Ben presto le orchestre bianche di New Orleans presero ad imitare lo stile di quelle di colore. L’hot-jazz divenne, attraverso la Original Dixieland Jazz Band di Nick La Rocca, il Dixieland (terra di Dixie: con questo nome era chiamata una banconota da 10 dollari stampata, qualche anno prima, negli stati del sud). Questo non era altro che la rielaborazione dello stile nero con un tempo più veloceODJB disco ok.gif (10576 byte) e sincopato e con precisi arrangiamenti indubbiamente spettacolari, ma privi di spontaneità. Il colore della pelle giocò un ruolo fondamentale in un paese ancora a forte componente razzista. La nascente industria discografica affidò alla Original Dixieland Jazz Band, orchestra composta esclusivamente da bianchi, il compito di soddisfare la crescente richiesta di musica.

 

Il jazz è sicuramente una forma d’arte che si esprime attraverso l’esibizione esclusiva dell’interprete del brano musicale. Esclusiva perché, pur seguendo uno schema anche rigorosamente definito, lascia ampio spazio non solo all’interpretazione ma soprattutto all’invenzione, all’assolo che diventa caratteristica unica di quell’artista. In questo contesto le registrazioni in studio o dal vivo acquistano un valore storico che supera il concetto d’interpretazione (classica) per approdare all’originalità dell’evento.

Possiamo ascoltare tre esempi di improvvisazione gentilmente offerti dalla Extra Dixie, una band italiana impegnata nel riproporre questo stile.

 

Dixier.jpg (16851 byte)

Clarinetto

Tromba

Trombone

 


 

Old Country Dixieland

Dixie
Dixie Slow
Little Brown
The Battle Hymn of The Republic Dixieland

New Dixieland

At The Jazz Band Ball
Big Boss Man
Muskrat Rumble
Royal Garden Blues
Stomp Dixieland
Sweet Georgia Brown
When Johnny Comes Marching Home
Way Down Yonder in New Orleans