Il corpus delle opere di Orazio comprende:
Il primo libro fu scritto dopo il 20 a.C.; comprende 20
componimenti, di contenuto e metro vari (variatio).
Il secondo, composto tra il 17 e il 13 a.C., comprende tre lunghe
epistole, dedicate a questioni di poetica e di letteratura.
Nella prima, dedicata ad Augusto, affronta il genere teatrale,
dimostrandone l'utilità per conquistare il consenso delle
masse.
Nella seconda, dedicata a un certo Floro, illustra i principi
della sua concezione dell'arte (labor limae).
La terza (definita già da Quintiliano Ars
poetica), tratta i grandi temi del genere teatrale ed epico
sulla base di una duplice prospettiva: quella del poeta e quella
dell'arte del poetare.
La sua poesia è frutto della fusione di
spontaneità, studio metodico e paziente lavoro di lima, al
fine di unire l'utile al dilettevole (miscere utile dulci:
principio che starà alla base del classicismo); il poeta
può scrivere bene solo grazie all'erudizione ed alla
conoscenza interiore.