Corticosteroidi
Classe D delle sostanze
soggette a determinate restrizioni
Sono ormoni secreti dalle
ghiandole surrenali; regolano il funzionamento dei reni, inibiscono il
sistema immunitario, stimolano il sistema nervoso centrale e i
muscoli.
Sono utilizzati nella
pratica clinica per le loro proprietà antinfiammatorie, nei casi in
cui ci siano risposte esagerate del sistema immunitario (allergie
gravi, malattie reumatiche, asma bronchiale). Nello sport si
utilizzano per il loro effetto ergogenico (in realtà mai provato
scientificamente) e per combattere dolore e infiammazioni conseguenti
ai traumi articolari. Terapie prolungate a base di corticosteroidi
possono indurre ipertensione, aumento della glicemia, cataratta,
ulcera gastrica e osteoporosi. Per questi motivi il loro impiego,
anche come antidolorifici, è sconsigliato nello sport: esistono,
infatti, farmaci altrettanto efficaci e più
sicuri.
Etanolo
Classe A delle sostanze
soggette a determinate restrizioni
È il costituente
fondamentale delle bevande alcoliche (vino, birra, liquori). Ha un
effetto deprimente sul sistema nervoso centrale; può determinare
ebrezza, sonnolenza, difficoltà nella coordinazione dei movimenti,
nausea, vomito, vertigini. Il consumo moderato di alcol non comporta
rischi per la salute; l’assunzione prolungata di dosi eccessive induce
dipendenza (alcolismo) e porta alla cirrosi epatica, con rischio di
coma, morte e sviluppo di tumore al fegato.
L’alcol peggiora le
prestazioni sportive; tuttavia, in passato era somministrato agli
atleti nel penthatlon, per diminuire il tremore durante le prove di
tiro al bersaglio.
Marijuana
Classe B delle sostanze
soggette a determinate restrizioni
È una sostanza
stupefacente estratta dalla Cannabis sativa, pianta originaria
dell’Asia centrale; il suo principio attivo è il THC (tetraidrocannabinolo). L’assunzione di marijuana provoca cambiamenti
dell’umore e delle percezioni, euforia e torpore. Il dibattito
sull’uso clinico del THC è ancora in corso; tuttavia, il principio
attivo sembra essere utile in patologie come il glaucoma o nel
trattamento della nausea indotta dalla chemioterapia. È stato provato
scientificamente che l’assunzione di marijuana diminuisce la forza
muscolare, altera la coordinazione e l’equilibrio; l’effetto dura
molte ore. Per questi motivi e per la presenza di effetti collaterali
a carico del sistema nervoso e del cuore, l’uso di marijuana è
decisamente controproducente in qualsiasi disciplina
sportiva.
Narcotici (Oppioidi)
Classe B delle sostanze
proibite
Sono sostanze con potere
analgesico molto elevato. La morfina, un derivato dell’oppio, è il
narcotico più diffuso; eroina, codeina e fenantile sono altri oppioidi
molto noti. I narcotici sono impiegati in medicina per trattare gravi
forme di dolore acuto e cronico; il loro uso al di fuori della pratica
medica è perseguito penalmente. Il rischio principale derivante
dall’uso di queste sostanze è la tossicodipendenza, ovvero la
necessità di assumere quantità sempre più grandi del farmaco per non
incorrere in crisi d’astinenza; dosi elevate sono pericolose e possono
causare coma e morte. I narcotici non hanno alcun effetto positivo
sulle prestazioni sportive; potrebbero essere impiegati nel
trattamento del dolore causato da traumi e crampi, ma il loro impiego
è vietato. È permesso, invece, l’uso di farmaci derivati dagli oppiodi
ma privi di proprietà antidolorifiche; esistono in commercio, infatti,
prodotti contro la tosse e la diarrea a base di codeina,
destrometorfano, diidrocodeina.
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