foto 1: Portafaretti alogeni Acerbis
  2. Sostituzione serbatoio: anche qui ho utilizzato un serbatoio di plastica Acerbis da circa 25 litri, recuperato usato (a 40 euro), molto piu' leggero dell'originale da 28 litri in lamiera. Per il montaggio ho dovuto rifare le piastre anteriori in alluminio da 4 mm di spessore (Foto 2). Il serbatoio e' stato poi montato elasticamente, incastrandolo sul tubo centrale del telaio mediante ritagli di camere di camere ad aria; nella parte posteriore, l'ho fissato al telaio mediante una fibbia di plastica (Foto 3). Nonostante qualche mia perplessita' iniziale, il sistema ha retto egregiamente la prova del tole ondule'.

    Foto 2: piastre di fissaggio anteriori

    Foto 3: fissaggio posteriore del serbatoio
  3. Sostituzione sella; il serbatoio di plastica Acerbis va montato in posizione avanzata ed e' piu' corto dell'originale; di conseguenza utilizzando la sella sui supporti origianli, si viene a creare un buco di oltre 10 cm fra sella e serbatoio. Per evitare di modificare la sella originale, ho preferito utilizzare la sella di un'Honda Dominator, modificandone i supporti. Anche questa e' stata recuperata usata per 20 euro.
  4. Rapporti finali; la rapportatura di serie 15/41 e' eccessivamente lunga per uso fuoristradistico, per cui ho montato un pignone da 14 denti. Questa scelta si e' pero' rivelata insufficiente: sarebbe stato meglio adottare anche una corona da 44 o 47 denti.
  5. Alleggerimento parafango posteriore; ho alleggerito il parafango posteriore, eliminando il paraspruzzi di plastica originale ed il suo telaio metallico di sostegno. La targa ed il faro posteriore sono stati montati su un supporto di gomma dura, ottenuto da un paraspruzzi da camion. L'alleggerimento della struttura portante del parafango si e' pero' rivelato eccessivo: infatti, pur avendo rinforzato il supporto del parafango posteriore con due tubi di alluminio, uno di questi ha ceduto e dopo qualche gg. ho dovuto eliminare quasi completamente il parafango posteriore segandolo via (Foto 4).

    Foto 4: Al ritorno: il parafango posteriore e' semidistrutto!
  6. Supporto cavalletto "da sabbia"; il cavalletto originale non e' fatto per lavorare su terreni cedevoli ed necessario montare un supporto metallico maggiorato (70-80 cm^2). Alcuni pero' ritengono che questa soluzione sia pericolosa in caso di caduta, perche' il supporto maggiorato puo' risultare troppo sporgente e ferire il pilota; per questo, ho studiato una soluzione alternativa che si e' rivelata particolarmente valida: ho forato e filettato la piasta d'appoggio del cavalletto originale e gli ho avvitato due rotelle di plastica, recuperate da vecchi bastoncini da sci, in modo da utilizzare un appoggio ampio ma flessibile e morbido (Foto 5).

    Foto 5: Il supporto allargato del cavalletto laterale
  7. Fiancatine; a causa delle modifiche sul gruppo serbatoio e sella, le fiancatine originali non sono piu' utilizzabili; ho tentato di utilizzare delle fiancatine flessibili ricavate da un materiale telato impermeabile, fissate al lato superiore mediante fascette plastiche ed al telaio mediante velcro. Nelle mie intenzioni questo avrebbe anche reso piu' veloce l'accesso al filtro dell'aria, da ripulire frequentemente. Il materiale si e' pero' rivelato eccessivamente fragile e si e' strappato dopo pochi giorni.
  8. Pneumatici: ho optato per i Michelin Desert, che ho montato su camera d'aria. Nonostante i cerchi dell'Honda XL 600 consentano il montaggio di pneumatici tubeless, i Desert non possono essere montati senza camera d'aria;
  9. Supporto GPS: per il mio Garmin 12XL ho utilizzato un supporto Touratech che mi e' stato consigliato per le sue caratteristiche realizzative e di robustezza. Per contro, e' piuttosto costoso: ~72 euro! Il supporto Touratech prevede il montaggio sul traversino del manubrio; in questa posizione pero' il ricevitore GPS e' difficilmente leggibile durante la guida, sia seduti che in piedi, per cui ho cercato di posizionarlo in avanti; ho sperimentato tre diverse soluzioni, l'ultima delle quali consisteva in un supporto di profilato ad U di alluminio lungo circa 15 cm, avvitato alle piastre del manubrio. Lo sbalzo si e' pero' rivelato eccessivo ed il supporto si e' rotto al terzo giorno di guida su pista (Foto 6).

    Foto 6: Il supporto del GPS ha ceduto
Oltre a queste modifiche sulla moto, abbiamo sperimentato la possibilita' di comunicare via radio VHF tra auto e moto; per questo, ho montato su moto e casco un apposito kit comprendente:
  1. un piccolo microfono da montare all'interno della mentoniera del casco
  2. due piccoli altoparlanti da montare all'interno dell'imbottitura del casco in corrispondenza delle orecchie;
  3. un pulsante PTT (Push-To-Talk) da montare sul manubrio;
  4. cavetti di raccordo fra radio, casco e pulsante PTT;
Questa soluzione tuttavia si e' rivelata inutilizzabile in marcia, in quanto il rumore prodotto dalla moto ad alti regimi non consente di sentire correttamente dai microfoni: probabilmente, sarebbe necessario utilizzare auricolari da posizionare direttamente nel padiglione auricolare (rendendo pero' piu' scomodo togliersi e mettersi il casco).

Preparazione della moto: considerazioni a consuntivo

La moto e' tornata a casa "sulle sue ruote" ed io su di essa e questo e' gia' una gran fonte di soddisfazione! I principali problemi sono stati causati in gran parte da inesperienza e dalle mie stesse modifiche; anche se alcune di esse sono state azzeccate; riassumendo:

Cosa ha funzionato:

  1. Faretto Acerbis con luci alogene: ottima illuminazione
  2. Fissaggio faretto Acerbis: no rotture su tole ondule'
  3. Fissaggio serbatoio: piastre da 4 mm, incastrato su montaggio elastico, cinghiato dietro
  4. Fissaggio sella (perfettibile il fissaggio nell parte posteriore);
  5. Piastra cavalletto con rotelle sci: sicurezza, tenuta;

Cosa non ha funzionato:

  1. Supporto GPS: non ha retto al Tole Ondulee';
  2. Parafango posteriore: eccessivamente alleggerito e supporti deboli;
  3. Piastra supporto marmitta piegata troppo debole (la marmitta originale e' pesante!)
  4. Fiancatine in gomma telata troppo leggere;
  5. Rapportatura finale: 41/14 troppo lunga, valutare un 44-47/14;
  6. Radio: inutilizzabili microfoni & auricolari nel casco.

Altri danni minori registrati sono stati la rottura del proteggi-catena e la perdita di qualche bullone (non fondamentale).

[1] Questo problema si e' verificato esattamente sulla XR di Sandro; dopo aver bruciato uno statore (peraltro gia' ribobinato) al primo giorno di pista, al secondo giorno ha bruciato anche lo statore di scorta che si era portato dietro!

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Last revised: 11/5/2003