LE BUONE BARRIERE

"Quando costruirai una casa nuova, farai un parapetto intorno al tuo tetto...
così che la persona che cade non cadrà."
Deuteronomio 22,8
"la persona che cade non cadrà",
cioè una persona che merita una punizione
venga protetta e tutelata dalla sua irresponsabilità o colpevolezza.
Il Signore vuole che il colpevole sia tutelato dalla sua colpa
e protetto dalla sua irresponsabilità.
"uno che cade",
cioè: qualcuno che merita una punizione per le cose sbagliate che ha commesso,
ma nonostante questo, tu non devi essere il mezzo della sua punizione.
Eccetto il caso di reiterazione del reato,
che va impedito attraverso anche l'uso della forza se necessario.
Alcuni hanno un atteggiamento ostile nei confronti di certe persone,
arrivando addirittura a condannarle o a danneggiarle.
Certo è possibile la legittima difesa, ma non è possibile la vendetta.
Il Talmud insegna che Dio usa delle persone buone per premiare,
ma quando ci vuole la punizione,
Lui sceglie delle persone che loro stesse hanno bisogno di essere punite.
Perciò non è buono essere uno strumento di punizione.
LA TORAH CI METTE IN GUARDIA DI NON INTERVENIRE NELLA PUNIZIONE DIVINA.
IL SISTEMA DI DIO è QUELLO GIUSTO.
Dovremmo fare delle azioni ragionate per proteggere i nostri interessi,
così che gli altri non li possano danneggiare,
ma non dovremmo prenderci la responsabilità della punizione altrui.
Il principio del muretto attorno al tetto,
si applica in tutte le situazioni
in cui un'altra persona potrebbe
rimanere danneggiata
a causa di cose da noi non valutate opportunamente
con prudenza e saggezza.
La nostra buona intenzione non è sufficiente, dobbiamo prevenire la debolezza del fratello.
Se è ladro, non gli dobbiamo dare l'occasione.
"La persona saggia sa comprendere il futuro" /(Tamid 32a)
La persona veramente in comunione con Dio ha la preveggenza.
Non hai la preveggenza?
Stai coccolando un peccato nel tuo cuore!