Scuola Media Ariano

Classe III^ A   Prof.essa  Colla Ione

ERA IL 4 GIUGNO 2003….

In attesa della conclusione dell'anno scolastico (o meglio della fine degli esami), ci siamo recati presso la foce del Po di Maistra, per una giornata di lezione un po' particolare. Qualcuno inizialmente l'ha vissuta più come una vacanza che come un serio impegno scolastico, dimenticando il vero motivo per cui tutto era stato organizzato: scrivere poesie e rappresentare con un disegno i pensieri e le emozioni che si sarebbero dovute provare in quell'ambiente. Infatti già dalle prime ore della mattinata, quando ancora eravamo in classe, c'era già chi progettava di passare la giornata a prendere il sole o a rinfrescarsi nell'acqua del mare; in molti, comunque, eravamo ben consapevoli che la nostra insegnante, la professoressa Colla, non si poteva prendere una simile responsabilità. Ma per il resto, a parte l'euforia generale, il viaggio s'è risolto bene ed anche i più agitati si sono presi un po' di riposo, dopo un'ora di camminata lungo la spiaggia. Abbastanza stanchi a causa del caldo, ci siamo "accampati" in una striscia di sabbia tra il Po di Maistra ed il Mare, certamente il luogo ideale per trovare tranquillità, per essere il più possibile a contatto con la realtà del delta ed essere isolati dal resto del mondo.

Dopo aver mangiato qualcosa, abbiamo iniziato a dipingere quello che vedevamo, arrangiandoci come potevamo, abituati a lavorare in condizioni diverse. Ci siamo divisi i ristretti spazi ombrosi avendo a disposizione solo quattro ombrelloni, abbiamo cercato in tutti i modi di tenere fermi i fogli che svolazzavano a causa del vento e ci siamo affrettati a stendere i colori, perché il calore li faceva asciugare troppo in fretta. Quella delle poesie è stata una storia a parte: esprimere i propri pensieri non è stato sempre facile, tenendo presente che il silenzio non era totale … però, alla fine, grazie anche alla particolarità di un ambiente che certo non fa mancare l'ispirazione, le poesie sono risultate di buon livello.

Avendo a disposizione ancora un po' di tempo ci siamo incamminati con calma, passeggiando nell'acqua del mare, trasparente e piena di splendide conchiglie.

Prima di lasciare la spiaggia, ci siamo fermati a prendere qualcosa nell'unico bar presente nel posto, per poi divertirci con le ultime acrobazie sulla sabbia. Stavamo per ripartire perché dovevamo ammirare durante il ritorno la Sacca di Scardovari e il porticciolo della Barricata … ma ci eravamo affezionati all'isola. Ormai si era fatto tardi: si scherzava sul fatto che per tornarci tutti insieme, come compagni di classe, avremmo dovuto ripetere l'anno; si scherzava naturalmente, ma da come lo abbiamo detto, si capiva che l'idea di dover lasciare le scuole medie ci lasciava addosso un po' di tristezza. Ed ecco così scattate le ultime foto di gruppo, forse le ultime che avremmo l'occasione di fare.

Tornando verso casa il clima non è cambiato, questa è stata l'ultima uscita della TERZA A, credo che ce la ricorderemo per tutta la vita.

                                                                        Eleonora Canetti

Oh Po!

Nato dal Monviso,

vuoti le tue acque

intorno a te.

Nel verde del bosco.

risplendono le tue acque.

Gli uccellini ti ascoltano,

il vento ti chiama.

E tu rispondi.

Gente malvagia

Rovina la tua acqua

Rovina i tuoi alberi

Rovina il tuo cuore.

Io t’amo.

(Martina)

 

Il fruscio degli alberi

Il cinguettio degli uccelli:

sembra una natura perfetta.

Molte formiche gironzolano

sul terreno inzuppato d’acqua.

Questo è un posto tranquillo:

si può viaggiare col pensiero,

isolarsi da tutto.

Ogni tanto

un nuovo cinguettio

mi distoglie dal mio lavoro.

Tanti tipi di piante

in questo splendido paesaggio:

pioppi, fichi, ortiche…

E’ torbida l’acqua del Po.

( Giorgia)

 

Certo, quando è in piena Ci fa preoccupare, ma,

una volta finita, è facile dimenticare.

Noi del Po ci lamentiamo

E più pulito lo vogliamo.

L’acqua non trasparente

non piace alla gente;

ma il fiume più lungo d’Italia

si fa ammirare

e noi lo dobbiamo rispettare.

           (Federica)

Gli alberi, sommersi,

sembrano salire e scendere

con il movimento

dell’acqua;

Le foglie gocciolano

come da una fontanella.

Nei vortici

si perde la mia mente..

Pensavo

che questa giornata sarebbe stata una noia.

Qui, seduta sull’erba,

la mia mente è attirata

da tutto.

(Sanae)

Seduta sull’erba

ascolto…

il cinguettio degli uccelli,

il rumore piacevole delle foglie,

il vento che striscia sull’acqua.

Mi guardo attorno:

un uccellino vola;

nel cielo azzurro

non vi sono nuvole.

Il sole

mi scalda la mano.

I pioppi,

uno vicino all’altro,

sono in fila,

una fila

che sembra non finire mai.

Se entrassi in quel labirinto

mi perderei

sia con il corpo

che con la mente.

Mi siedo sotto l’ombra di un pioppo.

Mi alzo, passeggio:

quanti fiori prima non visti!

Anche le rose

sembrano più profumate.

Torno sulla riva,

guardo l’acqua:

mi sento leggera.

Sento il Po

che scroscia sugli alberi

sommersi nell’acqua.

L’odore che arriva

all’improvviso

sa d’estate

mi richiama

l’acqua del mare.

Le acque nelle golene

splendono sotto i raggi del sole.

Camminare tra l’erba e i fiori

mi fa sentire in una favola

non so quale

ma è una di quelle

che non si dimenticano

Questo è il mio ritratto.

(Massimo)

 

Sono venuta lungo al Po a poetare;

il luogo è giusto per sognare.

Pensavo fosse un luogo qualunque,

ma ora mi accorgo che stupirebbe chiunque.

Vedo gli alberi nell’acqua rispecchiare,

mentre il sole la riva sta ad illuminare.

Gli uccelli, tra i rami, cinguettare sento

e di non essere venuta prima

mi pento.

Dicevo che era solo un fiume inquinato,

ma ora, tutto quello che ho detto l’ho rimangiato.

Sull’argine vi erano magnifici fiori,

di selvatiche origini, ma di bei colori.

 

 

Sulla riva del Po

sento il fruscio delle foglie.

Nel silenzio

si sente la mia voce

che rompe;

non riesco a stare zitto.

Cosa ci fa quel bambino di quinta?

Fa caldo…

Tutti si lamentano

ma io

conosco un sole

molto più caldo.

Il silenzio mi piace,

ma sono sempre io

a romperlo.

Stare assieme ai miei amici

è bello.

Perfino la prof è gentile.

(El Bouazzeoui)

 

Immerso nel silenzio

Di questo paradiso selvaggio,

Il mio pensiero

Si perde

Nelle onde del mare,

Nelle interminabili distese d’acqua

Di questa terra assolata.

Questa è una terra

Contadina

Dove il cielo

Si fonde con le acque.

Penso agli uomini antichi

Che hanno vissuto

In questa terra

Attorno a me,

Leggo,

Oggi,

E rivivo,

Le origini

Della gente

Del Delta

                               Eleonora Canetti

 

In questo posto deserto

In questo posto sperduto

Le acque e le loro correnti

Fanno correre i miei pensieri.

Sono assenti le emozioni

Qui non c’è niente

Capace di disturbare la quiete.

La calma regna anche su noi.

Le capanne di asciugamani

Riparano dal sole

Cocente.

L’aria e il vento

Fanno riposare

I nostri pensieri.

                Giacomo Barchetta

 

Essere qui

Guardare l’acqua

Scorgere un gabbiano

Che vola

Libero.

In lontananza

Mi par di veder un albero;

Mi immagino la sua ombra.

Sento il rumore delle onde

E penso

A sabbie

Sprofondate nell’acqua.

Il profumo del mare

Mi parla di me.

Mentre il fiume

Scorre vicino.

Poco oltre,

Le conchiglie;

L’aria sposta i miei pensieri

E mi ricorda chi ero.

Una barca scorre sul fiume

E io

Ripenso a un peschereccio

Che scaricava il suo pesce

Sotto l’occhio,

Attento,

Dei gabbiani.

Voglio bloccare

Questi ultimi momenti

Di silenzio.

Gianluca Pozzato

Nella grande calma,

I gabbiani

Sfiorano l’acqua

Che spumeggia.

La brezza marina

Mi accarezza i capelli.

Ho voglia di tuffarmi nell’acqua;

Il caldo mi abbatte.

Mi pare di essere in un quadro appena Dipinto.

E ci sono dentro.

Giorgia Finotti

 

 

Su questa striscia di terra

Il Po si getta nel mare.

Sopra di noi

I gabbiani.

Noi siamo al riparo dal sole.

La giornata è bella:

Si sentono gli uccelli

E il mare che

Parla nel silenzio.

Andrea Mantovani

 

Qui

Al mare,

Col sole alto

Nel cielo,

Si soffoca

Guardo l’orizzonte.

Mi pare immenso

Questo mare che luccica.

Davanti a me

Il Po

Si getta nel mare

Quale spettacolo è più bello?

Intorno,

Solo silenzio

Che il brusio del mare

Interrompe.

Un lieve venticello

Mi sfiora dolcemente

La sabbia

È ricoperta

Da mille conchiglie

E da pezzi di legno

Sparsi qua e là.

E’ maestoso questo paesaggio.

Questo paesaggio

Non lo scorderò.

                   Sabrina Mantovani

 

Il Po e il mare

S’incontrano con calma.

Sulla sabbia,

Una bianca distesa di conchiglie,

Sembra neve,

Su cui plana un gabbiano

In cerca di cibo.

Marco Marangoni

 

Non un’ ombra

Che calmi

Il calore

Che cielo e terra mi danno

Il paesaggio

Il dolce verso dei gabbiani

Svegliano

Il mio spirito

D’avventura

Rimarranno

Rimembranze

Nel cuore

La fisicità della giornata

Si sente

Nel profumo del mare

Che nasce, cresce e

Rinasce

Sempre più forte,

Mentre

Il sole

Illumina le onde

Che imbiancano

Al vento.

                   Massimo Petracchini

 

Qui,

Sulla sabbia,

In mezzo alle acque,

Sembra un sogno.

Niente rumori fastidiosi.

Nella sabbia

Le conchiglie sembrano ciondoli

Che dormono in un grande letto

Ma più grande

È il letto del mare.

I gabbiani

Urlano di gioia

E’ una meraviglia!.

Ma durerà poco.

Come sempre…macchine…motorini…

                                                     Martina Puocci

In questa striscia di terra,

Tra Po e mare,

Sotto ad un ombrellone,

Isolato dal mondo,

Scrivo e disegno.

Sono tranquillo.

Nel silenzio quasi assoluto

Si sentono,

Solo,

I gabbiani

E il fruscio del vento.

E bello tutto questo.

                            Andrea Colla

 

In quest’isola,

Le acque calme del Po

Si congiungono

Alle acque, limpide, del mare.

Il sole specchia,

Nell’acqua,

I suoi raggi luminosi,

Mentre i gabbiani volano

Nell’azzurro del cielo.

Nel silenzio

Sento il rumore

Del mare.

Vorrei abitare

In questo posto

Solitario e diverso

                          Valentina Mantovani

Il sole

Si spande su di noi

In quest’isola deserta.

La sabbia brilla

Sotto ai raggi del sole.

Il bianco lucente dei gabbiani

Illumina l’aria.

Nel silenzio della pace eterna

Dipingiamo e scriviamo poesie.

Davanti a me

Ho le conchiglie

Raccolte sulla riva.

Vorrei tuffarmi in acqua..

O, forse, sarebbe meglio

Dormire,

Prima di riprendere il cammino.

                                             Valentina Crepaldi

Che bello guardare il mare

Mentre il sole,

Con il suo fascio di luce, lo illumina!

Che bello sentire il gracchiare degli uccelli

Che si mischia al rumore del mare!

Il buon odore delle conchiglie

Mi fa sentire

Libero

E sicuro.

Nel silenzio

Mi sento

Felice.

Mi piace udire

Gli uccelli

Che, d’estate, volano, sicuri, nel cielo limpido

Il mare …

Lo scopro

Sempre nuovo

Sempre diverso

          

                      Riccardo Moregola

 

Non un’ ombra

Che calmi

Il calore

Che cielo e terra mi danno

Il paesaggio

Il dolce verso dei gabbiani

Svegliano

Il mio spirito

D’avventura

Rimarranno

Rimembranze

Nel cuore

La fisicità della giornata

Si sente

Nel profumo del mare

Che nasce, cresce e

Rinasce

Sempre più forte,

Mentre

Il sole

Illumina le onde

Che imbiancano

Al vento.

 

                                  Massimo Petracchini

Un giorno iniziai a vedere

Un giorno iniziai a camminare

Poi spuntò il mio primo dentino

Arrivò il primo giorno di scuola

E arrivò anche la bocciatura

Ora sto scrivendo la mia prima poesia

Qui,

Al mare.

                                Andrea Mancin

Spuntano nel cielo

Arrivano a pelo d’acqua

Girano in tondo sulla mia testa.

Li vedo volare senza un motivo;

Non so dove vanno

Da dove vengono;

Bianchi

Sfumati di nero,

I gabbiani,

Volano

Nella loro

Bianca

Scia di luce.

                        Andrea Mancin

 

 

Il mare

Sempre in movimento,

Si arresta

Nella bianca spuma che

Arriva sulla spiaggia.

Dove lui finisce

Inizia la nostra vita.

Il mare,

Silenzio interrotto,

Odore salmastro,

Vuole parlare, ma non sa farsi capire.

E il mare divenne silenzio.

                                                      Andrea Mancin