Ossigeno in pillole


 

Dedalo ha pensato di usare sferette di aerogel (una gelatina molto porosa) come specialissime spugne: immerse in un gas liquido, infatti, le sfere ne rimarrebbero impregnate. Per non far colare fuori il liquido basterebbe intrapporlo rivestendo preventivamente le pareti interne dell' aerogel con composti fluorurati, il che impedirebbe la fuoriuscita per capillarità. Il gas uscirebbe solo per evaporazione, ma molto lentamente. Si potrebbero così produrre pillole da inghiottire in caso d'incendio: rilasciando ossigeno nello stomaco per reazione chimica, manterrebbero in vita anche senza respirare.
Alberto Passerone, direttore Istituto di Chimica-Fisica, Cnr di Genova:" E' vero che corpi con pori piccolissimi possono rinchiudere sostanze allo stato liquido, anche se le condizioni esterne le vorrebbero gassose, grazie alle forze capillari. Tuttavia l'applicazione proposta appare fantasiosa: infatti, se la fluorinatura impedisce al liquido di uscire, non gli permetterebbe neanche di entrare e riempire le sfere. Per di più, proprio l'ossigeno liquido è una della sostanze che la fluorinatura non tratterrebbe. Infine l'idea che si possa respirare con lo stomaco è poco credibile. A meno di trasferire l'ossigeno ai polmoni a forza di ruttini".