v “ La leggenda dell’ Est Est Est “
La
leggenda popolare racconta di un nobile o Cardinale tedesco, certo Giovanni
Defuk che,
all’inizio
dell’anno 1111, si trovava al seguito d’Enrico V sceso in Italia e diretto
verso Roma per
farsi incoronare
imperatore. Pare che al nobil’uomo tedesco piacesse molto il vino, tanto da
affidare
al suo fedele servitore, passato alla legenda col nome di Martino, il gradito
compito di
precederlo
nei vari paesi con il preciso ordine e compito di assaggiare il vino locale e,
ove questo
fosse
degno del suo raffinato palato, di scrivere fuori dell’osteria la parola EST
ovvero C’ E’.
Giunto a
Montefiascone e appena assaggiato il prelibato “ moscatello “ il servitore, trovando il
vino
assolutamente ottimo e ben conoscendo i gusti del suo padrone, che predileggeva
vini dolci
e frizzanti, scrisse EST EST EST.
Defuk,
giunto nel colle falisco, ne tracannò un’enorme quantità poi, si dice, senza
averne
nessun’intenzione,
riprese di malavoglia il viaggio per Roma al seguito d’Enrico V.
Giunto
però appena fuori le mura della città, ripensò al buon vino e ritornò sui
propri passi.
La
località dove avvenne questo famoso ripensamento è ancora oggi conosciuta con
il nome di
“
Cancello del Cardinale “.
Stabilitosi
definitivamente a Montefiascone, il suo soggiorno vi durò per circa due anni
fino a
quando,
nel 1113, vi morì per il troppo bere di quel frizzante e gustoso vino.
Prima di
morire però, ebbe il tempo di laciare il suo testamento donando tutti i propri
beni al
Municipio
di Montefiascone con la precisa condizione che ogni anno, un barile del suo
amato
EST EST
EST, fosse versato sulla sua tomba che il fedele servitore volle in San
Flaviano,
e sulla
cui lapide pose quest’iscrizione:
« EST EST EST Propter Nimium EST Hic IO. DEUC
Dominus Meum MORTUUS EST »
Che si
potrebbe così tradurre :
“ Qui
giace Giovanni Defuk morto per il troppo bere dell’EST EST EST “.
La
singolare tradizione del “ barile “ durò per molti anni fino a quando, nel XVII
secolo, il
Cardinale
Barbarigo ordinò che la preziosa botticella fosse donata al Seminario nel
giorno della Befana.
Questa è
la leggenda che c’è stata tramandata e che ha dato il nome al vino di
Montefiascone,
divenuto
ormai famoso in tutto il mondo:
Una
leggenda che in se’ racchiude la storia di questa cittadina Laziale che, da
sempre, è stata
meta di
gente venuta da lontano e poi qui fermatasi affascinata dalla bellezza del
luogo e dalla
semplicità
e generosità dei suoi abitanti.