Il provavalvole nel laboratorio del radioriparatoreIo l'ho usato pochissimo più che altro per curiosità. Tanto è vero che alla fine l'ho regalato ad uno (Gaetano) che poi l'ha buttato via. Era il provavalvole ad emissione della S.R.E. Durante le riparazioni delle radio, non servirebbe. Se uno ha la valvola di ricambio, la mette su e basta. Le cose devono migliorare, altrimenti il difetto risiede nella circuiteria intorno. La cosa cambia se occorre intervenire negli stadi di amplificazione HI FI. Il provavalvole ci aiuta a selezionare le valvole con identiche caratteristiche. Ma in questo caso occorre un'altro provavalvole e cioè quello a conduttanza mutua. Tempo fa ho visto un articolo su Audion che suggeriva una sostanziale modifica al provavalvole della S.R.E per renderlo molto più professionale.
Ma, su quell'articolo, lo schema conteneva un erroreo per la mancanza di un collegamento Lo stesso articolo era stato riportato sul BOllettino NOtiziario. dell'AIRE
anche in questo caso però lo schema è errato perché la
tensione di filamento in vece di raggiungere al terminale corretto, è
collegata ai 300 volt del trasformatore T2. Leggendo l'articolo, e osservando lo schema, le aggiunte sono così sostanziali che rimane ben poco del circuito originale e inoltre nel contenitore S.R.E. non vi è lo spazio per mettere i nuovi circuiti di alimentazione L'articolo è validissimo ma occorre costruirne uno partendo da zero e riutilizzando il commutatore a levette, gli zoccoli per le valvole e il trasformatore per l'alimentazione dei filamenti. Per chi non avesse il provavalvole o desiderasse ottenere prestazioni migliori dal proprio, consiglio vivamente di andare a leggere l'articolo.
Qui vi è lo schema corretto. Sono
venuto in possesso di un provavalvole a
ponticelli
della S.R.E. (Qui
trovate il manuale...).Ora che l' ho esaminato, sono arrivato alla
conclusione che questo si adatti meglio alle «modifiche». Senza
effettuarne alcuna (modifica),
si può usare il provavalvole considerandolo come una zoccoliera
completa di alimentatore per i filamenti e costruire un'altra scatola
con tutte le tensioni che servono, potenziometri e indicatori.
Occorrerebbe poi cablare dei fili con banane per applicare le tensioni
che servono al provavalvole S.R.E. a partire dalla scatola che avremo
costruito. Intanto riassumo qui di seguito le caratteristiche e le modalità di uso dei provavalvole (da Servizio fascicolo 10 del Corso Radio Stereo della S.R.E.)
(schema) Provavalvole ad emissione (a levette)Col provavalvole ad emissione si possono - Controllare eventuali cortocircuiti tra elettrodi - Misurare il grado di esaurimento della valvola
1)- Prova di isolamento (esempio con valvola ECL82) Mettere tutte le levette in posizione C (massa) Potenziometro di taratura sullo zero Commutatore funzioni posizionato su I (isolamento) Analizzatore (tester) su 1 mA Puntale nero nella boccola nera Puntale rosso nella boccola rossa Accendere il provavalvole Azionare la levetta S1 posizionandola su A (alimentazione anodica) Riportare la levetta su C Azionare la levetta S2 posizionandola su A (alimentazione anodica) Riportare la levetta su C Ripetere l'operazione in questo modo con tutte le altre levette Solo con S4 e con S5 (che corrispondono ai filamenti), l'ago dello strumento si deve portare a fondo scala Se non è così vuol dire che il filamento è interrotto. Se l'ago del tester si muove anche con altri selettori, allora vi è corto tra elettrodi. Spegnere il provavalvole
2)- Prova di emissione (stiamo sempre controllando la ECL82) Occhio! Per le altre valvole è indispensabile procurarsi una copia del libretto d'uso che contiene le tabelle con i valori di impostazione per ogni valvola. |
Manopola Volt-filamento posizionata su 6,3 volt Per ora proviamo la sola sezione TRIODO Tutte le levette su C (massa) S5 (filamento) su D (qui abbiamo 6,3 volt) S9 (Anodo Triodo) su A (anodica) Potenziometro taratura su 20 Commutatore funzioni posizionato su T2 (tubi con alimentazione anodo > 100 volt) Tester predisposto su 1 mA Accendere il provavalvole e dopo alcuni secondi, l'indice dello strumento si deve portare su BUONA Se non è così, la valvola è esaurita. Spegnere il provavalvole E' ovvio che se è esaurita per il triodo, lo sarà anche per la sezione pentodo. Ma proseguiamo per completezza. Rimettere S9 su C (massa) S5 (filamento) rimane su D (6,3 volt) S6 (Anodo Pentodo) e S7 (Griglia Schermo) su A (anodica) Potenziometro di taratura su 80 Tester predisposto per 10 mA Accendere il provavalvole e dopo alcuni secondi l'indice deve portarsi su BUONA Spegnere il provavalvole.
Sono convinto che, nel normale servizio di radio-riparazioni, il provavalvole a controllo dell'emissione, sia uno strumento più che sufficiente. Infatti, il circuito della valvola in esame è stato progettato a regola d'arte. La valvola è già posta per funzionare nel miglior modo possibile. Non occorre conoscere le curve di lavoro ottimali che sono state già calcolate Se i componenti che lo compongono sono efficienti e la valvola non va o non va bene, occorre cambiarla. La valvola nuova fornisce subito il confronto con quella vecchia In caso di resa insufficiente si può verificare con il provavalvole se la valvola è esaurita. Potremmo però desiderare sapere se la valvola avrà ancora una buona durata. In questo caso il provavalvole ad emissione ci può dare un valido aiuto. | Qualcuno scriveva tempo fa che il miglior provavalvole è il circuito dove lavora la valvola. Ho anche letto da qualche parte (mi pare Radio Kit) che la prova di emissione, può essere fatta anche senza il provavalvole. Procedimento: Staccare i fili che alimentano il filamento della valvola. e tramite un alimentatore variabile alimentare la stessa con una tensione uguale. Poi abbassarla di un 10% e se dopo alcuni secondi non si nota un abbassamento della resa, la valvola è ancora buona Una misura più accurata può essere fatta inserendo anche un milliAmperometro in serie all'anodo e misurando la differenza con tensione filamento regolare e con tensione filamento diminuita del 10%. |
I ProvaValvole a conduttanza mutuaCaratteristiche: Alimentazione per l’accensione dei filamenti variabile Alimentazione stabilizzata e regolabile per l'Anodo Alimentazione stabilizzata e regolabile per la Griglia Schermo - Alimentazione regolabile e negativa per la Griglia 1
Devono essere presenti anche: Un voltmetro per la misura della tensione anodica Un voltmetro per la misura della tensione di G.S. Un voltmetro per la misura della Griglia controllo Un milliamperometro per la misura della corrente anodica Un milliamperometro per la misura della corrente di G.Schermo
Si può risparmiare utilizzando (con un deviatore) un unico voltmetro per anodo e griglia schermo Per valutare le condizioni di una valvola, è necessario conoscere i seguenti dati che possono essere rilevati su un buon prontuario: Va - Volt Anodo Ia - Corrente anodica Vg2 - Volt di Griglia Schermo Ig2 - Corrente di Gr.Schermo Vg1 - Volt di griglia controllo S - Conduttanza: Valore che indica la variazione in milliampere, della corrente anodica per volt-griglia
Supponiamo ora, di voler controllare un'altra valvola e cioè la EL84. Si rilevano sul prontuario, i seguenti parametri nella sez. amplif. in classe A: -
Corrente anodica (Ia) | 48 mA |
Volt Griglia Schermo | 250 Vcc |
Corrente Griglia Schermo | 5.5 mA |
Volt Griglia Controllo | -7.3 Vcc |
-
Volt Filamento | 6.3 Volt C.A. |
Poi si procede così: Si applicano inizialmente le tensioni su-indicate e si controlla che il valore di Ia corrisponda a quello previsto dal prontuario delle valvole Si aumenta la tensione di griglia controllo di 0,5 volt e cioè si porta a -6.8 Volt Si controlla che la tensione anodica sia ancora 250V e si annota il primo valore di corrente anodica. Esempio 42mA Si diminuisce poi la tensione di griglia controllo di 1 volt e cioè, ora deve essere -7.8 Volt Si ricontrolla che la tensione anodica sia rimasta a 250V e si annota il secondo valore di corrente anodica. Esempio 53.3mA La differenza tra le due indicazioni deve corrispondere al valore di S del prontuario. Esempio 53.3-42 = 11.3 che è il valore riportato sul prontuario Un valore inferiore al 80% indica che la valvola è esaurita.
La selezione esatta delle coppie di valvole per gli stadi finali è assicurata da questa stessa procedura. La presenza di un amplificatore interno in alcuni modelli, consente di rilevare e amplificare l'eventuale rumorosità della valvola. |