I giovani di oggi ricercano la loro identità

Giovani, identità, consumismo.

Comunemente i giovani di oggi ricercano la loro identità attraverso i consumi e questo si manifesta principalmente nella predominante ed impetuosa rincorsa all’abbigliamento “firmato” o “griffato” e anche nel bizzarro bisogno di possedere un guardaroba “infinito”, di possedere tanta “roba” di ogni genere che consenta di variare e “veleggiare” tra gli stili.

In questo modo i ragazzi credono di esprimere e comunicare se stessi. I ragazzi comunicano in continuazione attraverso computers e telefonini, ma anche attraverso mezzi di trasporto privati, come i motorini, considerati addirittura strumenti di libertà. Ma in tutto questo… qual è il ruolo dei genitori?

Generalmente, le famiglie, invece di educare i propri figli al consumo, preferiscono avvicinarsi a loro, cercare di capirli meglio partecipando e sostenendone le scelte di consumo.

Ma come si può pensare che la nostra identità si possa trovare in uno smisurato guardaroba “firmato”? Come si può pensare che per esprimere se stessi sia necessario variare, inventare e “veleggiare” tra gli stili? Come si può credere che uno “stupido” motorino sia emblema di libertà? Credo che una mentalità simile sia manifesto di profonda superficialità se non un insulto verso se stessi. Credo che un essere umano sia molto, molto di più.

Oggigiorno i ragazzi si identificano nella massa, oscurando, così, la propria “essenza”, allontanandosi da se stessi e perdendo il valore delle cose veramente importanti. E di cose veramente importanti –più importanti di avere un immenso guardaroba “firmato”– ce ne sono… e sono quelle veramente in grado di arricchire e colorare la vita.

Purtroppo, in un mondo –ipocrita più che mai– dove ciò che conta è la pura apparenza, tutte le cose meravigliose (basti pensare all’arte, alla musica e alla poesia) faticano terribilmente per “vivere”.

Io mi ritengo molto fortunata… perché vivo di una grande passione: la musica.

Ed è proprio nel mondo perfetto e divino della musica che esprimo me stessa. So che il mio pensiero è perdente in questo mondo, ma, senza dubbio, non smetterò di sognare un mondo di poesia e di musica.

«Tutti gli uomini sono nel fango, ma qualcuno di essi contempla le stelle.»

- Oscar Wilde -