B
O B I N E
E T R A S F O R M A T O R I
|
per i
maggiori. Il primo può esser buono secondo la sua forma.
In entrambi i tipi, il nucleo è sempre formato da
lamierini molto sottili, di mezzo millimetro di spessore,
o meno, di ferro al silicio, ed isolati elettricamente tra
di loro, questo allo scopo di impedire la formazione di rilevanti
correnti indotte che si dissipano in calore riscaldando fortemente il
nucleo. Se questo è tutto di un pezzo la corrente indotta
in esso che funziona come un circuito chiuso formato da
una sola spira, raggunge intensità molto elevate, tanto da scaldarlo
fortissimamente.
I trasformatori si
classificano inoltre secondo la loro potenza, in watt,
così un trasformatore di tensione per un piccolo apparecchio consumerà
circa 30 watt, per uno
medio
100 watt, e per i maggiori da 150 a 200 watt.
Dovendo costruire un trasformatore, si dovrà
anzitutto conoscerne la potenza necessaria, calcolando il wattaggio, ciò
che si può fare sommando i watt consumati da ciascuna
valvola e da ciascuna presa centrale, quando c'è. La potenza di ciascuna
valvola si ottiene moltiplicando il voltaggio di
accensione per l'intensità della corrente assorbita, quindi nel caso di
una comune valvola americanache richiede 2,5 volt e 1,75
ampere, i watt assorbiti sono 4.325. Per la
rettificatrice che assorbe 2 ampere con 5 volt, i watt necessari sono 10
e così via. Per le resistenze con presa al centro, si
calcolano i watt nello stesso modo, tenendo conto delle loro
resistenza, e della tensione applicata (2,5 o 4 o 7) ed
in tal modo si ricava prima l'intensità della corrente circolante e
quindi i watt.
|
|