1984: Craxi, Berlusconi e i pretori

16 ottobre 1984: il resoconto degli accadimenti che cambieranno per sempre la televisione italiana, scritto magistralmente da Giuseppe Fiori, già biografo di Antonio Gramsci e capogruppo della sinistra indipendente nella commisione parlamentare di vigilanza RAI per tre legislature.

Pensi che la televisione italiana sia al capolinea? Non ti spieghi perchè i personaggi, i canali, le storie siano sempre le stesse? Questa è una storia che fornisce parecchie risposte. Una storia che tutti devono conoscere o almeno tutti coloro che vogliono guardare la televisione italiana con una maggiore consapevolezza.


Martedì 16 ottobre 1984. Su Canale 5, di primo pomeriggio, i «Puffi», trascinatori di bambini, e di seguito le puntate di Dallas e Dynasty e in chiusura di serata le superstar Grace Kelly e Gary Cooper nell'avvincente western di Fred Zinnemann Mezzogiorno di fuoco, su Italia 1 L'uomo di Singapore, su Retequattro il musical di Martin Scorsese New York New York, sassofonista Robert De Niro, cantante Liza Minnelli, infine Kociss l'eroe indiano, western con Jeff Chandler. Ma chi, acceso il video, pigi sul telecomando i numeri Fininvest non trova - se residente nel Lazio, in Abruzzo, in un pezzo delle Marche e in Piemonte - altro che nebbia, nevischio, sabbia. Primi pensieri: l'apparecchio s'è guastato, il vento ha piegato l'antenna. Eppure no, perfetta è la ricezione - oltre che dei programmi rai - di tutte le tv locali.

Alle 20,20 un cartello: «Per ordine del pretore di Roma [o di Torino o Pescarci, n.d.a.] è vietata la trasmissione in questa città dei programmi di Canale 5 [o di Italia 1 o Retequattro, n.d.a.] regolarmente in onda nel resto d'Italia». Un altolà a Berlusconi? Ma perché in «questa città» sì e altrove no? Ne sapremo di più solo il giorno dopo dai quotidiani....

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I pretori

E' serrata!

Il 1° decreto Berlusconi

Craxi è impallinato

I comunisti si prendono Raitre

L'atto finale

Berlusconi vince

Conclusioni