Per poter parlare di Campionati Italiani è bene ricordare un pò
della storia Italiana di questa disciplina. In Italia il Judo giunge per canali insoliti: i primi
praticanti in assoluto della cosiddetta “lotta giapponese” sono i marinai del
Marco Polo, e successivamente dell’Incrociatore Vesuvio, che nel 1906 prestano
servizio nel Mar della Cina. Il primo italiano abilitato all’insegnamento del ju
jitsu (poi Judo) è il timoniere Luigi Moscardelli; fra i suoi allievi si
distingue il cannoniere scelto Carlo Oletti. Proprio a lui verrà affidata nel
1921 la cattedra di judo presso la Scuola Centrale Militare di Educazione
Fisica, da cui venne irradiata la cultura judoistica nel nostro Paese: si può
affermare che non esiste Maestro italiano di judo che, alla lontana, non sia in
definitiva discepolo di Oletti. E proprio ai Maestri, ed al lavoro da loro
svolto nelle società, si deve la travolgente diffusione di questo
sport, che riscuote successo non solo per l’indiscusso fascino dei
principi filosofici ed orientali a cui si ispira, ma soprattutto per
i suoi elevati contenuti educativi e formativi.
Per quanto ci riguarda va ricordato che i primi
campionati italiani vengono disputati a Roma nel 1924 il 20 e 21 giugno alla
sala Flores in Via Pompeo Magno: il primo titolo Assoluto fu vinto da Pierino Zerella, esperto di lotta greco-romana, mentre il titolo a squadre andò alla
Legione Allievi Carabinieri di Roma diretti da Giacinto Puglisi
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