IL VOLTAFACCIA |
Eminem è trasgressivo, è cattivo, è uno di quelli che
può fare la voce grossa con la propria casa disocografica fino al punto di scrivere una
canzone che recita: «Preferirei morire o essere licenziato E lasciare la mia casa discografica e smetterla con le favole» E infatti è uno contro lo strapotere delle case discografiche e sbeffeggia chi si serve di un avvocato per farsi valere. E' talmente convinto di ciò che dice che lo scorso anno ha preso pubblicamente le difese delle major nella polemica sulla musica in rete e ha dato mandato ai suoi avvocati di intentare una causa contro Napster. Eppure nella canzone "What I am" aveva dichiarato: «Posso essere un testa di cazzo (e questo è insindacabile, ndr) Non ho pazienza e se mi offendi ti faccio volare a tre metri di altezza Non me ne frega di chi c'era e di chi ha visto Chiama il tuo avvocato e fammi causa Ti sorriderò in tribunale e ti rifarò il guardaroba". Ma come, lui doveva essere quello che in tribunale sorrideva, voleva essere l'imputato... E' finito dall'altra parte senza neanche accorgersene ed è diventato il fantoccio dei colossi della musica. Eminem è la bambola gonfiabile dei discografici, quando non li farà più godere (con le vendite) basterà sgonfiarlo e tornerà a sparare cazzate per pochi intimi, ma con la soddisfazione di poter raccontare da vecchio: "Hey, io ho addirittura detto cazzo in diretta TV". |
Scrivi all'autore: Gianmarco Neri |