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IL CONCORSO |
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Organigramma Personale Viaggiante Compartimento di Milano |
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Capo Riparto Un Capo impianto per ogni sede di deposito
un Primo Aggiunto per ogni sede e un Secondo Aggiunto Amministrativo solo per Milano C.le, Milano Porta Garibaldi e Brescia. vari
Capi Personale Viaggiante Distributori per ogni impianto Capitreno (96 a Milano Porta Garibaldi) ( ero qui prima di questo concorso ) Conduttori (250 a Milano Porta Garibaldi) ) (qui al momento dell'assunzione) Assistenti viaggianti (?????) tieni d'occhio l'ultimo Quel giorno, io stavo seduto davanti a Dante in una fila da uno sulla sinistra. Giovanni invece si era sistemato in fondo mischiato insieme a un gruppo di altri. L'esame scritto consisteva nella compilazione di un turno di lavoro, a partire da un elenco di un certo numero di treni con relativo orario di partenza e di arrivo, dati alla rinfusa, e l'indicazione di eventuali sedi di dormitorio. Occorreva raggruppare i treni in turni che impegnassero il minor numero possibile di giornate lavorative. Si partiva dall'orario di partenza di un treno qualsiasi e si facevano gli accoppiamenti del tipo: treno di andata e treno di ritorno. Sembra semplice, ma poi spesso ci si ritrova con un servizio spaiato che impegna un lavoro giornaliero di solo un paio d'ore. Inoltre a seconda del treno con cui si comincia, alla fine non si riesce a fare in fondo il giro di boa per aggangiarsi al primo, salvo inserire un riposo talmente lungo che sembra un periodo di ferie. Inizialmente non sapevamo se il compito doveva essere fatto seguendo la normativa appena approvata o, se occorreva farlo seguendo la vecchia normativa. Io riuscii a raggruppare i treni in in turno di 9 giornate e mezzo compresa una giornata di intervallo. Ho chiesto conferma sottovoce a Dante che mi confermò l'impossibilità di accorciare le giornate di impegno. Rimasi in stato in apprensione per un po' ma poi decisi che, se il Capo Riparto aveva deciso di fregarmi, poteva farlo anche durante l'esame orale.
Nell'impianto vi erano due posti vacanti, ma seppi che Dante, venne bocciato perché sparlava sempre alle spalle di tutti, compreso il capo impianto che poi veniva a saperlo regolarmente. Giovanni, era prossimo alla pensione e sperava solo di andarsene con una nomina onoraria (infatti lo stipendio non cambiava perché era sempre lo stesso livello). Rimanevo io (probabilmente venni raccomandato dal mio capo impianto per esclusione). L'altro venne fatto arrivare da un altro impianto. Dopo un paio di anni, constatai amaramente che portavo a casa uno stipendio più basso, non solo di quelli che non avevano fatto il concorso (ma era previsto). Ma, addirittura prendevo meno di uno che stava quattro livelli sotto di me. Con l'appiattimento degli stipendi ( tanti ringraziamenti ai sindacati), dopo sedici anni di servizio e dopo due abilitazioni e due concorsi interni, con una grossa responsabilità e con un impegno di lavoro enorme gestivo in un turno a rotazione con altri cinque colleghi, trecentocinquanta agenti per la scorta dei treni. Portavo a casa lo stesso stipendio di un frenatore (vedi organigramma) assunto da soli pochi mesi, non sposato e non abilitato ad alcunché (scaricava solo i pacchi e/o i giornali dal bagagliaio, senza alcuna responsabilità che era affidata ad altra persona). Percepivo circa 960.000 lire compresi gli assegni familiari di mia figlia che, poco dopo, mi hanno tolto perché lavorava anche mia moglie e lui invece percepiva (da scapolo) 935.000 lire. In fede..............................................................................................................Paolo Ogni riferimento a persone o cose è puramente reale!!!!!!!!!! |
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