MEA CULPA |
Il 15 gennaio MTV non ha trasmesso video musicali rinunciando, pare, a quasi
quattro miliardi di introiti pubblicitari. Perché? Per scusarsi di aver contribuito a
lanciare Eminem, per aver trasmesso i suoi video e per avergli dato spazio. Al posto dei
video l'emittente musicale ha mandato in onda i nomi delle vittime di episodi di violenza
legati all'intolleranza e al razzismo e un documentario sull'argomento. A prescindere dai
gusti musicali, Eminem rappresenta quanto di peggio prodotto dall'industria musicale negli
ultimi anni e il fatto che MTV chieda pubblicamente scusa è un precedente sicuramente
importante. Potremmo dire che il gesto era inaspettato, visto che poco tempo prima un
autore televisivo di MTV Italia, in risposta alla polemica relativa alla premiazione di
Eminem agli MTV Music Awards se ne uscì con dichiarazioni del tipo: "Il suo ingresso
in scena è stato originale, con tutti quei ragazzini vestiti come lui e con la stessa sua
pettinatura e il pezzo che ha cantato è divertente, fresco, molto carino... E' un dato di
fatto che i messaggi lanciati nei testi sono gli stessi che hanno sempre cantato i rapper
neri. La differenza è che adesso è un bianco a prendersela con gli omosessuali, le donne
e con chi gli capita a tiro. E ci si stupisce". Il fatto che lascia sconcertati è
l'utilizzo di Eminem di un certo tipo di comunicazione per costruirsi un'immagine, ben
conscio che l'industria discografica è piena di "Piccinini" disposti a passare
su tutto e tutti in nome del mercato. Questo cinismo e menefregismo, forse, fa più
incazzare di un bianco con una faccia da scemotto che tenta di scimmiottare i neri e che
ha coniato versi del tipo: «Le mie parole sono come una spada appuntita che vi colpirà in testa sia che siate froci o lesbiche o omosessuali, ermafroditi, o travestiti pantaloni o gonne odiate i froci? La risposta è si.» |
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