ITIS "F. MORANO"
Area progetto della CLASSE 5 Cn: Il Card. Francesco Morano

Lo Scienziato

 

Nel corso della sua vita il Card. Morano svolse per molti anni un'intensa attività scientifica.
Anche in età avanzata si dedicò allo studio della matematica, tanto che ancora oggi sono conservati i frutti del suo lungo studio in sei manoscritti chiamati "Studi vari" datati Marzo 1962 in cui sono annotate numerose formule algebriche.
Quattro di questi libretti contengono inoltre anche tutte le nozioni relative alla ricerca che il Mons. Morano fece per la progettazione di un dispositivo capace di trasmettere a distanza in maniera chiara e nitida la voce di una persona.
La ricerca iniziò a Roccaraso il 15 Aprile del 1912 e terminò il 21 Dicembre del 1920 nel palazzo del Santo ufficio dove fu testato per la prima volta il dispositivo.

Il suo amore per la scienza lo portò ad iscriversi alla facoltà di Fisica e Matematica presso l'università statale di Roma nonostante la disavventura che lo costrinse a conseguire la licenza liceale solo dopo aver superato gli esami di matematica con la sufficienza nella sessione autunnale.
Quindi anch'egli, come i grandi del passato, prima di diventare un grande matematico e fisico quale fu, dovette affrontare delle avversità che lo avrebbero potuto scoraggiare.

Conseguì la laurea il 20 Giugno del 1896.
Dopo la laurea ci fu per lui un periodo di grande gloria culturale che gli valse una notorietà, negli ambienti religiosi, non indifferente.

Fu nominato assistente aggiunto presso la Specola Vaticana, nel 1903, fu poi nominato sostituto notaio presso la cancelleria del supremo tribunale del Santo Ufficio a patto che rinunciasse all'ufficio presso la Specola Vaticana e così il Cardinale Morano lasciò l'osservatorio ma non gli studi scientifici.

Strinse poi rapporti con diverse società.
Successivamente fece parte dell'Accademia della Religione Cattolica.

Il 22 Agosto del 1900 con diploma firmato dal Cardinale Pietro Maffi divenne socio corrispondente della terza sezione addetta agli studi fisici matematici e delle scienze naturali nella Società Cattolica italiana.
Fu poi socio della Società italiana per il progresso delle scienze.
Nel 1903 venne nominato socio aggiunto dell'Accademia Pontificia dei nuovi Lincei. E fu proprio in quest'anno che Morano commemorò P. Angelo Secchi direttore dell'osservatorio dal 1850 al 1878.

Nel 1934 Mons. Francesco Morano, per incarico del Santo Padre Pio XI divenne presidente dell'Accademia Pontificia dei nuovi Lincei.
Di questa accademia ne fece parte fin dal 1931 anche Guglielmo Marconi che compiva i suoi esperimenti nei giardini del Vaticano, dove aveva sede l'Accademia dei Lincei, per creare il ponte radio ad onde ultra corte tra la città del Vaticano e la villa di Castelgandolfo.
Il legame tra i due scienziati è documentato proprio nel discorso pronunziato in apertura dell'anno accademico 1934-35.
I due infatti ebbero un legame di collaborazione perché mentre Marconi era riuscito con un segnale radio a ricoprire una distanza di 3000 chilometri, dall'Inghilterra alle coste occidentali degli Stati Uniti ma aveva ancora il problema della risoluzione sonora.
Morano con l'invenzione del modulatore di corrente ad uso di microfono metallico contribuiva nella riuscita di questa scoperta.

Entrambi però ci tenevano a sottolineare che non esisteva alcuna contrapposizione tra scienza e fede e il loro studio lo dimostrava proprio perché il loro scopo primario non era la gloria personale o i profitti conseguenti da un brevetto, ma la possibilità di poter diffondere la parola di Dio senza doversi necessariamente spostarsi.

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