Ho letto con molto interesse l'articolo in oggetto
e ti faccio i complimenti sia per l'intero sito che per l'idea specifica avuta.
Premetto che ho alimentato le sonde con un filo
supplementare per portare il positivo prelevato da una apposita presa
predisposta sul frequenzimetro che uso in unione ad altri tipi di sonde mentre
per il negativo uso la calza del filo schermato.
Comunque trascrivo la mia esperienza (taratura di ricevitori
AM a valvole) perchè penso che possa essere utile a chiunque abbia
intenzione di usare questo tipo di sonda e per darti la possibilità di
migliorare se possibile sia lo strumento che il suo uso pratico e
chiaramente ti autorizzo a farne l'uso che riterrai più opportuno.
Anomalie riscontrate e comuni a tutte e due
le sonde realizzate (a proposito quella originale, eliminando un pezzetto di
stampato superfluo, è stata racchiusa in una scatoletta Teko a misura):
1) Cifre del frequenzimetro che ballano un po' avvicinando
il corpo ho le mani durante il processo di taratura specialmente sugli
avvolgimenti secondari;
Soluzione: due ferriti
binoculari introdotte agli estremi del filo positivo di alimentazione per
evitare che lo stesso irradi la RF generata dall'oscillatore.
2) Cosa molto importante è che entrambe le
sonde presentano una direzionalità nei puntali. Tanto per intenderci bisogna
contrassegnare il puntale connesso a massa sullo stampato e nel momento di
misurazione collegarlo, in genere, al polo freddo dell'avvolgimento
comunque provare ad invertire i puntali se non si riesce a tarare la MF.
3) Prima di iniziare la taratura dei trasformatori di
MF togliere i due tubi adiacenti; Se si lasciano i tubi, le
capacità interelettrodiche si sommano a quelle parassite dei circuiti
stampati delle sonde stesse, le misure sono nettamente inferiori anche 7
o 8 KHz di differenza.
4) Tenere presente che le misure vengono influenzate
dalla lunghezza dei collegamenti utilizzati per l'ingresso e, per avere i
valori da te segnalati, devono essere molto corte.
5) Il circuito stampato miniaturizzato, da te
disegnato, diminuisce la capacità parassita rispetto all'originale infatti
pur usando lunghezze dei collegamenti identici in ingresso, la sonda originale
misura diversi KHz in meno. Conclusione ognuno dovrà fare i calcoli in base
alla propria sonda realizzata. Sarebbe interessante usare un metodo
standardizzato per determinare tabelle personali.
Al momento sto realizzando e modificando lo Sweep
Marker LX795 di Nuova Elettronica nato per i 10,7MHz e presentato
sul n° 111-112 a pag. 40 per farlo lavorare sulle frequenze intorno ai
455KHz per poter poi fare delle comparazioni con queste sonde e volevo sapere
se tu hai gia fatto dei raffronti con strumentazioni similari.
O.K. Paolo spero di non averti annoiato e di
essere stato utile. .... omissis ... ti invito a migliorare la Tua idea.